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La Grande Enneade di Moon Knight

L’Antico Egitto, con le sue mummie, i suoi geroglifici e le sue piramidi, ha sempre esercitato un fascino misterioso in ogni epoca. Proprio per questo la sua civiltà è stata utilizzata come spunto per innumerevoli opere di fantasia, comprese quelle della Marvel.

Sicuramente uno dei personaggi della Casa delle Idee che più ha a che fare con gli Egizi è Moon Knight, che già dai primi episodi freschi freschi di uscita ci ha trascinato con sé in quell’antichissimo mondo. Il dio più vicino a Moon Knight è Khonsu, il dio egizio della Luna, ma avendo già avuto modo di parlarvi un po’ di lui in uno dei nostri post, abbiamo deciso di concentrarci su altre divinità.

Forse vi sarà capitato di chiedervi cosa intendessero nello specifico Steven e gli altri personaggi quando parlavano dell’Enneade egizia. Perciò è proprio di questo argomento che oggi andremo a trattare. Premettiamo che la civiltà egizia è durata più di tremila anni, perciò potete ben immaginare la sua complessità. In questo articolo noi vi daremo la versione più semplice di tutte, superidotta, ma sappiate che, se solo provate ad approfondire, vi troverete in un abisso profondissimo di nozioni e conoscenze.

Detto questo, indossiamo il nostro bianco mantello, mettiamoci di profilo e andiamo con Moon Knight a scoprire la Grande Enneade!

La Grande Enneade di Eliopoli

Grande Enneade di Moon Knight: l'Enneade, papiro d'Ani
L’Enneade, papiro d’Ani, British Museum (immagine di Buchsweiler)

Con enneade si intende un raggruppamento di nove soggetti. Nella mitologia egizia in particolare le divinità venivano raccolte in enneadi (i multipli di tre vanno sempre forte). Ne esistevano diverse, ma la più importante, e quindi quella considerata principale, è la Grande Enneade di Eliopoli. Era sicuramente antichissima, vi basti pensare che la sua formulazione precedeva l’unificazione dell’Egitto, ma si trattava di una teologia stabilita a tavolino per affermare la superiorità di Atum-Ra su tutte le altre divinità, che quindi dovettero più o meno trovare il loro posto in quella sistemazione. Certo non ovunque e non in tutte le epoche la Grande Enneade prevalse, tanto che Osiride e Horus spesso scavalcarono Atum per reclamare il loro legittimo primato di divinità principali. La cosmogonia eliopolitana descrive gli stadi della creazione del mondo attraverso 5 generazioni divine. In questa teogonia ogni cosa deriva dal dio originario e creatore Atum e gli altri dei sono concepiti come suoi discendenti o sue stesse emanazioni. Non entreremo ulteriormente nel dettaglio di questa teologia e della filosofia che c’è dietro altrimenti rischieremmo di scrivere un papiro invece di un articolo.

In Moon Knight, quando c’è la riunione delle divinità, ne compaiono solo 5 di fronte a Steven e sono Horus, Iside, Tefnut, Osiride e Hathor più, ovviamente, Khonsu.

La domanda però che adesso sorge spontanea è: ma Khonsu, il dio-luna di Moon Knight, fa parte dell’Enneade? La risposta in realtà è no e nemmeno alcuni dei presenti in quella sala. Infatti della Grande Enneade fanno parte le divinità Atum, Shu, Tefnut, Geb, Nut, Osiride, Iside, Seth e Nefti.

Atum

Dio demiurgo, ovverosia artefice e legislatore del cosmo, secondo la teologia eliopolitana è Atum ed infatti fra i suoi epiteti figurano “l’Eliopolitano” e “Colui che presiede alla Grande Enneade”.

Atum è il primo essere uscito dal caos delle acque primordiali (Nun) su una barca (la barca solare) e ha quindi poi dato ordine al cosmo originando gli dei e il mondo. Infatti il termine “padre” precede quasi sempre il suo nome che significa “il tutto” così come “il non esistente”.

Atum venne assimilato al più famoso dio-sole Ra, tanto da essere conosciuto come Atum-Ra, la manifestazione del sole che tramonta.

Shu e Tefnut

La nascita di Shu e Tefnut è peculiare. Atum infatti li avrebbe generati tramite il suo sperma (e fin qui tutto normale), il suo sputo e il suo vomito. Nel Testo delle Piramidi 1652s viene infatti detto “Tu sputerai Shu / tu vomiti Tefnut”. Tramite le secrezioni, insomma, il Demiurgo creò l’alterità rispetto a sé.

Shu è il dio dell’aria e il suo nome infatti indica “il vuoto” o “l’aria luminosa”. Egli rappresenta il soffio vitale e la sua nascita fa sorgere la coscienza del cuore di Atum che diventa così Atum-Ra, la personificazione del Sole. Non a caso Shu viene chiamato “figlio di Ra”. Sua sorella e sposa è Tefnet o Tefnut, dea dell’umidità, ma anche del calore, e si dice appaghi la sete dei defunti. Viene rappresentata come una donna con testa di leone, disco solare e ureo, mentre Shu con una piuma di struzzo in testa. Insieme i due sposi hanno l’epiteto di “coloro che hanno generato gli dei”.

Shu al centro che sostiene Nut e ai suoi piedi è sdraiato Geb
Shu al centro che sostiene Nut (la dea-cielo) e ai suoi piedi è sdraiato Geb (il dio-terra), British Museum (Pubblico dominio)

Geb e Nut

Figli di Shu e Tefnut sono Geb e Nut che rappresentano rispettivamente il dio-terra e la dea-cielo. I loro erano i nomi per indicare terra e cielo e solo in seguito vennero divinizzati. Privilegiandone l’aspetto teologico, a questi due dei non vennero mai eretti templi, anche se entrambi venivano adorati separatamente in due luoghi vicino a Eliopoli: Geb a Bata e Nut a Hut Shenyt.

Nut era rappresentata nuda con il corpo ricoperto di stelle e incurvata sopra la terra e infatti fra i suoi epiteti vi era “Signora delle stelle” e “la Grande”, mentre Geb era rappresentato con la testa di coccodrillo, corna di ariete e grafema del nome (l’oca) sul capo e fra i suoi epiteti vi era “grande figlio di Shu, il suo primogenito”.

Fratelli coltelli

Vi posso assicurare che, rispetto alle divinità egizie, Thor e Loki (Marvel) sono fratelli amorevoli che vanno d’amore e d’accordo. Vediamo perché. Geb e Nut generarono quattro divinità, due maschi e due femmine: Osiride, Seth, Iside e Nephti. Questi si unirono in due coppie, Osiride si sposò con Iside e Seth con Nephti.

Iside e Nepthi
Iside e Nephti sorvegliano il morto durante l’imbalsamazione. Tomba tebana 335 (Nakhtamun) (Pubblico dominio)

Ora, come prevedibile, le due sorelle si somigliavano parecchio, fatto da tenere presente, ed erano molto legate. I fratelli invece neanche lontanamente, anzi!

In breve Seth, che odiava Osiride, costrinse Nephti a giacere con lui. Essendo notte ed essendo che la dea somigliava a Iside, Osiride si godette la piacevole nottata e poi cadde addormentato. Giunse a quel punto Seth che, senza tante cerimonie, lo fece a pezzi che sparse a giro per il mondo.

Nephti, distrutta dalla colpa, aiutò Iside a ricercare i pezzi del suo sposo ed insieme venivano chiamate “le due lamentatrici” perché non riuscivano a frenare il loro dolore. Infine, per dare la versione super breve, Osiride verrà vendicato da suo figlio Horus.

Iside e Nephti

Iside era venerata in tutte le case come dea del focolare, perché simbolo di sposa modello e fedeltà coniugale (la fatica di raccattare tutti i pezzi del marito non deve essere stata poca, in effetti). Aveva capelli neri e pelle color rame ed era chiamata “Grande Madre divina”, “Signora del Cielo”, ma anche “Grande Maga” perché era anche la divinità della magia. Se vi interessa questo aspetto di Iside, vi rimandiamo a questo nostro articolo. Iside era anche la madre amorevole di Horus, figlio postumo avuto da Osiride che ogni tanto veniva infilato di straforo nell’Enneade.

Nephti o Nefti, il cui nome significa “Signora del castello”, è una divinità principalmente funeraria e infatti era rappresentata sui sarcofagi a protezione dei defunti. Dall’unione con Seth generò Anubi, dio-sciacallo della mummificazione e delle necropoli e custode del mondo dei morti che, insieme ad altre divinità come Thot e Maat, entrò a far parte della Piccola Enneade di Eliopoli.

Osiride

Grande Enneade di Moon Knight: Osiride, Tomba di Sennedjem
Osiride, Tomba di Sennedjem, XIX Dinastia. (Pubblico dominio)

Il dio che sicuramente più ha influenzato la storia e la religione egizia è Osiride, dio dei morti, Signore dell’Oltretomba che presiede all’eternità.

Fra i suoi numerosissimi epiteti i più ricorrenti sono “Signore dell’Occidente” (dove “muore” il sole), “Signore del tempo di vita” o “del silenzio” e “il dio la cui essenza è la perfezione”. In realtà in origine Osiride non era una divinità, ma un re che visse prima dell’instaurazione della teologia eliopolitana e che morì di morte violenta. In seguito venne divinizzato, ma anche da dio la morte gli è rimasta impressa.
Venne adorato in un tempo antichissimo a Busiri, sul Delta del Nilo, e un’altra grande città del suo culto fu Abido. La sua popolarità divenne talmente grande che i sacerdoti di Eliopoli si videro costretti a inserirlo nella loro cosmogonia. Solo che Osiride, di cosmico, aveva ben poco e ci stava un po’ stretto. Così, per accomodarlo, l’aldilà venne assimilato al cielo stellato, accostamento riuscito che divenne molto popolare.

Osiride poi, come molte divinità dell’Oltretomba, era anche un dio della vegetazione e del raccolto.

Dalla II dinastia Osiride divine “Il Grande Dio” e, dopo il Medio Regno, la religione osiriaca arrivò a superare e quasi soppiantare quella eliopolitana.

Seth

E giungiamo infine alla divinità a mio parere più interessante di tutta l’Enneade: Seth, il dio della malvagità e del male, personificazione della violenza e della malafede.

Perché, direte voi, è la divinità più interessante? Innanzitutto per come veniva rappresentato: o era teriomorfo (quindi in forma animale) o solo con la testa zoomorfa, ma in ogni caso l’animale in questione non è stato identificato con precisione. Ha il muso appuntito e ricurvo, le orecchie dritte così come la coda. Potrebbe forse trattarsi di un formichiere, di un okapi o di un levriero, ma non è dato saperlo con certezza. Però viene sempre rappresentato con gli occhi rossi, colore inviso agli egizi.

L’altro fatto interessante è che Seth è una divinità della tempesta, tanto da essere chiamato “Signore della Tempesta”, molto simile a quelle del Vicino Oriente antico come, ad esempio, Baal. Non a caso, in epoca preistorica, era venerato forse da genti di origine medio-orientali e tutte le popolazioni del Vicino Oriente che successivamente si insediarono in Egitto lo scelsero come dio. Non a caso Seth era il rivale di Horos, il dio adorato invece dagli egiziani che presero il potere in età storica.

Agli Egizi questo dio “straniero” Seth non è che piacesse tanto, ma era molto popolare e non poteva quindi essere ignorato. Perciò la soluzione fu accettarlo facendolo diventare il dio del male (semplice, ma efficacie).

In realtà il mito di Seth e Osiride potrebbe richiamare un fatto storico, antecedente al periodo eliopolitano. L’Egitto sarebbe stato governato prima dai seguaci di Osiride che vennero però sconfitti per un periodo da quelli di Seth. In seguito i primi dovettero però avere la loro rivincita riprendendo il potere (la vendetta di Horus).

Grande enneade di Moon Knight: particolare del volto di Seth
Particolare del volto di Seth di un gruppo statuario con Horus e Seth che incoronano Ramesse III, Museo del Cairo (Pubblico dominio)

E così siamo giunti alla fine di questo lungo elenco delle divinità dell’Enneade. Se l’articolo vi è piaciuto o qualche punto vi ha particolarmente incuriosito e volete un approfondimento fatecelo sapere commentando qui o sui nostri canali social.

Fonti: