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Merlino, origini e breve storia della leggenda

Un breve excursus nei miti che hanno creato e sviluppato una delle figure più famose delle leggende arturiane: Mago Merlino

Se c’è un personaggio disneyano che davvero amo profondamente questo è Merlino. Chi non vorrebbe un proprio personale Merlino vestito d’azzurro come insegnante? Magari capace di portarci ad Honolulu e trasformarci in uccelli e pesci proprio come lui?? 

Personalmente posso affermare, senza remore, che solo il caro vecchio Mufasa (e forse Robin Hood) lo supera nella mia personale redazione di personaggi preferiti Disney. 

Ecco perché era davvero da tempo che volevo scrivere un articolo del genere, in cui indagare e raccontare le origini di questo magnifico mito delle leggende arturiane. 

Ammetto che l’impresa mi spaventava non poco. Alla fine, però, mi sono fatta coraggio e ho deciso di procedere raccontavi, almeno in breve, le origini di questo personaggio incredibile all’interno del vasto mondo delle leggende arturiane. 

Merlino, infatti, ha una nascita davvero singolare e il personaggio è, per molti aspetti, diverso rispetto a quello che siamo abituati ad immaginare grazie al classico Disney “La spada nella roccia”. In particolare per le sue origini.

Viene spesso descritto, infatti, in varie opere, come figlio di un demone e di una donna mortale e ha assunto, nel corso del tempo, sfaccettature molto variegate. Quindi, il Merlino saggio e bonario odierno, spesso, anticamente, lascia spazio ad un Merlino mago si, ma con una personalità decisamente meno buffa del vecchio Merlino vestito d’azzurro. Ciò, però, non gli ha impedito di diventare il personaggio più noto e famoso delle leggende arturiane. Anzi, a volte, più famoso e affascinante dello stesso Re Artù, che pure in quanto a fascino non scherza di certo. 

Chi era quindi effettivamente Merlino?? E perché ha avuto così successo nel corso dei secoli?? Le opere in cui compare sono davvero molteplici. Io in questo articolo, però, ho deciso di concentrarmi sulle opere di quattro autori, Goffredo di Monmouth, Robert de Boron, Sir Thomas Malory e T.H. White. I primi tre sono coloro che hanno contribuito, più di tutti, a formare la figura mitologica di Merlino; mentre l’ultimo è uno degli autori moderni più importanti riguardo le leggende su Re Artù e l’autore dell’opera a cui il classico Disney si ispira. 

Dato che ci troviamo, prima di andare avanti, vi segnalo che qui potete trovare un articolo in cui analizziamo le varie figure legate ai leggendari cavalieri della tavola rotonda!

Ciò detto, quindi, preparatevi per bene e inoltriamoci insieme nella foresta per andare a trovare Merlino nel suo piccolo cottage! 

L’origine di Merlino

Gli studiosi sono concordi nel dire che il personaggio di Merlino sia opera del monaco, storico e scrittore britannico medievale Goffredo di Monmouth. 

Merlino rivela la sua profezia a re Vortigern -Merlino leggende arturiane
Merlino rivela la sua profezia a re Vortigern. Da un manoscritto custodito presso la British Library – p.d.

Merlino, infatti, appare per la prima volta nell’opera ‘Historia Regum Britanniae’, scritta intorno al 1136 e completata intorno al 1138. Secondo molto studiosi il Merlino creato da Goffredo sarebbe un misto di più figure leggendarie. Ho trovato un po’ di difficoltà a capire bene quali figure effettivamente abbiano ispirato Goffredo. In particolare perché alcuni storici dicono una cosa, altri smentiscono e ne dicono un’altra. La linea più seguita, però, è che Goffredo pare si sia ispirato alla figura leggendaria del bardo celtico Myrddin Wylt, unendola alla figura di un ragazzo di nome Ambrosius, la cui storia è raccontata dal monaco gallese Nennio, all’interno dell’opera ‘Historia Brittonum’.

Secondo gli studiosi, pare che Goffredo abbia poi cambiato il nome da Myrddin a Merlinus, latinizzandolo, per evitare che la parola Myrddin avesse assonanze francesi con la parola ‘merde’, di cui potete facilmente intuire il significato. Goffredo presenta Merlino come un giovane, nato a Carmarthen, nel Galles, figlio di una principessa a sua volta figlia di un sovrano del regno di Dyfed (uno degli antichi regni medievali, prima della conquista normanna dell’Inghilterra) e di uno spirito maligno, che giace con lei presentandosi sotto un’ingannevole forma umana. Questo Merlino è, sostanzialmente, un pronosticatore e un veggente e il primo personaggio con cui ha a che fare è il leggendario re britannico usurpatore Vortigern, a cui predice il futuro riguardo il suo regno, tra cui alcune profezie riguardanti Re Artù. Sempre nella stessa opera Goffredo poi narra dell’ascesa di Uther Pendragon, il padre di Artù, di come Merlino lo abbia aiutato a giacere con Ygraine, facendogli un incantesimo per farlo assomigliare al marito di lei, Gorlois di Cornovaglia, e di come dalla loro unione sia nato Artù. L’opera quindi continua raccontando delle vicende riguardo il regno di Artù. 

Goffredo, però, non ha parlato di Merlino solo in questa opera. Nell’opera “Vita Merlini”, che fu scritta intorno al 1150, sotto forma di poema, Goffredo approfondisce la storia riguardo la figura di Merlino, raccontando vari episodi diversi della sua vita. 

Il Merlino cristiano di Robert de Boron

Merlino leggende arturiane - miniatura francese del XIII secolo del Merlino di Robert de Boron
Miniatura francese del XIII secolo del “Merlino” di Robert de Boron – p.d.

Più avanti, ad inizio XIII secolo, Merlino assume una dimensione decisamente più vicina al cristianesimo ad opera del poeta francese Robert de Boron. Nella sua opera “Merlino”, che è andata quasi del tutto perduta e di cui ci restano solo alcuni frammenti e delle successive versioni in prosa, Merlino viene presentato sempre con origini semi demoniache. 

L’opera, infatti, si apre con una sorta di congresso di demoni che trama la distruzione del mondo e la creazione di una sorta di Anticristo. Ecco quindi che Merlino, anche qui, viene generato, attraverso una sorta di incesto, da una vergine e un uomo posseduto da un demone. La madre, però, racconta tutto al suo confessore e questi la segna con la croce in modo che il figlio, una volta nato, possieda sì i poteri soprannaturali del padre, ma non la sua malvagità. Inoltre, Dio, grazie alla bontà della madre, dona al bambino il potere di conoscere il futuro. Il bambino poi viene battezzato con il nome di Merlino. A questo punto la storia continua con Merlino che mostra doti incredibili e magiche fin dalla nascita e che già a tre anni racconta la storia di Giuseppe di Arimatea e del Santo Graal (che già de Boron aveva affrontato nell’opera ‘Giuseppe di Arimeatea’ di cui Merlino è il seguito). Inoltre, de Boron riprende anche tutto il racconto di Goffredo riguardo Vortigen, Uther e il concepimento di Artù. Una volta nato Artù, questi viene affidato a Merlino che, a sua volta, lo affida ad una famiglia adottiva che non sa nulla dei suoi natali, e la sua identità viene rivelata solo quando estrae la spada del re dall’incudine. 

Il Merlino di Sir Thomas Malory

illustrazione di Merlino di Aubrey Beardsley
Illustrazione di Merlino di Aubrey Beardsley da un’edizione del 1894 dell’opera “La morte di Artù” – p.d.

Altra opera fondamentale in cui compare il personaggio di Merlino è “La morte di Artù” dello scrittore inglese Sir Thomas Malory. Si tratta di una vera e propria raccolta riguardo le leggende arturiane, pubblicata nel 1485, ed una delle opere che, più di tutte, ha contribuito a rendere noti e famosi questi miti.

Anche il Merlino di Malory è figlio di una donna e di un demone ed ha tutte le caratteristiche magiche che siamo abituati ad immaginare. Può predire il futuro, può cambiare aspetto, può leggere nel cuore delle persone e capirne i desideri, inoltre può controllare gli elementi. Insomma, è Mago Merlino in tutto e per tutto. Sicuramente Malory ha preso ispirazione dalle varie opere precedenti, comprese le due succitate; ma nella sua opera la figura del mago viene sviluppata ancora meglio. Anche qui Merlino aiuta Uther a giacere con Ygraine e, alla nascita di Artù, lo affida a Sir Ector. La vicenda narrata è molto simile a quella che si vede nel film “La spada nella roccia”, perché Artù cresce come scudiero di Sir Caio e, quando durante un torneo dimentica la spada di questi, ne trova una incastrata in una roccia e la estrae. La porta a Caio che, riconoscendola come la spada prodigiosa, inizialmente finge di averla estratta lui, ma quando questi viene smascherato, Artù diventa effettivamente re. A questo punto Merlino diventa consigliere di Artù e diventa una figura centrale in tutti gli eventi che si susseguono

Il Merlino moderno di T. H. White

Merlino leggende arturiane - re in eterno T.H. White
Copertina dell’opera di T.H.White – p.d.

Quelle appena citate, come già accennato, sono solo alcune delle opere che hanno contribuito a creare la leggenda di Re Artù. Sebbene siano le più importanti, tocca specificare che Merlino è comparso in varie altre opere, sia in epoca medievale che più avanti nel corso dei secoli e finanche in epoca moderna. 

È il caso dell’opera “Re in eterno” dello scrittore T.H.White, a cui il nostro caro classico Disney si ispira. In origine diviso in quattro romanzi diversi: “La spada nella roccia”, “La regina dell’aria e delle tenebre”, Il cavaliere malfatto” e “La candela nel vento”; venne poi unito e pubblicato sotto il nome, appunto, di “Re in eterno” nel 1958. 

L’opera si basa in gran parte su quella di Malory e qui Merlino viene presentato come un mago si, ma più simile ad un vecchio saggio e ad un vero e proprio insegnante. Il suo compito, infatti, proprio come nel film, è quello di insegnare ad Artù e di fargli capire come diventare un buon re. In certo momenti appare anche un po’ sbadato e, in generale, White gli da un aspetto decisamente più bonario e meno minaccioso rispetto alle opere precedenti, in cui ha a che fare con origini demoniache e cose del genere. 

Detto questo, siamo giunti per ora alla fine di questo nostro breve excursus all’interno delle origini e della storia del mito di Merlino. Come sempre, mi riservo la possibilità di ampliare l’articolo più avanti, magari riportando altre opere fondamentali ed importanti che hanno contribuito a sviluppare la figura di Merlino. 

Per ora, ciò che è certo è che, se abbiamo maghi e stregoni come Gandalf o come Silente, sicuramente questo lo dobbiamo agli autori che hanno creato e sviluppato la figura, il mito e la storia di Merlino.

È talmente importante e leggendario che la letteratura, i film, le serie tv e i videogiochi nati intorno a questa figura si sprecano e sarebbe davvero impossibile elencarli tutti. A lui si ispira chiunque debba creare un personaggio fantasy simile e può definirsi, di diritto, la pietra miliare della figura del mago che tutti noi siamo abituati ad immaginare. Infine, è, probabilmente, la figura più importante delle intere leggende arturiane e solo Re Artù in persona riesce a batterlo in quanto a popolarità e a fascino, e davvero di poco, bisogna ammetterlo. Io stessa, pur morendo dalla voglia di sedere alla tavola rotonda, non nego che, se mi si presentasse l’occasione di scegliere tra questo e una sessione di magia con Merlino, probabilmente avrei molta, davvero molta difficoltà a scegliere. 

Detto ciò, come sempre, se l’articolo vi è piaciuto fatecelo sapere condividendolo o commentandolo sui nostri canali social! 

Fonti: