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Haunted Mansion: 4 case infestate di New Orleans

Approfittiamo dell’uscita del nuovo film Disney Haunted Mansion per visitare le case più infestate di New Orleans

Quando si parla di magia e case infestate non si può non pensare a New Orleans. Ed effettivamente, a detta di molti, la città più famosa della Louisiana è ritenuta una delle città più infestate d’America. E sicuramente, con il suo passato così articolato e turbolento, fatto di schiavitù, vodoo e arti magiche di ogni genere, le storie e leggende a riguardo non potevano non fioccare da ogni parte. 

Questo ha fatto si che ancora oggi, questa splendida e particolarissima città, venga visitata ogni anno da moltissimi viaggiatori pronti a partecipare a tour di caccia ai fantasmi o a visite di presunte case infestate, da secoli, da fantasmi pronti a spuntare fuori da ogni muro scricchiolante possibile. 

Ecco perché, quindi, non potevo non approfittare dell’uscita del nuovo film Disney Haunted Mansion (il secondo che la casa di Topolino trae dall’omonima e famosa giostra presente a Disneyland) per fare insieme a voi un tour nei luoghi e nelle case più infestate di questa affascinante e fantasmagorica città. 

Inutile dire che la cosa più interessante che ho scoperto, mentre mi documentavo per scrivere l’articolo, è che pare che il numero di case infestate a New Orleans sia quasi superiore al numero di case che non lo sono. Insomma, sembra davvero che questa città sia il punto d’incontro tra questo mondo e quell’altro. O magari i fantasmi hanno semplicemente buon gusto, cosa altamente probabile. In questo articolo, tuttavia, ne ho inserite solo 4, per ora, perché le rispettive storie sono alquanto articolate. Ma mi riprometto di ampliare la lista in futuro.

Detto questo, quindi, preparate le vostre lanterne e addentriamoci di soppiatto fra le scricchiolanti pareti di queste antiche magioni…

Ps: come sempre, a fine articolo troverete la mia personale recensione del film, se non lo avete ancora visto, dato che potrebbe contenere SPOILER, vi invito a fermarvi nella lettura da quel punto in poi. 

1 – LaLaurie Mansion

La prima casa infestata della lista è la LaLaurie Mansion. Situata al 1140 di Royal Street, la sua storia infestata inizia con Madame Deliphine LaLaurie, ad inizio ‘800. Per quanto la casa è, probabilmente, molto più antica. 

È una delle più famose fra tutte le case infestate di New Orleans, tanto da essere spesso chiamata semplicemente con il titolo di “casa infestata”. 

Come detto, la parte “fantasma” della sua storia inizia con Madame Delphine LaLaurie. Delphine era una donna benestante, nata a fine ‘700 da una famiglia ricca del posto. Si sposò per ben tre volte e fu proprio con il suo terzo marito, il dottor Leonard Louis Nicolas LaLaurie che si trasferì in quella che poi diventerà nota come LaLaurie Mansion, dove la nobildonna era solita ospitare e organizzare sontuosissime feste che duravano fino a notte fonda. Ora, secondo la maggior parte dei racconti, pare che Delphine fosse una crudele schiavista, che era solita maltrattare in maniera molto violenta i suoi schiavi. Ed è proprio questo suo lato che la rese poi famosa e che finì per trasformare la sua casa in una casa infestata. Si diceva, infatti, che Delphine fosse talmente folle e crudele da infliggere violenze inaudite sia ai suoi schiavi e, secondo alcune versioni della storia, anche ai suoi stessi figli. 

Tali dicerie, alla fine, divennero tanto insistenti da spingere le autorità ad investigare.

Ad ogni modo, le cose presero una piega ancora più tragica quando, nella primavera del 1834, un terribile incendio iniziò a divorare l’enorme magione. Fu proprio in quell’occasione che i vigili del fuoco, chiamati a domare le fiamme, scoprirono in una stanza alcuni schiavi, sia maschi che femmine, incatenati alle pareti, legati a tavole operatorie e imprigionati all’interno di gabbie. Secondo alcuni racconti gli schiavi erano chiaramente stati torturati, mutilati e picchiati e la scena che si presentava era degna dei peggiori incubi horror. 

Quando la notizia di tali atrocità iniziò a diffondersi e le prove erano ormai inconfutabili, molte persone, tra cui i vicini di LaLaurie, si infuriarono e una folla di persone si radunò per protestare, saccheggiare e distruggere ciò che restava della villa bruciata. I LaLaurie, però, riuscirono a fuggire trasferendosi a Parigi.

La struttura venne poi restaurata e ricostruita dopo l’incendio e in seguito usata sia come residenza privata che come scuola femminile.

Da allora in poi, però, le storie di eventi paranormali e apparentemente inspiegabili sembrano essersi susseguiti senza tregua; tanto da portare la gente a credere che i fantasmi di quelle povere anime torturate infestino la casa ancora oggi. 

Oggigiorno, comunque, la casa, pur essendo una proprietà privata (e quindi non visitabile all’interno), è una tappa immancabile dei numerosi Ghost Tour e, a quanto pare, il suo fascino spettrale, maestoso ed inquietante continua ad essere un punto di riferimento a New Orleans. 

2 – Sultan’s Palace

The Sultan's Palace
The Sultan’s Palace in 1937 | Image credits: Library of Congress, Frances Benjamin Watson

Poco lontano dalla LaLaurie Mansion c’è il Sultan’s Palace, altro luogo notissimo per le sue attività spiritiche. 

Il palazzo venne costruito nel 1836 al numero 716 di Dauphine Street, da un ricco uomo benestante di nome Joseph Coulon Gardette. Qualche anno dopo averlo costruito, nel 1839, Gardette decise di rivenderlo ad un uomo d’affari di nome Jean Baptiste Le Prete. Per questo motivo la casa, ancora oggi, è anche nota come Gardette Le Prete House, oltre che come Sultan’s Palace. 

Dopo vari anni Le Prete, a causa della guerra e per rimpinguare le finanze sue e della sua famiglia, decise di affittare la casa ad un uomo di origine mediorientale, che diceva di essere un sultano appartenente alla famiglia reale turca. 

A quel punto il nuovo inquilino si traferì nella villa portando con se tutto quanto potesse ricordare le sue origini esotiche. Addobbò il palazzo con ornamenti, mobili e decorazioni esotiche e portò con se tutta una serie di persone, uomini donne e bambini, che sembravano far parte della sua sontuosa corte e del suo harem. Da quel momento in poi il palazzo divenne il centro di numerose e sontuosissime feste. Dalle finestre aperte provenivano affascinanti suoni di musica mediorientale, profumi di incensi di ogni tipo e si udiva la gente ridere, ma nessuno sapeva mai cosa effettivamente avvenisse durante quelle lunghe feste notturne. 

Anche in questo caso, però, un giorno le cose cambiarono drasticamente. La leggenda infatti narra che un mattino, mentre un uomo si trovava lì di passaggio, si accorse che i gradini del palazzo del sultano erano macchiati di sangue che sembrava provenire dall’interno del palazzo. Quando la polizia venne allertata ed entrò all’interno si trovò davanti una scena macabra e orribile. Ovunque vi erano corpi scorticati e mutilati sparsi per terra. Non solo, secondo alcune versioni del racconto il sultano era stato sepolto vivo nel cortile del palazzo e una sua mano sporgeva dal terreno in cerca d’aiuto con le dita spalancate. 

La leggenda narra che in seguito, tramite alcune indagini, si scoprì che l’uomo che si era presentato come un sultano in realtà era un fuggitivo, fratello di un vero sultano a cui aveva rubato ricchezze e harem. Quest’ultimo aveva poi mandato una banda di assassini a vendicarsi del torto subito. Inutile dire che, secondo il racconto, il palazzo è ancora oggi infestato dai fantasmi del finto sultano e della sua corte.

Gli storici non sono riusciti ad appurare nulla riguardo la veridicità della storia che, però, è rimasta una delle leggende di case infestate fra le più famose di New Orleans. 

3 – Old Absinthe House

haunted mansion new orleans - Old Absinthe House
L’edificio dell’Old Abisinthe House nel 1937 – p.d.

Al terzo posto di questa lista infestata si trova l’Old Absinthe House, uno degli edifici storici fra i più antichi presenti nella leggendaria Bourbon Street. 

Oltre ad essere storicamente importante, manco a dirlo, anche questo palazzo è fra i più infestati della città. Costruito intorno alla metà del ‘700 era di proprietà di Pedro Front e Francisco Juncadelia ed era destinato ad essere la sede operativa della loro azienda di importazione di cibo, tabacco e liquori.

Nel 1815, però, il piano terra venne trasformato in un saloon a cui venne dato il nome di Aleix’s Coffee House, che a sua volta venne poi ribattezzato in “The Absinthe Room”. Durante il proibizionismo continuò a vendere alcolici di contrabbando diventando, di fatto, una sorta di speakeasy conosciuto come “The Absinthe House Bar”. Oggi il locale, conosciuto come “Old Absinthe House”, ospita un pub e un bar tra i più famosi e antichi della città. 

Ma quando inizia la sua storia infestata? Beh, in questo caso, la faccenda sembra essere leggermente meno macabra di quelle precedenti. La leggenda narra che, al secondo piano della Old Absinthe House, pare sia avvenuto uno storico incontro, durante la guerra anglo-americana del 1812, tra il celebre pirata Jean Lafitte e il politico statunitense (nonché settimo presidente degli Stati Uniti) Andrew Jackson. Proprio qui pare che i due avessero stretto un accordo con cui Lafitte si impegnava ad aiutare Jackson contro gli inglesi.

Ebbene, secondo molti pare che siano proprio i fantasmi di Lafitte, di Jackson, e dei primi avventori del locale ad infestare la Old Absinthe House ancora oggi; e molti avventori giurano di aver assistito ad eventi inspiegabili come movimenti improvvisi di sedie e bottiglie o sussurri misteriosi ed improvvisi. 

4 – Lafitte’s Blacksmith Shop

A quanto pare Lafitte è un fantasma infestante nel vero senso del termine. Altra struttura storica, anch’essa dimora spiritica, è il Lafitte’s Blacksmith Shop. Situata nel cuore del Vieux Carré, venne costruita sul finire del’700 e oggi, oltre ad essere monumento storico nazionale, ospita un rinomato Café. 

Occorre specificare che in italiano il nome della bottega potrebbe essere tradotto con “la bottega del fabbro di Lafitte”. Ed inizialmente, infatti, secondo la leggenda, pare che fosse la bottega di un fabbro che però serviva a nascondere la sua vera natura, ossia quella di base per i fratelli Lafitte, Jean e Pierre, per le loro attività di contrabbando. Inutile specificare di chi siano i fantasmi che, secondo la leggenda, più infestano ancora oggi questo posto. 

Haunted Mansion – un divertente esperimento riuscito

ATTENZIONE SPOILER 

Siamo giunti, per ora, alla fine di questo breve tour. Tuttavia, come già anticipato, di luoghi infestati in giro per New Orleans ve ne sono davvero moltissimi altri e mi riprometto di ampliare la lista con tanti altri siti più avanti. 

Per quanto riguarda il film il mio parere è genuinamente positivo. Pur essendo il secondo film ispiratosi ad una delle più famose e apprezzate attrazioni di Disneyland, secondo me riesce a fare bene il suo lavoro di intrattenere e divertire senza accampare grandi pretese. 

Il suo predecessore, il film con Eddie Murphy del 2003, non mi ha mai entusiasmata; questo qui, invece, l’ho apprezzato molto di più. 

Più che la trama in se, che alla fine è alquanto semplice e che si ispira alla storia dell’omonima attrazione, ciò che più ho apprezzato sono stati l’enorme cura dei dettagli scenografici e l’affiatamento degli attori del cast. 

Per quanto riguarda la scenografia è chiaro, e le interviste lo confermano, che gli autori del film hanno studiato a fondo l’infestato maniero di Disneyland. Ed essendoci stata, ormai vari anni fa, posso confermare che la cosa si nota molto. Ho ritrovato molti dei dettagli, delle scene e dei luoghi presenti nell’attrazione. I colori, gli ambienti e le luci sono stati curati molto bene e questo, per un film in cui il luogo è il protagonista principale, è molto importante e per nulla secondario. Infine, anche l’affiatamento degli attori nel recitare insieme mi ha convinta e, soprattuto, mi ha divertita, aspetto anch’esso non secondario trattandosi di una commedia horror. 

Insomma, tutto sommato, è un film che, pur non essendo, ovviamente, da premio Oscar (e lo specifico perché ho letto in giro recensioni in cui lo si stronca non tenendo conto della sua effettiva natura), fa ciò per cui è stato creato: intrattiene in maniera leggera e divertente.

Detto ciò, se l’articolo vi è piaciuto, come sempre, fatecelo sapere condividendolo o commentando sui nostri canali social! 

Fonti: