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Mary Poppins e la storia delle suffragette

La storia dei movimenti che si batterono per il suffragio femminile

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“Lacci e catene noi spezzerem, e tutte unite combatterem!” 

Qualche giorno fa c’è stato l’anniversario dell’uscita di uno dei film più fortunati della Disney. Sono passati, infatti, ben 58 anni da quando nel 1964 usciva nei cinema Mary Poppins, che con le sue canzoni ha fatto e continua a far cantare (riflettere e sognare) intere generazioni di persone. 

Fra le primissime canzoni del film, quella che in qualche modo inaugura l’alzarsi del sipario, c’è “Sister Suffragette”, meglio nota in italiano come “Suffragette a noi”, cantata da Winifred Banks

Proprio quella canzone, che sicuramente molti di noi hanno cantato da piccoli senza capirne bene a fondo il significato, racconta in pochi secondi una parte della storia molto specifica, particolare e importante: quella delle suffragette. Quest’ultima fu un momento fondamentale della storia di fine ‘800 e inizio ‘900 e, per quanto la colorita signora Banks possa apparire un po’ eccentrica nel film, in realtà la sua presenza, la sua canzone e la sua scena in generale, hanno un significato ben specifico, sia storicamente che socialmente. Si tratta di una parte importante della storia recente. Molte delle lotte portate avanti dalle suffragette, nei vari paesi del mondo, hanno portato ad importanti cambiamenti nella società. Ecco perché la presenza di una suffragetta in un film come Mary Poppins, non è di certo una cosa da poco. 

Ed ecco perché non potevo non approfittarne per approfondire l’argomento. 

Quindi, indossate le vostre fasce e lanciamoci marciando con la Signora Banks nella storia delle suffragette! 

La storia delle suffragette: Chi erano?

Annie Kenney e Christabel Pankhurst, attiviste che hanno fatto la storia delle suffratte
Annie Kenney e Christabel Pankhurst – p.d.

La prima domanda a cui rispondere è: chi erano effettivamente le suffragette e cosa si intende con questa parola? Le suffragette erano tutte quelle donne che lottavano, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, per l’estensione del suffragio, ossia del diritto di voto alle donne. Il termine venne coniato in Gran Bretagna e inizialmente aveva una significato negativo. Chi lo coniò lo fece per denigrare e deridere le donne che appartenevano ai movimenti femministi che rivendicavano il diritto di voto. In seguito, però, proprio quelle stesse donne decisero di acquisirlo, farlo proprio e farlo diventare un simbolo della loro lotta. 

Ad oggi è diventato quasi una sorta di sinonimo di femminista. Tuttavia è opportuno ricordare che le suffragette crearono movimenti che si battevano per obiettivi ed idee ben specifiche.

Le origini della lotta per i diritti delle donne 

I movimenti di lotta delle suffragette hanno avuto origine in tempi diversi a seconda dei paesi. Ma è fuor di dubbio che le nazioni in cui la lotta è stata più intensa di tutte sono stati la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. La Gran Bretagna, in particolare, sulla cui storia mi vado a soffermare, è stato uno dei primi paesi in cui le suffragette si sono effettivamente unite in movimenti ben delineati. Come vedremo a breve fu proprio qui, negli anni succitati, che questo argomento divenne una vera e propria questione politica e che le donne riuscirono effettivamente a farsi ascoltare a livello statale e internazionale.

Olympe de Gouse, alle origini della storia dei diritti delle donne
 Olympe de Gouges – p.d.

Tuttavia, non era di certo la prima volta che si parlava di suffragio femminile. Già durante la Rivoluzione Francese la questione iniziò a prendere piede in maniera più politica e sociale. Durante l’Assemblea Rivoluzionaria, infatti, vennero presentati i “Cahier de Doléances des femmes”, ossia dei testi raccolti in un quaderno, dove veniva richiesto il riconoscimento di tutta una serie di diritti per le donne. Nello stesso periodo Olympe de Gourges, nota drammaturga e attivista francese, pubblicò varie opere a sostegno dei diritti delle donne, tra cui la più nota è “La dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”. Tuttavia, nonostante la loro risonanza, come detto, bisognerà aspettare alla fine del 19° secolo perché si creino dei veri e proprio movimenti in favore dei diritti delle donne e del suffragio femminile. 

Le prime lotte per il suffragio femminile in Gran Bretagna

Come detto, la Gran Bretagna fu il paese che può essere definito pioniere nell’ambito dei movimenti e delle lotte per il suffragio femminile. 

Già nel 1792, infatti, la filosofa e scrittrice britannica Mary Wollostonecraft scrisse l’opera “A Vindication of the Rights of Woman”, considerato storicamente uno dei primi veri scritti di filosofia femminista riguardante i diritti delle donne. 

Tuttavia bisognerà aspettare alla metà dell’800 perché i movimenti per il suffragio femminile inizino davvero a prendere piede e a trovare maggiori sostenitori, non solo fra le donne stesse ma anche fra gli uomini. È il caso del filosofo ed economista britannico John Stuart Mill che dagli anni ’50 in poi dell’800, insieme a sua moglie Harriet, fu uno dei grandi sostenitori della causa delle future suffragette. Sarà proprio Mill, nel 1867, a presentare al Parlamento una petizione che chiedeva il diritto di voto alle donne, firmata da 1550 persone. 

John Stuart Mill, sostenitore della causa del suffragio femminile
John Stuart Mill – p.d.

Intanto, già nel 1865 si era formato a Manchester il primo vero comitato in favore del suffragio femminile; e 5 anni più tardi, nel 1870, organizzazioni di questo tipo si erano ormai formate in tutte le principali città della Gran Bretagna. E fu proprio in quell’anno che, queste ultime, riuscirono a presentare al Parlamento un’altra petizione, questa volta contenente quasi 3 milioni di firme. 

Qualcosa, intanto, si erano iniziato a smuovere. Già nel 1869, infatti, il parlamento aveva concesso il diritto di voto alle donne per le elezioni municipali. Tuttavia il diritto di voto per le elezioni parlamentari gli era ancora negato e la strada, come vedremo, si prospettava ancora piuttosto lunga. 

Il “National Union of Women’s Suffrage Societies” e il “Women’s Social and Political Union”

Millicent G. Fawcett, attivista britannica che ha fatto la storia delle suffragette
Millicent G. Fawcett – p.d.

I due movimenti, però, che più di tutti lottarono per il suffragio femminile, e i cui membri vennero in seguito identificati con il titolo di suffragette, furono il “National Union of Womens’s Suffrage Societies” e il “Women’s Social and Politcal Union”

Il primo nacque nel 1897 ad opera di Millicent Garrett Fawcett, scrittrice e attivista britannica, nonché una tra le prime attiviste in favore del suffragio. Suo scopo era quello di organizzare, sotto un’unica bandiera più coesa, i vari comitati nati fino a quel momento. 

Il secondo, invece, nacque ad opera di Emmeline Pankurst (che viene nominata anche nella canzone in versione originale “Sister Suffragette” dalla signora Banks nel film), ex membro del NUWSS, nel 1903. 

Gli obiettivi finali di questi due movimenti erano sostanzialmente gli stessi, perché entrambi richiedevano il diritto di voto per le donne. La differenza tra i due era nei modi in cui decisero di attuare le proprie lotte. 

Mentre il NUWSS di Millicent attuava una protesta più moderata, pacifista e rispettosa della legge; la WSPU, le cui membri più di tutte vennero identificate in maniera dispregiativa dai giornali come suffragette, credeva in una protesta più drastica e più attiva, a volte violenta e aggressiva con scioperi della fame, ammanettamento alle ringhiere, rottura di finestre e piazzamento di bombe, pur di farsi ascoltare. 

La differenza tra le due era anche nel tipo di persone che vi facevano parte. Il primo includeva fra le sue fila principalmente donne della classe media e qualcuna della classe operaia; il secondo, invece, risultava più inclusivo e accoglieva donne di diversi ceti sociali

Insomma, nonostante entrambi richiedessero la stessa cosa, avevano un’idea molto diversa di come riuscire ad arrivarci. Più lentamente e diplomaticamente il primo, più velocemente e con la lotta aperta il secondo.

Le proteste del WSPU e il “Cat and Mouse Act”

Emmeline Pankhurst, attivista che ha fatto la storia delle suffragette
Emmeline Pankhurst – p.d.

Nel frattempo, ad inizio ‘900, vennero scartate molte proposte di legge riguardanti il suffragio femminile. Ecco perché il WSPU di Emmeline fu quello che più di tutti venne coinvolto nelle lotte e nelle proteste e quello che ottenne maggior seguito con il passare del tempo. Le suffragette del WSPU vennero coinvolte in azioni sempre più drastiche. Molte donne finirono in prigione, dove molte si sottoposero allo sciopero della fame e, per evitare che si ammalassero o morissero, venivano costrette forzatamente a mangiare attraverso pratiche non proprio piacevoli. Non solo, nel 1913 il parlamento varò una legge, ribattezzata poi “The Cat and Mouse Act”, che imponeva alle suffragette che facevano lo sciopero della fame di essere temporaneamente rilasciate per potersi riprendere e di essere poi nuovamente arrestare e rinchiuse una volta che fossero tornate in salute. 

Tuttavia, fu proprio grazie alle suffragette che il movimento ottenne sempre più seguaci e sostenitori fra la popolazione generale e a livello internazionale. 

La storia delle suffragette: dalla prima guerra mondiale al diritto di voto

L’arrivo della prima guerra mondiale portò ad una parziale riduzione delle attività di lotta dei movimenti. Come ovvio, nonostante una parte continuasse a lottare ed esprimere il proprio dissenso, portando avanti la causa; un’altra parte, invece, decise di sospendere o di convergere le proprie forze a sostegno dello sforzo bellico. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché, finalmente, le suffragette e, in generale, tutte le donne che avevano lottato per la parità e il diritto di voto, riuscissero finalmente ad ottenere il proprio obiettivo. Nel 1918, infatti, il Parlamento inglese approvò una legge che permetteva alle donne di età pari o superiore ai 30 anni di votare e nel 1928 l’età venne abbassata a 21 anni, a parità piena con gli uomini. 

Le storia delle suffragette nel mondo

La storia delle suffragette negli Stati Uniti
Un corteo di suffragette manifesta per il suffragio universale a New York nel 1912 – p.d.

Ho parlato principalmente del caso britannico perché è quello che maggiormente ci interessa, essendo collegato a Mary Poppins e a Winifred Banks. Tuttavia, anche negli altri paesi la lotta delle suffragette prese piede e si fece sentire e fecero storia. In particolare negli States dove già a metà ‘800 iniziarono a formarsi i primi gruppi e movimenti sul modello di quelli inglesi. Anche lì le lotte furono molte e si raggiunsero gli obiettivi solo nel 1920. Sempre meglio, comunque, di altri paesi come l’Italia, dove, come molti sapranno, le donne otterranno il diritto di voto molto più tardi, nel Giugno del 1946. 

Ci sarebbe ancora molto da dire sulla storia delle suffragette e sulla lotta delle donne per la parità e per il diritto di voto nei vari paesi del mondo; tuttavia, mi riservo la possibilità di parlarvene più in là nel tempo. 

Intanto, come sempre, se l’articolo vi è piaciuto, fatecelo sapere commentandolo o condividendolo sui nostri canali social!

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Fonti: