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Le origini letterarie di Bianca e Bernie 

Scopriamo le origini lettere del film “Le avventure di Bianca e Bernie”, ispirato ai libri della scrittrice Margery Sharp

Se devo essere totalmente sincera “Le avventure di Bianca e Bernie” è sempre stato uno dei classici che, da piccola, conoscevo meno. Anzi, dovendo dir tutta la verità, penso di averlo recuperato molto tardi, quando ormai ero già abbastanza grande. 

Non che non sapessi della sua esistenza, tutt’altro. Semplicemente non mi è mai capitato di vederlo, o comunque non avevo la VHS a casa (e si, faccio parte della generazione che i classici Disney li ha visti quasi tutti in VHS, ho una certa età). 

Questo, però, non mi ha impedito di apprezzarlo e adorare tutti i personaggi e i luoghi in cui è ambientato quando poi, ormai già grande, l’ho finalmente visto per la prima volta. 

I personaggi di Bianca, Bernie e Madame Medusa sono, senza ombra di dubbio, delle piccole perle nel panorama disneyano. Soprattutto il personaggio di Madame Medusa che riesce a diventare una delle cattive Disney più politicamente scorrette in assoluto, ammettiamolo (già il solo fatto che gestisce un banco dei pegni la dice lunga). 

Ma da cosa ha preso ispirazione la Disney per creare questo classico, annata 1977? Ebbene, come spesso è accaduto per la casa di Topolino nel corso degli anni, e come già ho avuto modo di raccontare anche qui e qui, anche in questo caso l’ispirazione è di origine letteraria. Per la precisione proviene da una serie di libri per bambini “The Rescuers” (come il titolo del film in lingua originale), della nota scrittrice britannica Margery Sharp

La Disney, come vedremo a breve, si è liberamente ispirata sia ai personaggi che alle storie presenti in alcuni libri della saga scritta dalla Sharp, e bisogna dire, che il risultato è stato più che ottimale. Oggi, quindi, come avrete capito, vi parlerò proprio delle origini letterarie di questo classico, raccontandovi qualcosa in più sia sulla saga letteraria in sé, sia sulla sua creatrice, Margery Sharp. 

Quindi, allacciate le cinture di sicurezza, e preparatevi a sorvolare i cieli a bordo della Albatros Airlines! 

Margery Sharp

Prima di proseguire parlandovi della saga tocca fare una doverosa premessa riguardo la sua creatrice. Clara Margery Melita Sharp, nota semplicemente come Margery Sharp è stata una scrittrice di britannica molto prolifica che, durante la sua lunga carriera, ha scritto più di 40 libri, sia di narrativa per bambini, che di narrativa per adulti. 

Nata sull’isola di Malta nel 1905, studiò alla Streatham High School dove si avviò all’arte della scrittura scrivendo poesie e racconti, alcuni dei quali vennero pubblicati dalle riviste locali. Studiò anche alla London University e alla Westminster Art School e, quando aveva 21 anni, la rivista “Punch” iniziò a pubblicare i suoi lavori. In seguitò le sue opere vennero pubblicate anche su altre riviste e il suo primo romanzo fu “Rhododendron Pie”, del 1930. Senza dilungarci troppo vi basti sapere che Margery pubblicò, nel corso della sua vita, più di 20 romanzi per adulti, una decina di romanzi per bambini, oltre che alcune opere teatrali e numerosi racconti. Una cosa che accomuna tutte le sue opere, sia i romanzi per adulti che quelli per bambini, è il suo stile caratterizzato da un umorismo e da uno spirito sottile e particolare; oltre che la presenza di eroine coraggiose e affascinanti, spesso pronte a sfidare le convenzioni sociali. Un po’ come viene caratterizzata, per certi versi, anche Miss Bianca. 

Il primo libro della saga di “The Rescuers” fu pubblicato nel 1959. 

“The Rescuers”  – Le avventure di Bianca e Bernie

Copertina del primo libro – Credits to: Wikimedia Commons, Fair use

Come detto, Margery pubblicò il primo libro della saga “The Rescuers” nel 1959, con la casa edrice Collins e, nonostante all’inizio fosse stato scritto per un pubblico adulto, alla fine ebbe un grande successo di pubblico sia fra gli adulti che fra i bambini. A quel primo libro ne seguirono numerosi altri che, in tutto, sono nove, pubblicati lungo tutto il corso degli anni ’60 e 70. 

Per rispondere alla vostra domanda a quanto pare la Disney si ispirò al primo e al secondo romanzo della serie per ciò che riguarda la creazione del film. Anche se, come vedremo a breve, cambiò vari aspetti della trama tra cui le locations e alcuni personaggi. Piccola premessa, come sempre accade, in Italia facciamo casino con le traduzioni dei titoli. Ecco quindi che il primo libro della saga “The Rescuers” in Italia è stato tradotto con il titolo “Miss Bianca e il Castello Nero”, mentre il secondo libro, che in originale si chiama “Miss Bianca” è stato tradotto in Italia con “Le avventure di Bianca e Bernie”. 

Gli altri libri della saga (alcuni non sono stati tradotti in italiano, a quanto pare) sono: 

  • The Turret (1963)
  • Miss Bianca in the Salt Mines (1966) 
  • Miss Bianca in the Orient (1970)
  • Miss Bianca in the Antarctic (1970)
  • Miss Bianca and the Bridesmaid (1972)
  • Bernard the Brave (1977) 
  • Bernard into the Battle (1978)

Detto ciò, da quello che si legge delle trame gli artisti Disney hanno mischiato vari elementi dei primi due romanzi e hanno finito per creare una storia che, per certi versi, è quasi un po’ a se stante. 

La prima storia inizia nella Società Internazionale di Salvataggio, una società di topi che ha lo scopo di fare amicizia con gli umani che si trovano imprigionati e tentare di salvarli. In questa storia i rappresentati della società devono seguire il caso di un poeta norvegese che si trova imprigionato in un castello detto il “Castello Nero”. Proprio Miss Bianca, una ricca topolina, viene mandata insieme a Bernard (Bernie appunto), ad intraprendere la missione. 

La trama del secondo romanzo è quella da cui gli artisti Disney hanno ripreso più elementi per il film. In questo caso, infatti, Miss Bianca viene mandata a salvare una bambina di otto anni che è stata rapita dalla malvagia Granduchessa, che l’ha imprigionata all’interno del Diamond Palace. 

Ps: prima di andare avanti tocca specificare che, da quello che ho capito, il sequel di “Le avventure di Bianca e Bernie”, ossia “Bianca e Bernie nella terra dei canguri”, non è stato basato sui libri della Sharp. 

Differenze e similitudini con il film 

Come detto, gli artisti Disney hanno mescolato vari elementi del primo e del secondo libro e ne hanno creati alcuni ex novo. Fra gli elementi originali, quello principale è senza dubbio l’ambientazione. La Disney, infatti, ha deciso di ambientare il film nelle paludi della Louisiana, mentre entrambi i libri sono ambientati all’interno di due posti ben diversi, il Castello Nero e il Diamond Palace. Riguardo quest’ultimo, però, deve probabilmente aver ispirato la sotto trama riguardante l’Occhio del Diavolo tanto agognato da Medusa. Il palazzo del libro, infatti, è tempestato e adornato di Diamanti. Anche l’antagonista del libro, la Granduchessa, ha sicuramente in parte ispirato il personaggio di Medusa. Così come il personaggio di Mr Snoops è stato probabilmente ispirato da Mandrake, il servo della duchessa nel libro. Anche per creare i due enormi coccodrilli Bruto e Nerone, gli artisti Disney si sono sicuramente ispirati ad altri due personaggi del libro Tiranno e Tormento, anche se in questo caso si tratta di due enormi segugi e non di coccodrilli. Per quanto riguarda Penny, la sua controparte nel romanzo è una ragazza orfana di nome Patience. 

Un’altra differenza sostanziale, riguarda, inoltre, il rapporto fra i due protagonisti. Mentre nel film si fa chiaro riferimento ad una sorta di relazione romantica tra i due, nel libro le cose sono un pochino diverse. Nonostante si accenni ad una sorta di “attrazione” fra i due, Miss Bianca nel libro spiega più volte che fra lei e Bernie non potrebbe mai esserci nulla più di un’amicizia, anche a causa della loro estrazione sociale molto diversa. 

Infine, bisogna dire che la maggior parte della trama è ispirata quasi del tutto al secondo romanzo della saga, anche se l’inizio del film è sicuramente ispirato al primo libro. 

Detto questo siamo giunti alla fine di questo breve excursus letterario all’interno dei bellissimi libri di Margery Sharp. Se l’articolo vi è piaciuto, come sempre, fatecelo sapere condividendolo o commentandolo sui nostri canali social! E, come sempre, se volete rimanere sempre aggiornati sugli ultimi articoli pubblicati, non esitate ad iscrivervi alla nostra newsletter compilando il form qui sotto! 

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