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I Pirati dei fumetti Marvel

Se ci sono dei protagonisti le cui storie non smetteranno mai di affascinare quelli sono sicuramente i pirati e infatti, come saprà bene chi ci conosce, è un argomento che è già spuntato più volte nei nostri articoli.

Da che mondo è mondo, le avventure di corsari, bucanieri e filibustieri hanno entusiasmato e tenuto con il fiato sospeso innumerevoli appassionati in ogni epoca, perché la pirateria esiste fin da quando l’uomo ha cominciato a solcare i mari.

Proprio per conoscere meglio la sua evoluzione nel corso della storia, vi invito a leggere assolutamente questo interessantissimo articolo scritto dalla nostra Giulia al riguardo.

Su di loro sono stati scritti innumerevoli libri e girati film sempre diversi e con vari protagonisti, perché di pirati ne sono sempre esistiti di ogni forma e tipo, come ci racconta perfettamente Giulia in questo suo altro articolo che vi chiarirà tutto. Nel mondo dei fumetti però i pirati per antonomasia ormai sono senza ombra di dubbio i protagonisti di “One Piece”, seguiti poi dal cavalleresco pirata dello spazio Capitan Harlock, entrambi ormai diventati pietre miliari del genere piratesco.

Quindi, anche se non ha a che vedere direttamente con la Marvel, gli appassionati di ogni genere di fumetto sapranno sicuramente che questo mese ci sarà un evento a dir poco epocale, ovverosia l’uscita della serie live action di “One Piece” (non so voi, ma io ho già organizzato la serata con tanto di cena a base delle ricette di Sanji). Perciò, per rimanere in tema, ci è sembrata un’idea carina in questo articolo andare a conoscere nientemeno che i pirati dei fumetti della Marvel che, intendiamoci, non saranno mai all’altezza della Ciurma di Cappello di Paglia, ma vivono anche loro delle strambe avventure.

Quindi issate il vostro Jolly Roger e preparatevi a solcare le pagine dei fumetti!

Nightcrawler

Iniziamo dal personaggio Marvel che sicuramente è il più appassionato di pirateria: Kurt Wagner. Il nostro acrobatico X-Man ha una grande passione per le storie di navi e pirati, tanto che non solo ama utilizzare una spada/sciabola con grande maestria, ma, quando Iron Man gliene offre l’occasione, grazie a un induttore di immagini olografiche di tecnologia Stark assume l’aspetto nientemeno che di Errol Flynn di Capitan Blood!

Proprio per questa sua grande passione, accompagnata dal fatto che il personaggio è particolarmente acrobatico e quindi perfetto per saltare tra il sartiame di una nave, Nightcrawler ha vissuto le sue belle avventure da pirata più di una volta.

La prima è stata nel 1985, quando gli venne dedicata una miniserie in quattro volumi, scritta e disegnata da Dave Cockrum, in cui, «durante il tentativo di salvare il drago Lockheed di Kitty Pryde, Nightcrawler viene trasportato in una dimensione aliena di pirati ad alta quota, stregoneria e un sacco di saccheggi!».

La seconda volta invece avviene in “Ultimate X-Men” #50, in cui Nightcrawler e Angel, in una simulazione, rivivono il mondo dei filibustieri e Kurt assume l’aspetto del pirata Dread Pirate Bluetail per combattere il malvagio Captain Eagle.

Errol Flynn e Capitan Blood

Nonostante la passione di Kurt, forse alcuni di voi potrebbero non conoscere Errol Flynn e Capitan Blood, quindi ci sembra doveroso approfondire entrambi.

“Capitan Blood” è un romanzo scritto da Rafael Sabatini (1875-1950) nel 1922.

L’autore, nato da madre inglese e padre italiano, viaggiò fin dalla più tenera età e imparò a parlare ben cinque lingue. Scrisse il suo primo romanzo nel 1902, ma l’opera che gli farà raggiungere la fama mondiale la scriverà nel 1921. Si tratta del celebre romanzo ambientato durante la rivoluzione francese “Scaramouche”, il cui incipit è la nota frase: “Era nato con il dono della risata e la sensazione che il mondo fosse pazzo”, tanto famosa che stata utilizzata anche come epitaffio dello scrittore.

Dopo un romanzo di così grande successo è difficile fare il bis, eppure Sabatini ci riuscì l’anno successivo, nel 1922, scrivendo “Capitan Blood”. Non era il suo primo romanzo sui pirati, perché era stato preceduto da “Lo Sparviero del Mare” (1915), ma fu lui a rendere famose le sue storie di mare. Il libro racconta le avventure di Peter Blood, capitano di un vascello di una flotta pirata e piacque così tanto che Sabatini poi scrisse due seguiti: “Le cronache del Capitano Blood” (1931) e “Le fortune del Capitano Blood” (1936).

L’autore ebbe anche la fortuna di vedere questo suo romanzo trasposto al cinema nel 1935, dove il protagonista era interpretato nientemeno che da Errol Flynn.

Pirati fumetti marvel
Di Warner Bros. – YouTube, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3568872

Stella di fama mondiale dell’epoca d’oro di Hollywood, Flynn era famoso per il suo bell’aspetto, il suo atteggiamento spavaldo, raffinato, brioso e seducente e per le scene di azione spettacolari. Insomma, era un Tony Stark ante litteram.

Il film, che è considerato uno dei capolavori da lui interpretati e che effettivamente ha fatto la storia del cinema, è stato diretto da Michael Curtiz e ha ricevuto addirittura una candidatura agli Oscar del 1936 nella categoria miglior film.

La Cosa

Ora, il binomio “La Cosa-Pirata” può sembrare campato per aria, ma non irreale tanto quanto quello “La Cosa-Barbanera”, eppure è così!

Dovete infatti sapere che nel volume “Fantastic Four” #5, nientemeno che il numero in cui fa la sua comparsa l’arcinemesi dei Fantastici Quattro, il Dottor Destino, la super famiglia, e Ben Grimm in particolare, si trasforma in dei pirati e non dei pirati qualunque, ma nel famigerato Barbanera.

La storia va più o meno così: il Dottor Destino, rapita Sue Storm, obbliga il resto della famiglia ad andare indietro nel tempo per rubare il tesoro di Barbanera (insomma, proprio una richiesta da supercattivissimo)!

Così i Fantastici eseguono e vanno indietro nel tempo. Tuttavia, non si può dire che un enorme essere di pura roccia fosse troppo comune hai tempi, quindi La Cosa indossa un travestimento veramente insospettabile: indossa una barba nera.

Dopo varie peripezie, La Cosa finisce per prendere il controllo di una nave pirata su cui erano stati catturati e la guida in battaglia contro un’altra flotta. Inutile dire che la ciurma lo acclamerà come “Il Barbanera”! E così, secondo la Marvel, sarebbe nata la leggenda del famigerato pirata.

In realtà, Barbanera, la cui tetra fama lo precede, è un pirata realmente esistito e se volete conoscere la sua rocambolesca storia non potete non leggere l’articolo che Giulia gli ha dedicato!

Barbanera -Pirati fumetti marvel
Di Joseph Nicholls (fl. 1726–55).[1] Although James Basire (1730–1802) is attributed as the engraver based on the signature “J. Basire”, unless he engraved the item at the age of 6, it is likely his father Isaac Basire (misreading of initial?) or another J. Basire. – Lewis, J. Patrick (2006) “Edward Teach as Blackbeard” in Blackbeard: The Pirate King, Washington, D.C., United States: National Geographic ISBN: 0-7922-5585-2., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10281104

Deadpool

Ovviamente il supereroe, o meglio, antieroe più delirante di tutto l’universo Marvel non poteva non attraversare anche una fase pirata!

Non ci stupisce pertanto che, in “Deadpool” #13 (2008), appena avuta la liquidità finanziaria necessaria, la prima cosa che gli venga in mente di fare sia comprarsi un rimorchiatore e andare a fare il pirata assaltando gli yacht!

Peccato che, una volta arrivato all’isola predestinata, non incontri un altro pirata, Wackbeard, con le sue stesse intenzioni, dando così il via a una scena di battaglia molto piratesca!

Barbatela

Una piccola menzione va fatta anche a un pirata particolare, perché se c’è una cosa che la Marvel non perde mai occasione di farci vedere è che esistono migliaia di assurde versioni dell’Uomo Ragno: quella maiale, quella noir, quella punk e ovviamente quella pirata!

Nella serie animata “Ultimate Spider-Man: Web Warrior”, nell’episodio “Ritorno nello Spiderverse”, Peter Parker e Miles Morales incontrano nientemeno che “Barbatela” (Web-Beard), la versione pirata dell’Uomo Ragno, con tanto di cappello, costume e barba scura, rigorosamente sopra la maschera da ragno.

Pirati dello Spazio

Sappiamo bene che, oltre al mare, le navi ormai possono solcare anche i cieli e in particolare lo spazio infinito che rappresenta adesso il nuovo confine inesplorato, misterioso e pieno di avventure come lo erano un tempo i vasti oceani.

I pirati dello spazio nelle storie di fantascienza sono un’inevitabile evoluzione dei pirati del cielo che erano cominciati a comparire nei racconti del XIX sec., quando l’uomo ha capito che poteva davvero arrivare a puntare più in alto, raggiungendo la volta celeste.

I primi pirati dello spazio cominciarono quindi ad apparire nei racconti e anche nei fumetti degli anni ’20 del Novecento.

Pirati fumetti marvel
Fair use, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=9973260

Uno degli esordi di questa nuova categoria di bucanieri avvenne nel 1925 con il racconto “Ralph 124C 41+” di Hugo Gernsback, in cui il rivale in amore del protagonista era appunto un pirata spaziale.

Nel 1929 fece poi il suo debutto su “Daily US Newspaper” la striscia a fumetti “Buck Rogers” che continuò a essere pubblicata fino al 1967.
Queste storie, ambientate in un futuro fantascientifico, vedono tra i loro personaggi ricorrenti anche Black Barney, un pirata spaziale che in seguito diventa amico del protagonista.

È nel 1935 che, sulla rivista di racconti fantascientifici “Astounding Stories”, un pirata spaziale diventa proprio il protagonista, nel racconto “The Red Peri”, scritto da Stanley G. Weinbaum.

Corsari delle stelle continuarono poi a comparire in ogni genere di storia su carta e sullo schermo, fino ad arrivare al loro momento d’oro nel 1977. In quell’anno infatti uscirono l’iconico manga di fantascienza di Leiji Matsumoto “Capitan Harlock”, e, nelle sale cinematografiche, venne proiettato “Guerre Stellari” di George Lucas. Entrambi sono stati delle pietre miliari per il genere, dando due modelli di pirati spaziali diametralmente opposti.

Da una parte quello americano di Han Solo, una canaglia dall’animo buono, scanzonata e irriverente, che alla fine fa sempre la cosa giusta, dall’altra quella giapponese dell’onorevole e impenetrabile Harlock, un vero e proprio samurai del cosmo che, a bordo dell’Arcadia, combatte per salvare la terra.

Anche se forse non tanto quanto quella delle loro controparti marine, la storia della narrativa sui pirati spaziali sarebbe ancora lunga da ricostruire e qui ci siamo limitati a darvi poche, semplici informazioni, tanto per fornire una prima inquadratura, ma magari in futuro l’argomento verrà approfondito in un prossimo articolo.

Yondu

La Marvel, cui molte delle sue avventure si ambientano nello spazio, non poteva quini non creare anche la sua versione di pirata della galassia.

Noi tutti abbiamo presente nei film “Guardiani della Galassia” vol. 1 e 2 la banda dei Ravagers, pirati mercenari dello spazio guidati da Yondu. Come carattere e comportamento, i Ravagers si agiscono come veri e propri filibustieri, saccheggiando e uccidendo a giro per la Galassia senza farsi troppi problemi.

In realtà, questa è una trovata originale dell’UCM, perché dovete sapere che Yondu, quando è comparso in “Marvel Super-Heroes” #18 nel 1969 era in realtà un bravo ragazzo, anzi, in vero e proprio eroe dato che poi si unisce anche agli Avengers.

Ma nessuno sa resistere al fascino dei pirati, neppure quelli spaziali, e così, dato il successo che la versione cinematografica ha avuto, hanno deciso di cambiare la sua storia anche nei fumetti.

Con questo, siamo giunti alla fine del nostro articolo. Se vi è piaciuto o avete delle storie di pirati da raccontarci fatecelo sapere commentando qui o sui nostri canali social!

Fonti