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Aladdin: storia, mitologia e origini del tappeto volante

A bordo del magico tappeto volante di Aladdin, scopriamo le origini di questo magico mezzo di trasporto, tanto famoso negli antichi miti

Fra gli oggetti magici che compaiono nei film Disney, sicuramente uno dei più ambiti in assoluto è il magico tappeto volante con cui Aladdin e Jasmine sorvolano la notturna e affascinante città di Agrabah. 

E proprio il tappeto volante, reso così famoso dal film Disney, è in realtà uno dei motivi letterari più usati all’interno della mitologia, del folclore e della cultura non solo del mondo arabo, ma anche di vari altri paesi in giro per il mondo. 

Infatti, prima ancora che le scope divenissero il mezzo principale su cui volare per maghi e stregoni di ogni genere, erano proprio i tappeti volanti uno dei modi più usati in assoluto per spostarsi all’interno di molte fiabe antiche.

Oggi, quindi, come avrete capito, ho deciso di ripercorrere proprio la storia di quei miti e di quelle leggende, cercando di andare a scovare l’origine di questo stupendo motivo letterario così antico e affascinante, che Aladdin ha reso poi tanto famoso nel mondo grazie alla rappresentazione che ne è stata fatta all’interno del film. 

Detto questo, quindi, salite a bordo del nostro tappeto volante e dirigiamoci insieme nelle magiche e antiche notti d’oriente (e non solo)! 

Ps: intanto vi ricordo che se volete saperne di più riguardo le origini della fiaba di Aladdin potete leggere questo articolo qui, dove approfondiamo proprio questo argomento. 

Il tappeto volante e Aladdin 

Prima di scovare le origini di questo antico leitmotiv letterario, è il caso di fare una doverosa precisazione. Come detto, il tappeto volante, così come noi lo conosciamo ed immaginiamo, è stato reso famoso proprio dal film Aladdin. E, in generale, molte versioni recenti di questa fiaba, effettivamente contengono al proprio interno un tappeto magico. Tuttavia, mi duole dire, che in realtà nella fiaba originale di “Aladino e la lampada meravigliosa”, contenuta all’interno della celebre raccolta “Le mille e una notte”, di tappeti magici non se ne vedono per niente. Solo in varie versioni successive, non originali, della fiaba è stato aggiunto questo motivo letterario. Ciò non significa, però, che il tappeto volante non sia comunque presente all’interno dell’antichissima e famosa opera orientale. Come vedremo più avanti, infatti, una delle prime e più famose apparizioni del tappeto volante è proprio nell’opera “Le mille e una notte”, seppur in una fiaba del tutto diversa da quella di Aladdin. 

Il tappeto volante di Re Salomone

tappeto volante aladdin - Re Salomone e la regina di Saba
‘The Visit of the Queen of Sheba to King Solomon’ – Edward Poynter – p.d.

Una delle più antiche menzioni riguardanti un magico tappeto volante è all’interno di alcune leggende e miti riguardanti Re Salomone

Si racconta, infatti, che proprio l’antico e saggio re possedesse un enorme tappeto volante. Sul come ne fosse venuto in possesso, però, ci sono varie versioni della leggenda. 

In particolare, lo studioso antico Isaac Ben Sherira scrisse proprio riguardo i tappeti volanti in alcuni manoscritti risalenti all’inizio del 13° secolo. Ben Sherira scrisse di aver basato i suoi studi su due testi molto antichi che, però, ad oggi sono andati del tutto perduti. 

Proprio basandosi su questi testi, però, scrisse che il magico tappeto volante di Re Salomone era un regalo fattogli, come pegno d’amore, dalla Regina di Saba. 

Ben racconta che la regina commissionò al suo alchimista reale la realizzazione di un tappeto volante e che questi ci mise molti anni per realizzarlo. Era il tappeto più grande mai creato, fatto di seta verde, con fili d’oro e d’argento intrecciati e tempestato di pietre preziose. Insomma certo una cosetta che non passava inosservata. Ben continua raccontando anche come il tappeto venne realizzato, spiegando che il segreto della magia non era nella tessitura, e quindi nel materiale con cui era stato fatto, bensì nel processo di tintura e quindi nei colori che erano stati usati. 

Purtroppo, stando a quanto racconta Ben Sherira, quando la regina lo inviò a Re Salomone, questi era troppo intento nella costruzione del grande Tempio di Gerusalemme e quindi era troppo occupato per fermarsi ad ammirare il dono, finendo per consegnarlo ai suoi cortigiani. Quando la regina di Saba seppe della cosa le si spezzò il cuore (vorrei vedere, dopo tutti quegli anni) e giurò che non avrebbe mai più avuto a che fare con nessun tappeto volante; vietando, inoltre, al suo alchimista di realizzarne altri.

Ovviamente, come potete immaginare, questa non è la sola versione della leggenda. Secondo un’altra versione molto nota, infatti, pare che fu Dio stesso a donare a Re Salomone un tappeto volante e che questo fosse tanto grande da riuscire a trasportare ben 40.000 uomini. Secondo questa leggenda il re si inorgoglì e si vantò talmente tanto del suo tappeto che Dio decise di punirlo e, mentre volava, lo scosse facendo cadere tutti gli uomini che morirono precipitando. 

I tappeti volanti della biblioteca di Alessandria 

Biblioteca di Alessandria
Raffigurazione della Biblioteca di Alessandria – p.d.

Sempre Ben Sherira racconta che anche all’interno dell’antica e famosa biblioteca di Alessandria erano conservati un gran numero di tappeti volanti che venivano adoperati dai frequentatori della biblioteca. I tappeti potevano essere presi in prestito per muoversi tra gli scaffali e, sempre secondo quanto riportato da Ben, si dice che molti si fermavano a mezz’aria a leggere. Insomma, il sogno di ogni lettore amante del fantasy, trovarsi in una gigantesca biblioteca antica a leggere fluttuando su di un tappeto magico a mezz’aria fra gli scaffali. 

I tappeti volanti all’interno dell’opera “Le mille e una notte”

tappeto volante aladdin - le mille e una notte
Illustrazione da “Storia del Principe Ahmed e della Fata Pari-Banù” – p.d.

Eccoci quindi arrivati all’opera che più di tutti viene associata alle leggende riguardo i tappeti volanti: “Le mille e una notte”. 

Come detto anticipatamente, però, all’interno di quest’opera non è nella fiaba di Aladino che compare questo magico mezzo di trasporto. Nello specifico, la fiaba in cui fa la sua apparizione più particolare è quella dal titolo “Storia del Principe Ahmed e della Fata Pari-Banù”, in cui si narra di un sultano, il Sultano delle Indie, che ha tre figli, Hussain, Ali e Ahmed, ciascuno dei quali vorrebbe sposare la nipote del sultano, la principessa Nouronnihar. Il Sultano allora indice una sfida e manda i tre figli a fare un viaggio; chi di loro, al suo ritorno, porterà l’oggetto più straordinario e meraviglioso, sposerà la principessa. Il primogenito, Hussain, viaggia fino alla città di Bisnagar e compra proprio un tappeto volante magico che viene descritto così: 

“sedendo su questo tappeto, si viene subito con esso trasportati ove si desidera andare, trovandovi colà quasi nel medesimo istante, senza essere trattenuti da ostacolo qualunque.” 

Se siete curiosi di leggere la storia per intero potete farlo andando qui. 

I tappeti volanti dalla Persia alla Mongolia

Altre due leggende riguardo i tappeti volanti arrivano dalla Persia (famosa, non per niente, per i suoi fantastici e pregiatissimi tappeti persiani) e dalla Mongolia, fra le truppe del famosissimo Gengis Khan. 

Per quanto riguarda la Persia, una leggenda racconta che nel lontanissimo II secolo a.C. il re dei Parti Fraate II, usò un tappeto volante nella guerra contro Antioco VII, sovrano dell’impero seleucide. Il mito narra che il re volò dai monti Zagros fin dove si trovava il nemico e lo sconfisse eroicamente. 

Un’altra leggenda, come detto, viene dalla Mongolia e ha per protagonista il noto sovrano e condottiero mongolo Gengis Khan. Secondo questa storia, riportata anche da Ben Sherira, Gengis Khan e i suoi uomini trovarono dei tappeti volanti durante uno dei loro saccheggi. Quando uno dei prigionieri disse al noto condottiero mongolo che quei tappeti erano molto più agili dei loro pony delle steppe, questi si adirò tanto che, non solo, fece decapitare il prigioniero creando con la sua testa una tazza per bere; ma fece anche confiscare e distruggere tutti i tappeti volanti presenti nel suo vasto impero. L’unico che si salvò fu uno che, quando il sovrano morì, venne seppellito insieme a lui per aiutarlo durante il suo ultimo viaggio verso l’aldilà. 

I tappeti volanti nella mitologia russa 

tappeto volante aladdin - Ivan Zaveric
Ivan Zaveric sul tappeto volante con l’uccello di fuoco nel dipinto dell’artista russo Viktor Vasnecov

In ultimo, ma non meno importante, per farvi capire quanto i tappeti volanti siano presenti in varie mitologie in giro per il mondo, vi riporto una leggenda tratta dalla mitologia russa. 

In questo caso il tappeto magico è presente in un racconto che ha per protagonista Ivan Zaveric, uno dei principali eroi del folclore e della mitologia russa. In particolare, è presente nella fiaba “Ivan Zaveric, l’uccello di fuoco e il lupo grigio”, dove viene donato da Baba Iaga (una creatura leggendaria della mitologia russa e slava) ad Ivan per aiutarlo nella sua impresa di catturare l’uccello di fuoco citato nel titolo.

Detto questo siamo giunti alla fine di questo magico volo a bordo degli antichi tappeti volanti e, come sempre, se l’articolo vi è piaciuto fatecelo sapere condividendolo o commentando sui nostri canali social! 

Fonti: