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La mela, l’Apple Pie, Biancaneve e l’ansia

Eva cede ad Adamo il frutto proibito
Lucas Cranach il Vecchio – Eva cede ad Adamo il frutto proibito (wikipedia commons)

Se Adamo ed Eva, in procinto di cedere alla tentazione della mela, avessero pensato alle conseguenze, probabilmente sarebbe venuta loro l’ansia e le cose sarebbero andate diversamente. Si sa, l’ansia è la grande padrona delle scelte degli umani ed è solo grazie a lei se tante volte l’uomo finisce per non rompersi una gamba cadendo dalle scale ripide di una torre (ad esempio).

Anche la matrigna di Biancaneve se avesse saputo la sorte che gli sarebbe capitata dopo tutte le magagne compiute con la mela, probabilmente la grande signora Ansia avrebbe dato da pensare anche a lei, che avrebbe quindi trovato altri modi più sbrigativi per far fuori l’odiata figliastra

Ma si sa, agli esseri umani piace complicarsi la vita ed ecco quindi che la mela, da semplice figlia di albero diventa, suo malgrado, complice di omicidi, guerre e incasinamenti vari.

Ad ogni modo, proprio Biancaneve e la sua “dolce” madre mi hanno dato lo spunto per questa piccola riflessione su quello che è senza dubbio il frutto più discusso della storia. Ha contribuito a rendere intramontabile il primo classico Disney e prima di questo è sempre stato presente in tante storie e miti fin dall’antica Grecia. 

In casa Disney la mela però è presente anche sotto forma diversa che come mero frutto, infatti sia Biancaneve sia la nonna più famosa della casa di Topolino, Nonna Papera, ne fanno l’ingrediente principale del loro cavallo di battaglia dolciario: l’Apple Pie, la torta di mele simbolo degli USA, la bandiera dolciaria del popolo americano. (In realtà, per dovere di cronaca quella che Biancaneve prepara inizialmente è una torta di mirtilli, ma la strega le dice che dovrebbe fare un’apple pie perché è quello il dolce preferito dagli uomini *si lo so è un po’ antica come cosa* e lo dice, appunto, per convincerla a prendere la mela).

Insomma, quella per cui i soldati americani dicevano di combattere durante la guerra: “Per la mamma e per l’Apple Pie”.

mela apple pie biancaneve
Immagine presa da Wikipedia Commons – p.d.

Per questo oggi faremo una chiacchierata proprio su questo: la mela, l’Apple Pie e le storie che ci sono intorno; e alla fine troverete anche una bella sorpresa tutta dolciaria da gustare; senza veleni ovviamente. 

Detto questo è proprio dalla regina delle torte made in USA che iniziamo. 

As American as Apple Pie

È conosciuta per essere il cavallo di battaglia di Nonna Papera: l’Apple Pie, la torta di mele americana per eccellenza o per lo meno presunta tale. 

L’Apple Pie infatti, anche se è stata presa a simbolo della terra a stelle e strisce, alla fine, come molte altre ricette famose, ha origini che nascono altrove.
Nel caso dell’Apple Pie le origini nascono in terra British, la prima ricetta nota di tale dolce risale niente poco di meno che al 1381 ed elenca ingredienti come: “Buone mele, buone spezie, fichi, ricino e pere” e proviene da un libro di Geoffrey Chaucer (poeta e autore inglese) ed era conosciuta come l’“English pudding”. Insomma una ricetta non proprio giovincella. 

ricetta dell'apple pie risalente al 14° secolo
Immagine presa da Wikipedia commons di una ricetta dell’Apple Pie risalente al 14° secolo

Comunque questa torta ha svariate versioni, da quella tedesca a quella svedese, passando per quella inglese appunto; e furono proprio queste persone a portarla in America durante la colonizzazione. Qui divenne, dopo vario tempo, la torta americana per eccellenza tanto da forgiare la frase: “As american as Apple Pie” per riferirsi ad una persona dal cuore e l’anima veramente made in USA. 

Non ci sorprende quindi che questa torta sia presente anche a casa di Topolino ed è per questo che oggi abbiamo deciso di darvi la nostra versione della ricetta alla fine del nostro articolo. Prima però, voglio raccontarvi qualche aneddoto sulla mela nella storia e la sua simbologia. 

Come complicarsi la vita ad un banchetto e scatenare una guerra decennale: manuale d’istruzioni

Giusto per chiacchierare ancora un po’ vi racconto qualche aneddoto sulla mela e la sua simbologia. Prima che Grimilde infatti ne facesse il suo cavallo di battaglia in fatto di metodi per uccidere, già nell’antica Grecia la mela aveva causato non pochi fastidi. 

mela apple pie biancaneve - giudizio di Paride
Pieter Paul Rubens, Giudizio di Paride 

In quel periodo infatti, offrire una mela aveva il significato di una specie di dichiarazione d’amore (ma sì… continuiamo pure così… complichiamoci la vita).

Quindi come non ricordare il pomo della discordia? Eccovi la storia.

Per chi non lo sapesse, secondo il mito, la famigerata guerra di Troia, (sì, quella che durò una decida d’anni) ebbe origine in principio proprio a causa di una semplice mela, il pomo della discordia appunto. 

Il mito narra che al banchetto di nozze di Peleo e Teti, Zeus, chissà perché, decise di invitare tutti gli dei eccezion fatta per Eris, la dea della Discordia. Costei, adirata come se non ci fosse un domani, si vendicò presentandosi (Malefica Style) e lanciando appunto un pomo d’oro (una mela appunto) recante la scritta “Alla più bella”, sulla tavola dove banchettavano i convitati. Ora, senza dilungarmi troppo, già so che vi state scocciando di leggere probabilmente, vi basti sapere che Era, Atena e Afrodite, pretendendo tutte e tre di essere la più bella, cominciarono a litigare.

Zeus, per farle smettere, chiese a Hermes di portarle da Paride per fargli fare il giudice. Giunte lì, le tre cercarono di ingraziarsi il povero tizio promettendogli mari, monti, cielo, terra ecc ecc. Alla fine Paride scelse Afrodite che per ricompensarlo lo aiutò a rapire Elena, moglie di Menelao, re di Sparta.

processione del cavallo di troia
Giovanni Domenico Tiepolo -Processione del Cavallo di Troia, 1773.

Ed ecco, tutto ciò darà inizio alla famigerata guerra di Troia. Una mela, signore e signori, una singola, sola, povera, sperduta, piccola, innocente mela. Che dimostra una delle più grandi verità del mondo: gli esseri umani adorano complicarsi l’esistenza. È il loro mantra, il loro scopo, il loro sogno segreto e proibito. Se così non fosse Grimilde avrebbe semplicemente preso Biancaneve, le avrebbe dato una botta in testa o spinta dalle scale e buona notte.

Comunque alla luce di tale consapevolezza, purtroppo pare ovvio che è la complicanza il motivo per cui, dopo la storia di Adamo ed Eva, dopo tutta la faccenda di Troia, la mela sia diventata l’arma perfetta per la gelosona ed invidiosona per eccellenza, Sua Maestà Grimilde. 

Ad ogni modo la mela è presente nel film anche sotto forme decisamente più liete e goderecce, come avete visto prima parlando dell’Apple Pie, e qui lasciamo la parola (anzi le pentole!) alla bravissima Mariangela, grande appassionata di dolci (e vi consigliamo di visitare la sua pagina Instagram, ingrasserete e vi delizierete al solo vedere le sue foto), che ci ha gentilmente concesso la sua versione dell’Apple Pie e di cui per questo la ringraziamo molto. Detto ciò, vi saluto con questa deliziosa ricetta! Fateci sapere nei commenti sui nostri canali social se avete provato a farla e se vi è piaciuta!

Ps: e ricordatevi, l’ansia, signore e signori, l’ansia, un giorno, salverà il mondo!

Apple Pie

mela apple pie biancaneve

Ingredienti per uno stampo da 22cm

Pie Crust
160 g burro freddo
250 g farina 00
15 g di zucchero
4 g sale
10 ml di aceto di vino bianco o di mele 90 ml di acqua ghiacciata

Ripieno
4 mele Golden o green Smith
50 g di zucchero
Succo di 1⁄2 limone
2 g di sale
10 g di cannella
15 ml di panna fresca o burro fuso freddo

Per lucidare 1 uovo 1 cucchiaio di latte Zucchero Qb

In una ciotola versiamo la farina, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale. Con le mani otteniamo un composto sabbioso.

Versiamo l’acqua e l’aceto, impastiamo velocemente fino ad ottenere una palla. Lasciamo riposare in frigorifero per almeno 30 min.

Laviamo e sbucciamo le mele, tagliamole a tocchetti, aggiungiamo zucchero, succo di limone, cannella, panna giriamo bene e lasciamo macerare per 30 min.

Riprendiamo la pasta dividiamola in due parti, una più grande e una più piccola. Con l’aiuto del matterello stendiamo la pasta ad una altezza di 4 mm foderiamo la teglia precedentemente imburrata e infarinata.

Bucherelliamo il fondo con una forchetta, riempiamo con le mele. Copriamo con l’altro pezzo di pasta, quello più piccolo, sigillando bene i bordi. Pratichiamo dei tagli al centro della nostra Apple Pie.

Spennelliamo con l’uovo e il latte sbattuti insieme, spolveriamo con dello zucchero. Cuocere a 200° per 1h fino a competa doratura.

Fonti: