Scarlet Witch e la storia delle streghe in Europa
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“WandaVision” ha da poco fatto il suo esordio e già abbiamo avuto modo di vedere la magia di Wanda in azione in maniera diversa rispetto a quanto avvenuto finora nell’MCU. Sicuramente i poteri di Wanda sono qualcosa di straordinario e terribile e rendono il suo nome “Scarlet Witch” decisamente appropriato.
E, per questo, oggi andremo a parlare della storia delle streghe.
Streghe per tutti i gusti
Oggigiorno, quando pensiamo alle streghe, il nostro immaginario spazia dalla vecchia megera di “Biancaneve” alla dolce Glinda del “Meraviglioso Mago di Oz”. In genere comunque l’idea della strega e dello stregone tende ad essere associata a qualcosa di occulto e oscuro, selvaggio e caotico, talvolta demoniaco, anche se non per forza malvagio, mentre aspetti più benigni e controllati vengono associati al concetto di mago.
Quindi perché per una supereroina è stato scelto il nome di ‘strega’? I motivi sono tre. Il primo e più importante è che il nome “Strega Scarlatta” è tostissimo e suona molto più epico rispetto a maga.
Mutanti malvagi e poteri magici
Il secondo motivo che ne giustifica il nome sono le sue origini: Wanda Maximoff e il suo gemello Pietro nascono infatti come cattivi. Fanno la loro prima apparizione in X-Men 1, #4 nel 1964 come membri della Confraternita dei Mutanti Malvagi e solo l’anno dopo si redimono unendosi agli Avengers, proprio come avviene nell’UCM che compaiono come seguaci prima dell’Hydra e poi di Ultron e infine passano dalla parte dei Vendicatori. Nascendo come nemica dei buoni, il nome di strega era quindi molto più adatto.
Il terzo fattore sono i suoi superpoteri. Oggi Wanda è uno dei personaggi più potenti dell’Universo Marvel e la sua magia è definita “del caos” e ha il potere di alterare la probabilità e la realtà spazio-tempo, mentre nell’UCM il suo potere è più basato sulla telecinesi, la telepatia e il controllo mentale. Tutti poteri insomma che, bene o male, la tradizione attribuisce per eccellenza alle streghe.
La magia in Grecia e a Roma
Persone considerate dotate di poteri magici si incontrano in tutte le civiltà e in tutte le epoche, ma vediamo un po’ come è nata in Europa la credenza delle donne praticanti la magia associate al demonio.
Nel mondo greco-romano la magia era considerata normale, la Dea degli Incantesimi Ecate era venerata in diverse città e le sue statue si trovavano ad ogni incrocio a protezione dei viandanti. Le città e i governi regolamentavano la magia come qualsiasi altro aspetto del vivere civile, ad esempio il dittatore romano Lucio Cornelio Silla, nell’81 a.C., fece votare la lex Cornelia de sicariis et veneficis ovverosia contro i delitti a mano armata (sicariis) e quelli effettuati con mezzi più raffinati come il veleno o la magia (veneficis). Si condannavano quindi le azioni o alcune pratiche, non la magia in quanto tale.
Le Strigae
Per greci e romani la strega non era una donna malvagia dotata di poteri magici. Di donne simili ne avevano eccome, basti pensare a Medea e alla sua passione per gli omicidi, ma utilizzavano altri termini per definirle (maleficus/a, ad esempio, era uno di questi).
Per loro le streghe, o meglio, le strigae infatti non erano donne, ma demoni veri e propri che facevano parte del seguito di Ecate. La Dea degli Incantesimi era una divinità ctonia, legata cioè al mondo sotterraneo, e psicopompa, ovverosia che poteva andare e venire dall’Ade, all’Olimpo alla Terra a proprio piacimento. Durante queste sue scampagnate notturne, era accompagnata da tutta una schiera di demoni, tra cui cani infernali, lamie, empuse e, appunto, strigae. Queste ultime succhiavano il sangue ai neonati, talvolta li rapivano e, come tutto il resto della schiera, facevano un clamore infernale con i loro stridii.
Non a caso il nome stryx è il nome greco dell’allocco. Forse vi sorprenderà pensare che questo piumoso rapace notturno venisse associato alle schiere di Ecate, ma vi ricrederete sentendo il suo verso, inquietante se ascoltato in una notte di luna nuova. Il verso dell’allocco maschio infatti ricorda un ululato, mentre quello della femmina è un acuto stridio. Se non li avete mai sentiti e siete curiosi, qui potete ascoltare entrambi.
Cristianesimo e Medioevo
Con l’avvento del Cristianesimo tutta la magia e le pratiche di culto pagane vennero messe al bando e considerate demoniache. Durante l’Alto Medioevo vi furono diverse normative contro i culti pagani, in particolare il Canon Episcopi di Reginone di Prüm, che legiferò contro la magia, sia di uomini che di donne, e contro quelle donne che di notte credevano di seguire la dea Diana.
Bisogna ricordare che Diana e Ecate erano spesso associate, in quanto entrambe legate alla Luna, e a questo si deve l’associazione gatto nero-streghe perché i gatti erano sacri alla dea cacciatrice (se vi interessa l’argomento, vi rimandiamo al nostro articolo su Bast e Black Panther).
Nel Medioevo gli dei pagani e le numerosissime creature mitologiche vennero trasformati in diavoli e demoni e, dato che non si era più capaci di distinguere le sottili differenze fra di essi, si reinventò un po’ tutto. Fu infatti nel XI sec. che le strigae, ora streghe, vennero considerate semplici donne, come si vede dal decreto contro la credenza nelle strigae di Re Coloman di Ungheria (1074-1116). Ma, considerando le streghe alleate del diavolo, cominciarono anche le persecuzioni sistematiche.
La caccia alle streghe
Nei fumetti, i gemelli Maximoff vengono salvati da Magneto quando la gente del loro villaggio natale vuole mandare al rogo Wanda proprio a causa dei suoi poteri da strega.
Simili scenari erano comuni nell’Europa di epoca tardo medievale e moderna. Il periodo di più intensa attività di caccia alle streghe andò dal 1430 al 1780 e vide il suo picco tra il 1560 e il 1630. Le persecuzioni erano dovute principalmente al desiderio da parte dei governanti, dei vescovi e del popolo di trovare un capro espiatorio contro il caos creato dalla Controriforma religiosa, il peggioramento climatico, la guerra e il ritorno di forti ondate di pestilenza. Le cacce alle streghe furono particolarmente violente in Germania e negli altri paesi nordici e videro il processo e l’uccisione di innumerevoli donne, comunemente mandate al rogo.
I cacciatori di streghe erano tanti e il più famoso fu il frate domenicano Heinrich Kramer, legato papale impegnato nella lotta contro valdesi, eretici ed ebrei. Il frate è rimasto famoso per aver scritto, con Jacob Sprenger, nel 1487, il trattato Malleus Maleficarum, il più celebre manuale per la caccia alle streghe.
Vi furono però i maestri dell’Umanesimo italiani e gli altri intellettuali europei a impegnarsi contro l’attività persecutoria, evitando così molte stragi.
La natura delle accusate
Spesso tra le accusate di stregoneria c’erano donne che avevano disturbi mentali o fisici. Anche solo soffrire di epilessia o avere qualche problema di natura psicofisica poteva rischiava di mandarti al rogo. Questi disturbi accomunano anche Wanda e infatti l’Universo Marvel si trova spesso ad affrontare i problemi causati dall’imprevedibilità dei suoi poteri caotici dovuti all’instabilità psicologica ed emotiva di Scarlet.
In questo campo, importantissima fu l’attività del medico olandese Johann Wier (1515-1588) che scrisse nel 1563 il “De praestigiis daemonum et incantationibus, ac veneficiis”. Il trattato venne pubblicato varie volte, talvolta con i commenti di alcuni colleghi che concordavano sul fatto che i comportamenti delle “indemoniate” erano in realtà dovuti a problemi neuronali e psicologici. Date le sue conoscenze mediche Wier affermava che i comportamenti considerati anormali e quindi associati al demonio erano in realtà disturbi fisici e che nessuna confessione fatta sotto tortura dell’Inquisizione potesse essere considerata valida. Introducendo nei processi ciò che poi sarà conosciuto come “infermità mentale”, Wier riuscì a salvare la vita di molte donne.
La fine dei roghi
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle
Voltaire
L’avvento del razionalismo europeo e dell’Illuminismo comportò anche la fine dei roghi delle streghe in Europa. Dal XV sec. fino all’Epoca dei Lumi le persecuzioni, tra Europa e Colonie Americane, avevano fatto circa 50.000 vittime. La stregoneria venne decriminalizzata e l’uccisione delle streghe divenne illegale.
Dopo il movimento femminista degli anni ’70 del ‘900 il cui slogan era “Tremate, tremate! Le streghe sono tornate!”, oggi effettivamente le streghe sono tornate in auge nell’immaginario comune e le loro storie piacciono decisamente al pubblico quando vengono presentate in una veste un po’ meno demoniaca, ma comunque potente e inquietante esattamente come la nostra Scarlet Witch.
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Bibliografia
- Behringer W., Le Streghe, Il Mulino, 2008
- Duni M., I dubbi sulle streghe, in I vincoli della natura. Magia naturale e stregoneria nel Rinascimento, a cura di Germana Ernst e Guido Giglioni, Roma, Carocci, 2012, pp. 203-221
- Graf F., La magia nel mondo antico, Economica Laterza, 2009
- Gusso M., Streghe, folletti e lupi mannari nel Satyricon di Petronio, in Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche – Quaderno n. 3 (settembre 1997), pp. 97-117
- Petronio Arbitro, Satyricon, BUR, 2013
- Podcast Music Credits: Sound Effects from Pixabay
Qui potete trovare la versione inglese dell’articolo.