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In viaggio con Pixar: Soul e i Jazz Club di New York

5 tra i più famosi Jazz Club della Grande Mela

“La musica è il mio pensiero fisso, dal momento in cui mi sveglio la mattina al momento in cui mi addormento la sera!” Joe Gardner 

Quanti di noi, come Joe, hanno spesso voluto esprimere con le sue stesse identiche parole la passione per qualcosa? Un qualcosa che ci accompagna lungo tutto le nostre giornate e che tiene vivi i sogni aiutandoci con perseveranza a fare di tutto per perseguirli? 

Per Joe Gardner, protagonista dell’ultimo capolavoro Disney Pixar Soul, quel qualcosa è la musica Jazz!

Il Jazz è stato ed è uno dei generi musicali più importanti nel panorama internazionale musicale ed è nato negli Stati Uniti sviluppandosi lungo tutto l’arco del 20° secolo. 

Nato come genere radicato nella cultura Afroamericana, è diventato un vero e proprio patrimonio culturale mondiale regalando al mondo intero svariati artisti di straordinario talento che a loro volta ci hanno regalato musiche e canzoni straordinarie. 

Questo ha fatto sì che, soprattutto in America e a New York in particolare, siano poi fioriti una straordinaria quantità di Jazz Club sin dalla prima metà del ‘900, che sono stati palcoscenico di incredibili esibizioni di artisti del calibro di Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Miles Davis e tantissimi altri!

Ella Fitzgerald

Ecco perché oggi ho deciso di portavi con me a fare un giro proprio fra alcuni dei Jazz Club più famosi e frequentati della Grande Mela. Ne abbiamo scelti 5 e vi racconto qualche curiosità nel caso un giorno vi trovaste da quelle parti e vi venisse voglia di farci un salto! 

L’Half Note di Soul 

Prima di addentrarci nei basement dei Club newyorkesi, innanzitutto va precisato che gli artisti Pixar hanno affermato che nel lavorare a Soul hanno visitato svariati e famosi Jazz Club di New York City e, proprio da queste visite, hanno preso spunto per ricreare l’Half Note, il Club dove Joe si reca per esibirsi con Dorothea Williams nel film. 

Stando a quanto da loro riportato, quindi, il locale non è ispirato ad uno solo di questi, ma a svariati locali da loro visitati.

Io nelle mie ricerche ho scoperto, però, che il nome sembra rifarsi ( ma non è stato confermato da nessun artista della Pixar fino ad ora) ad un vecchio e famoso Jazz Club di New York che si chiamava proprio Half Note Club, di proprietà della famiglia Canterino, si trovava a Manhattan e fu aperto tra il 1957 e il 1975.

Billie Holiday

Negli anni, l’Half Note ospitò musicisti jazz famosi come John Coltrane e cantanti come Billie Holiday, solo per citarne alcuni. 

Oltre questo, la parte esteriore del locale nel film ricorda molto 2 dei più famosi e importanti Jazz Club non solo di New York (di cui vi parlerò approfonditamente fra poco) il Blue Note e il Village Vanguard.

Ad ogni modo, però, avendo visitato tanti Club, sicuramente gli artisti hanno preso ispirazione da molti aspetti di questi e non da uno solo; più di tutti ne hanno ripreso le atmosfere autentiche, le luci soffuse, la musica che riecheggia fra i tavoli e le sedie di questi locali spesso nascosti nei seminterrati di quartieri come il Greenwich Village.

Insomma hanno preso spunto un po’ da tutti per ricreare lo spirito autentico e tipico che ogni Jazz Club che si rispetti deve avere!

Detto ciò, eccovene 5 (è stata dura sceglierne solo 5, ve lo garantisco!) che, secondo le ricerche da me fatte, bisogna assolutamente visitare qualora vi troviate in giro a New York e vi venga voglia di incontrare un Joe Gardner o una Dorothea Williams dal vivo!

1. Il Blue Note 

La prima tappa, dato che è uno dei due citati prima, è il Blue Note. Questo locale, a quanto pare, è una vera e propria istituzione fra i Jazz Club di New York tanto da definirsi the Jazz Capital of the World!

E se pensate che una sua sede è stata aperta anche qui a Milano in Italia e ne ha altre in giro in Giappone, alle Hawaii, in Brasile, in Cina e in altri posti ancora, capirete che non ha tutti i torti a definirsi tale. 

Aperto nel 1981 è diventato una vera e propria istituzione culturale in fatto di musica jazz e, stando a quanto raccontato, non è raro arrivare lì e vedere artisti come Stevie Wonder, Tony Bennet o Liza Minelli arrivare sul palco chiamati dal pubblico all’improvviso in una serata qualunque!

È una vera e propria perla fra i locali del Greenwich Village, ogni sera c’è musica dal vivo ed è una tappa fondamentale per i veri fan del genere!

2. Village Vanguard 

Il Village Vanguard è sicuramente uno dei templi della musica Jazz della City, aperto nel lontano 1935, si trova anch’esso nella zona Greenwich Village all’indirizzo 178 7th Avenue South in un seminterrato a cui si accede tramite un portoncino rosso.

Da qui non si è mai spostato sin dai lontani anni ‘30 ad oggi e nel corso degli anni ha ospitato tantissimi artisti importanti quali Mary Lou Williams o Charlie Mingus, solo per dirne alcuni.  

Nei suoi anni iniziali i cartelloni comprendevano principalmente musica folk e poesie della Beat Generation; solo da fine anni ’50 in poi ha iniziato ad occuparsi solo ed esclusivamente di musica Jazz diventando una piccola pietra miliare fra i Jazz Club di New York. 

A vedere la foto somiglia in maniera incredibile all’Half Note del nostro caro Joe Gardner ed essendo di fatto il più antico Jazz Club di New York, non può non aver ispirato sicuramente i nostri artisti Pixar!

3. Birdland

Se pensate ad un altro locale storico e vi immaginate che è stato frequentato da personaggi quali Marilyn Monroe, Frank Sinatra, Gary Cooper e tantissimi altri, allora, Signore e Signori miei, quel locale è senza dubbio il Birdland

Il Birdland è uno dei Jazz Club più antichi della Grande Mela, aperto nel Dicembre del 1949, l’ispirazione per il nome fu Charlie ‘Yardbird’ Parker, famoso jazzista, sassofonista e compositore che divenne poi l’headliner del locale e che aveva una grande popolarità a quel tempo. 

Inizialmente il locale si trovava a Broadway e fu proprio lì che divenne uno dei Club più influenti sulla scena ospitando artisti come John Coltrane, Thelonious Monk, Miles Davis e tantissimi altri. 

Il locale restò chiuso per un certo tempo negli anni ’60 quando il Rock & Roll prese piede sulla scena musicale causandone, anche se solo temporaneamente, le sfortune.

Riaprì i battenti nel 1986 al numero 2745 di Broadway e negli anni successivi più di 2000 artisti emergenti si sono esibiti lì. 

Dopo un certo tempo si è ritrasferito nella zona di Midtown di Manhattan e continua ad ospitare ancora oggi tantissimi artisti dal talento straordinario diventando così di diritto una parte essenziale della storia Jazz di New York

4. Iridium

La quarta tappa ci porta all’Iridium nel cuore di Broadway.

Rispetto agli ultimi due citati è decisamente più giovane perché nato nel 1994 ed inizialmente si trovava al 63rd S. di Central Park West anche lui in un seminterrato; da qui poi si è spostato nel 2001 per approdare al 1650 di Broadway 51th S. 

Per 14 anni è stata una vera e propria casa per Les Paul uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi; è infatti frequentato non solo dagli amanti del genere musicale, ma in particolare da chi ama la chitarra.

 5. Smalls Jazz Club

Come ogni buon Jazz Club che si rispetti anche lo Smalls si trova in un seminterrato al 183 West 10th S. di Greenwich Village

Venne fondato nel 1994 da Mitchell Borden ex Navy, infermiere, nonché violinista jazz e nel corso del tempo si è guadagnato la reputazione come uno dei posti dove poter assistere al debutto dei migliori talenti emergenti della scena musicale. 

Anche lo Smalls ha ospitato artisti importantissimi ed è di fatto uno dei Jazz Club più famosi sulla scena newyorkese. 

Soul e la scintilla della vita

Se volessi continuare a fare la lista degli Jazz Club di New York finirebbe per essere davvero molto molto lunga, ecco perché ne ho citati solo 5 che però sono solo alcuni dei locali importanti della City e vi garantisco che ce ne sono tantissimi altri ancora ( e magari in un secondo articolo fra qualche tempo ve li riporterò!). 

La cosa certa è che gli artisti Pixar li avranno sicuramente visitati più o meno tutti per riuscire a ricreare così bene le atmosfere di questi luoghi ricchi di storia della musica e della cultura Jazz! 

Soul è senza dubbio un film molto particolare, forse uno degli esperimenti più particolari che la Pixar abbia deciso di intraprendere fino ad ora dopo “Wall-E” e “Inside Out”. 

Personalmente penso che sia riuscito benissimo nell’intento di esprimere il concetto principale, forse non ad un pubblico di bambini, ma sicuramente ad un pubblico di adulti, e cioè quello che i sogni sono una grande cosa nella vita, ci aiutano a definire la nostra personalità, la modellano e la indirizzano. 

Tuttavia proprio quei sogni sono solo una parte del carburante che ci indirizza verso la nostra vita, come ben accade per Joe e 22. 

Mentre Joe pensa che sia la musica l’unico vero scopo della sua vita sulla terra, 22, con la sua iniziale e breve esperienza terrena, gli fa capire che la scintilla della vita non è lo scopo per cui viviamo ma l’essenza della vita stessa in tutta la sua complessità che non è fatta solo dai nostri sogni, ma anche dalla gente che incontriamo e con cui parliamo, i posti che visitiamo e dove decidiamo di vivere, i cibi che ci piacciono e adoriamo (come la pizza) e poi ovviamente una parte, ma solo una parte di questa essenza sono i nostri sogni.

Soul ci insegna che l’essenza della vita troppo spesso viene confusa e dimenticata con solo alcune di queste parti del puzzle mentre solo se tutti questi pezzi sono insieme si riesce a formare la strada principale che ci porta a trovare la scintilla della vita in tutta la sua interezza.

Vi è piaciuto l’articolo?? Avete mai visitato uno dei Jazz Club su citati o vi piacerebbe visitarli in futuro?? Raccontatecelo sui nostri canali social!

Fonti: