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In viaggio con Pixar: nella Venezuela selvaggia e avventurosa dei ‘tepui’ di Up

“L’avventura è laggiù!” 

Alzi la mano chi, vedendo “Up”, non è rimasto affascinato dall’idea di partire, volando via con la propria casa, posandola a bordo delle stupende cascate Paradiso

Personalmente, penso che “Up” sia uno dei migliori film che la Pixar abbia mai avuto la genialità di partorire. E dopo aver visto il mini documentario (trovate il link YouTube dove vederlo a fine pagina) dove raccontano del loro viaggio di ricerca e preparazione per il film, nel bel mezzo della foresta venezuelana, in perfetto stile Indiana Jones, non sono riuscita a non amare loro e il film ancora di più! 

Pete Docter, regista del film, ha raccontato che, durante la progettazione, si sono resi conto di aver bisogno di un luogo che fosse, per usare parole nostrane, letteralmente dimenticato da Dio, oltre che inaccessibile agli esseri umani. Un posto dove Carl potesse ritrovarsi bloccato con Russell e dove non ci fosse niente e nessuno a cui poter lasciare il giovane, e decisamente troppo arzillo per lui, fanciullo. 

L’idea di ispirarsi al Venezuela, e nello specifico all’ecoregione dove si trovano gli enormi altopiani dei tepui, è venuta loro guardando un documentario del regista inglese Adrian Warren che parlava proprio di questi splendidi luoghi che svettano nel mezzo della foresta pluviale venezuelana. 

Questi posti sono, ancora oggi, in parte del tutto inesplorati, tanto è difficile addentrarvisi. Allo stesso tempo, però, il fascino che esprimono è talmente forte, da lasciare senza fiato anche solo a guardarne le foto. Immaginarsi ad essere lì di persona. Insomma, quale luogo migliore per spedirvi un vecchio brontolone in fuga dalla società e un bambino iperattivo e in cerca d’affetto??

Oggi, quindi, per la rubrica “In viaggio con” vi portiamo a bordo della casa volante di Carl, proprio in questi splendidi posti! 

Cosa sono i Tepui? 

Monte Roraima – Foto di brainin da Pixabay

Non è di certo la prima volta che queste montagne così spettacolari fanno da scenario alle avventure di qualcuno. Già il celebre scrittore Arthur Conan Doyle, infatti, vi aveva ambientato le avventure del suo romanzo “Il mondo perduto”, che narra di una spedizione in questi luoghi, dove sono sopravvissuti i dinosauri. Eh sì, è l’opera che ha ispirato il romanzo di Michael Crichton, che a sua volta ha ispirato il film Jurassic Park.  

Ma cosa sono esattamente i tepui? Si tratta di gigantesche montagne, o ancora meglio altopiani, circondati dalla giungla della foresta pluviale, alti più di 2000 metri e caratterizzati da enormi superfici piane e altissime pareti verticali, che danno vita a scogliere mozzafiato. Sono fatti di roccia di quarzite, arenaria e granito e sono talmente antiche che si presume abbiano lo stesso aspetto che avevano al tempo dei dinosauri. Insomma, si tratta di una delle formazioni geologiche più antiche che il nostro pianeta abbia da offrire. 

Proprio per questa loro peculiarità sono considerati delle vere e proprie isole biologiche. Molte delle specie di fauna e flora che si trovano qui, infatti, non si trovano in nessun’altra parte del mondo. Il fatto che molti di questi luoghi siano ancora del tutto inesplorati, inoltre, li rende un ecosistema unico al mondo! Tanto che lo stesso regista ha asserito che molte delle cose che hanno visto lì erano talmente lontane e diverse da ciò che noi umani siamo abituati a vedere e conoscere, che non è stato possibile inserirle nel film perché la gente non le avrebbe trovate credibili!

Il Parco nazione di Canaima

Questa zona, a sua volta, si trova all’interno del Parco nazionale di Canaima, nella zona sud – est del Venezuela, nello stato federato del Bolivar, al confine con il Brasile e il Guyana. Si tratta del secondo parco più grande del paese e il sesto più grande del mondo. Oltre ad essere un’area naturale protetta, è patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1994. Buona parte del parco, che si estende per 30.000 km², è coperta proprio dai tepui. I tepui più famosi sono: Ayuantepui, il Monte Roraima, il Kukenán – tepui, l’Altana e il Sarisariñama; solo per citare i più famosi. Il nome “tepui”, nella lingua dei indigeni locali, i Pemon, significa “casa degli dei”. Non per niente questi luoghi sono circondati da un’aurea di mistero e mitologia. 

Questo li rende ancora più affascinanti e incredibili. Inutile dirvi che questo parco, data la scarsità di presenza umana, brulica di animali di ogni genere, siano essi puma, giaguari, armadilli, iguane o rane, alcune delle quali, queste ultime, che potete vedere solo in questa parte del mondo!

Il Monte Roraima

Il primo tepui visitato durante il viaggio è stato il Monte Roraima, il più famoso di tutti i tepui. 

Per arrivarci ci sono voluti vari giorni di viaggio e, una volta lì, i nostri eroi (nel vero senso del termine, vedendo il video del loro viaggio ve ne renderete conto), hanno letteralmente scalato la montagna fino all’altopiano superiore. Questo tepui è lungo circa 14 chilometri e alto quasi 2800 metri. Pensante che sulla sua cima c’è un punto in cui si incontrano i confini di tre stati, ossia Venezuela, Brasile e Guyana. Roraima è famoso anche perché è uno dei più accessibili per l’arrampicata, contrariamente ad altri. Tuttavia, pensate che, fino al 1884, era ancora del tutto inesplorato!

È quasi scontato dire che visitare un posto del genere è un esperienza che dire unica nella vita è dire poco. Si tratta di luoghi dove la vita è totalmente diversa da quella che siamo abituati ad osservare noi tutti i giorni. Gli stessi animatori hanno riferito che le sensazioni che hanno provato, visitando questo posto, non sono paragonabili a nessun’altra sensazione provata in vita loro. 

Il paesaggio lunare dei tepui

Una particolarità che ha sorpreso molto i viaggiatori, e che poi è stata rappresentata anche nel film, è la grande varietà di formazioni rocciose che si trovano sulla sommità dell’altopiano. Infatti, sia qui, che sugli altri tepui, ci sono dei veri e propri labirinti, formati da strutture in pietra, che hanno la forma di vario genere. Se ci fate caso, anche in Up c’è un rimando a questa cosa quando a Carl sembra di vedere la sagoma di un uomo avvolto nella nebbia e invece poi si rivela essere una roccia. Le forme e le dimensioni, comunque, sono davvero varie, e ce ne sono talmente tante che può facilmente capitare di perdervisi! Insomma, pensate che, a detta di molti, il paesaggio sembra quasi lunare. Le sorprese, però, non finiscono qui perché, fra le varie zone visitate dagli artisti Pixar, c’è anche un altro punto del monte chiamata la “valle dei cristalli”; si tratta di una zona totalmente ricoperta di minerali di quarzo. Sicuramente una scena che non si vede tutti i giorni!

Non solo rocce e monoliti dalle forme incredibili, sul Monte Roraima, come pure negli altri tepui, ci sono anche delle intricate e spettacolari gallerie di grotte scavate nella roccia!

La pioggia, infatti, nel corso dei secoli ha scavato vasti e ampi sistemi di canyon e grotte. Proprio di recente, inoltre, è stato scoperto qui il più lungo sistema di grotte quarzistiche dell’intera regione. Questo dedalo di gallerie si sviluppa per chilometri e chilometri. Inutile dire che se già le sommità di questi posti sono inesplorate, figuratevi le grotte! Ancora oggi non si è finito di ispezionarle tutte e, addirittura, nell’addentrarvisi gli scienziati hanno scoperto non solo nuove specie animali, ma anche un nuovo tipo di minerale! Gli animatori, così come pure Carl e Russell, ovviamente, hanno fatto una capatina anche in queste grotte. 

Kukenán-tepui

Dopo essere stato sul Monte Roraima, il nostro team si è spostato su un altro tepui lì vicino, altrettanto famoso anche se decisamente meno accessibile, tanto che ci sono arrivati in elicottero, il Kukenán – tepui.

Si tratta di un tepui alto quasi 2700 metri e lunga circa 3 chilometri. Il suo nome, nella lingua dei locali, significa “il posto dove morire”, certo non molto augurale come titolo. Questo nome deriva da numerose leggende e miti che ruotano attorno a questa montagna, secondo cui pare sia abitata da spiriti malvagi. Ad ogni modo, anche qui il suolo di questo altopiano è totalmente ricoperto da un folto labirinto di rocce e si stima che meno di un centinaio di persone siano riuscite ad arrivare sin lassù per visitarlo. Non solo, pare che alcuni escursionisti si siano persi fra i labirinti e non siano stati più ritrovati. Gli artisti Pixar, inoltre, hanno riferito che il silenzio sulla cima di Kukenán – tepui era quasi surreale e che il clima, fatto di nebbia, pioggia e sole, cambiava tanto velocemente e rapidamente, da non dar loro la possibilità di finire un disegno. 

Infine, proprio qui si trovano le cascate di Kukenán, le seconde cascate più alte del mondo dopo quelle del Salto Angel (di cui vi parlerò fra poco). 

Le cascate del Salto Angel

Finiamo il nostro viaggio nella parte più selvaggia e inesplorata del Venezuela, facendo un salto, letteralmente, alle cascate del Salto Angel, in inglese Paradise Falls. Sono, infatti, queste le cascate che hanno ispirato le iconiche Cascate Paradiso che Carl tenta di raggiungere in tutti i modi per portare a termine il sogno della sua adorata Ellie. 

Queste cascate si trovano sul tepui di Ayuán – tepui e, con i loro 979 metri di altezza, sono state classificate come le cascate più alte del mondo. Pensate che sono talmente alte, che l’acqua prima di toccare terra si vaporizza senza emettere il tipico scroscio che ci si aspetta di sentire da una cascata. Inoltre, sono alte più del doppio delle cascate del Niagara, questo per darvi un’esatta idea della loro maestosità. Sono state avvistate per la prima volta negli anni ’30 del ‘900 e devono il suo nome all’avventuriero americano James Angel, che si schiantò con un aereo lì vicino nel 1937. Le cascate possono essere raggiunte in canoa, attraverso la foresta pluviale del parco nazionale. Ovviamente, già solo questa parte del viaggio rende il tutto ancora più affascinante. La visita a questa meraviglia della natura, inoltre, è una delle più famose e richieste fra le escursioni all’interno del parco. 

Detto questo, siamo giunti alla fine di questo meraviglioso viaggio e spero davvero che lo abbiate trovato interessante! Come sempre, se vi è piaciuto l’articolo fatecelo sapere commentando o condividendolo sui nostri canali social! Infine, se volete leggere altri articoli della rubrica “In viaggio con”, vi rimando alla categoria dedicata qui

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