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In viaggio con Disney: sull’Isola che non c’è con “Peter Pan & Wendy”

Dalla provincia canadese di Terranova e Labrador, fino alle lande incontaminate delle Isole Faroe, alla ricerca dell’Isola che non c’è del nuovo live action Disney “Peter Pan & Wendy”

Venerdì scorso è uscito su Disney Plus il nuovissimo live action “Peter Pan & Wendy”, tratto dal vecchio classico Disney del 1953 “Le avventure di Peter Pan” e dall’omonima opera di J.M.Barrie. 

Questa volta, contrariamente ad altre volte, sono riuscita a vederlo a tempo record e, una delle cose che sicuramente salta di più all’occhio di questo film, oltre che a mio parere la parte più bella in assoluto, sono i meravigliosi e selvaggi luoghi che sono stati scelti per rappresentare l’isola dei sogni per eccellenza, quella che ogni bambino sogna di visitare, quella che, senza ombra di dubbio, rappresenta il luogo dove vengono custoditi i sogni dei fanciulli: l’isola che non c’è. 

Il film, stando alle interviste rilasciate dal cast e dal regista, è stato girato in più luoghi. Sia in un teatro di posa a Vancouver, in Canada, sia in luoghi reali. Luoghi che hanno portato il cast a spostarsi tra la storica provincia atlantica di Terranova e Labrador, in Canada, e le meravigliose lande selvagge e magiche delle Isole Faroe in Danimarca. 

Si tratta, in entrambi i casi, di luoghi incontaminati in cui le scogliere a picco sul mare burrascoso, la fauna ricchissima e i pochissimi abitanti, la fanno da padrone. In poche parole sono il luogo perfetto per rappresentare un posto così significativo come l’Isola che non c’è e non si poteva scegliere di meglio per fare da sfondo alle avventure di Peter Pan, Wendy, Capitan Uncino e tutta la combriccola. 

Insomma, quando Peter chiede a Wendy: “È come la sognavi?” e lei risponde “Non avrei mai potuto sognare questo!”, non si può non crederle. Questi posti hanno dei paesaggi che dire mozzafiato è dire poco. 

Quindi, preparate un po’ di polvere di fata e voliamo insieme (è proprio il caso di dirlo) sull’Isola che non c’è! 

Ps: vi anticipo che a fine articolo troverete anche la mia personale recensione riguardo al film nel suo complesso. Poiché conterrà SPOILER vi consiglio, arrivati a quel punto, di non proseguire nella lettura se non avete ancora visto il film. 

Terranova e Labrador

La nostra prima tappa in questo viaggio lungo le sponde e l’entroterra dell’Isola che non c’è è nelle magiche lande della provincia canadese di Terranova e Labrador. Si tratta della parte più orientale del Nord America e si trova in un punto strategico sull’Oceano Atlantico per quanto riguarda i trasporti e le comunicazioni. È una provincia unica del Canada ma, dal punto di vista geografico, Terranova è un’isola mentre Labrador si trova nella sezione Nord – Ovest del continente. A livello complessivo, è una delle regioni del Nord America con la storia più antica in assoluto. Proprio qui, infatti, ci sono stati alcuni fra i primi insediamenti coloniali europei. Non solo, come detto, i paesaggi sono davvero spettacolari e la natura e le persone qui vivono davvero in perfetta armonia, attirando ogni anno moltissimi viaggiatori, affascinati dalla natura selvaggia e dai meravigliosi e pittoreschi villaggi costieri. 

Tornando al film, secondo quanto riportato, i luoghi maggiormente toccati dalle riprese sono stati: la cittadina di Trinity, Cape Shore, una zona sud – occidentale dell’isola di Terranova; e Bonavista, sulla costa orientale sempre dell’isola di Terranova. 

Trinity

Trinity è una delle cittadine più importanti di Terranova, piena di siti storici fondamentali nel raccontare il passato della regione. 

Situata lungo la Trinity Bay, molti degli edifici e dei manufatti qui conservati sono considerati come fra i più importanti per la storia e la cultura di questi luoghi che, stando alle fonti, pare fossero un insediamento attivo già dalla fine del ‘500. 

Il suo porto, che accoglie ogni anno molti visitatori, è stato definito come uno dei più importanti del luogo. Infine, questa zona è il miglior punto di partenza per chi vuole visitare la penisola di Bonavista. 

Stando ai racconti, Trinity ha davvero molto da offrire. Non solo, come detto, in termini storici, ma anche dal punto di vista culturale, sociale e, ovviamente, naturale. 

Fra i siti storicamente più importanti vale la pena citare il sito storico provinciale di Hiscock House che racconta della vita del luogo fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo; la Lester Garland House, una ricostruzione della prima casa in mattoni di Terranova, che ora è diventata museo e centro di apprendimento; o anche la Champney’s West Heritage House e la English Harbour Arts Center. Non solo storia e arte, gli amanti della natura possono godersi tour in barca per ammirare le bellezze naturali dei dintorni; cimentarsi in vari tipi di sentieri escursionistici lungo i pendii, la natura selvaggia e le spettacolari spiagge rocciose; andare alla scoperta di panorami mozzafiato come quello di Guy Hill Trail, il punto di osservazione più alto della zona; o anche fare spettacolari tour di osservazione degli iceberg e delle balene, che spesso nuotano in questa zona. Questo solo per citare le cose più importanti perché, come potete immaginare, le attività si sprecano. Ecco perché, per saperne di più a riguardo, vi rimando a questo sito qui

Cape Shore

Cape Shore è una zona che si trova lungo la penisola di Avalon, la parte sud-occidentale dell’isola di Terranova. Si tratta, in pratica, di una lunga strada costiera che inizia nella città di Placentia e continua toccando vari punti importanti. Tra questi vi è la Cape St.Mary’s Ecological Reserve, un’importante riserva ecologica protetta di uccelli marini, incredibilmente affascinante per gli appassionati di birdwatching che avranno l’opportunità di osservare tantissime specie di uccelli diverse. Non solo, anche gli esploratori e gli amanti della natura e delle passeggiate non possono lasciarsi sfuggire l’opportunità di visitare questo magico luogo dai paesaggi mozzafiato. Altra tappa assolutamente da fare lungo Cape Shore è il Castle Hill National Historic Site, un forte in pietra risalente al 18° secolo che si erge su di un pendio a picco sul mare da cui, nemmeno a dirlo, la vista è spettacolare. 

Bonavista 

Bonavista è un’altra pittoresca ed importante cittadina che si trova sulla parte orientale di Terranova, ed è il centro abitato più importante della penisola di Bonavista. Secondo i racconti, pare che fu proprio qui che l’esploratore italiano Giovanni Caboto arrivò inizialmente nel 1497. Si racconta che rimase talmente estasiato dai paesaggi che le sue prime parole furono “Oh buona vista!” da cui poi il luogo ha preso il nome. Ovviamente anche Bovanista, come Trinity, è piena di siti storici, naturalistici e culturali importanti. Tra i siti storici vale la pena citare il Ryan Premises National Historic Site, il Bonavista Museum, Mockbeggar Plantation Provincial Historic Site, una replica in scala reale della nave di Giovanni Caboto o anche il faro di Cape Bonavista. Questo giusto per citarne alcuni. Anche qui, come altrove, la natura però la fa da padrone. Ed ecco che, ad esempio, dal succitato Cape Bonavista è possibile ammirare gli iceberg, i nidi delle pulcinelle di mare o le megattere che nuotano a largo. Anche le escursioni la fanno da padrone e al Dungeon Provincial Park, ad esempio, è possibile ammirare una grotta marina crollata e un arco marino scolpito dal mare. Anche in questo caso, questo solo per darvi un’idea. Se volete saperne di più vi mando al sito dedicato qui. 

Le isole Faroe

Dalle affascinanti terre canadesi voliamo nel magico arcipelago delle isole Faroe, altro luogo importante che ha fatto da sfondo alle avventure di Peter Pan & Wendy. 

Le isole Faroe sono un gruppo di isole, facenti parte della Danimarca, situate nell’Oceano Atlantico settentrionale, tra l’Islanda e le isole Shetland. In tutto sono 17 isole abitate e molti isolotti e scogli disseminati qui e là. Sono composte da rocce vulcaniche e hanno un aspetto alto e frastagliato, composto da fiordi e stretti passaggi, che contribuiscono a conferirgli un’atmosfera da libro fantasy. 

Insomma, sono il luogo perfetto per rappresentare l’Isola che non c’è. Ovviamente non tutte le isole sono state set del film e, secondo quanto riportato, quelle che sembrano essere state toccate dalle riprese sono l’isola di Mykines, l’isolotto di Tindholmur, la montagna di Trælanípa sull’isola di Vágar, i faraglioni di Risin & Kellingin, al largo della costa dell’isola di Eysturoy. 

Mykines

Mykines - isole faroe - Viaggio con Disney isola che non c'è
Mykines – Credits: CC BY-SA 3.0

L’isola di Mykines, che appare chiaramente all’orizzonte appena i nostri giovani eroi arrivano volando, è la più occidentale delle isole dell’arcipelago. In passato era una delle più abitate, con una popolazione che arrivava a circa 170 persone. Ad oggi, invece, quest’ultima ammonta a solo una decina di persone e vi sono circa 40 case, tra cui una scuola e una chiesa costruite nell’800. 

Tra le varie isole dell’arcipelago Mykines è sicuramente una delle più visitate e più amate dai viaggiatori perché le atmosfere e le bellezze naturali, con i pendii erbosi e le enormi scogliere a picco sul mare, le conferiscono un’atmosfera magica e ultraterrena tale da lasciare senza fiato chi vi fa sosta. Non solo, è particolarmente famosa anche perché è una delle isole fra le più ricche dal punto di vista faunistico. Gli uccelli, in particolare quelli marini, sono fra gli abitanti più famosi di questo luogo selvaggio. Nello specifico le pulcinelle di mare hanno una delle loro colonie più grandi proprio qui e ogni anno attirano moltissimi visitatori incuriositi dal loro aspetto buffo e adorabile. Si tratta, infine, di un posto davvero straordinario e chi vi fa sosta ha l’opportunità di soggiornare nell’antico villaggio con le sue case con i tetti di torba, in mezzo a quella che è una vera e propria natura incontaminata nel bel mezzo dell’oceano. 

Tindholmur

Tindholmur - isole faroe
Tindholmur – Credits: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=390208

Altro luogo teatro delle riprese del film è l’isolotto di Tindholmur (il cui nome sembra uscito diretto da un libro di Tolkien). È un’isoletta rocciosa disabitata situata vicino all’isola di Vágar. Si tratta di un luogo davvero spettacolare e il cui panorama è reso unico da cinque piccole cime che danno all’isola la sua forma così particolare. Gli unici abitanti di quest’isola sono le pecore ma è comunque possibile visitarla attraverso degli appositi tour organizzati. 

Trælanípa

Altro luogo che appare nelle riprese sembra essere la montagna di Trælanípa, situata sull’isola di Vágar. Si tratta di una parete di roccia perpendicolare che si trova a circa 142 metri a picco sul mare. È una delle attrazioni più rinomate dell’intero arcipelago. Proprio da qui, infatti, grazie ad un’illusione ottica, si può vedere il lago d’acqua dolce Leitisvan che sembra galleggiare sull’Oceano Atlantico. 

Non solo, Trælanípa offre uno dei punti panoramici in assoluto più incredibili. Per arrivarci si percorre un sentiero che costeggia il lago. Inoltre, proprio qui è possibile ammirare le enormi cascate di Bøsdalafossur che dal lago si tuffano a strapiombo nell’Oceano. 

Risin & Kellingin

Risin & Kellingin sono due faraglioni di basalto che si trovano al largo della costa dell’isola di Eysturoy. Si ergono, rispettivamente, a 71 e 69 metri sul livello del mare, accanto alla spettacolare scogliera a strapiombo di Eiðiskollur. Risin & Kellingin sono diventati un must da vedere per i viaggiatori anche grazie alla leggenda legata al loro nome. Risin & Killingin, infatti, significherebbe “il gigante e la strega”, dove il gigante è Risin e la strega è Killingin. Secondo la leggenda i due faraglioni sarebbero appunto un gigante una strega che, invidiosi della bellezza delle isole Faroe, volendo impossessarsene, vennero trasformati in pietra per punizione. 

Peter Pan & Wendy – recensione

ATTENZIONE SPOILER

Detto questo siamo giunti alla fine di questo breve viaggio nei fantastici luoghi trasformati per l’occasione nella magica Isola che non c’è. E devo dire che, almeno secondo il mio gusto personale, sono proprio i panorami mozzafiato ad essere i protagonisti maggiori di questo live action. Personalmente, devo dirlo molto sinceramente sperando di non farmi odiare, da bambina non sono mai stata una fan sfegata di Peter Pan. Il classico stesso, pur piacendomi, non posso annoverarlo fra i miei preferiti in assoluto. Non ho mai avuto una grande simpatia né per Peter Pan, né tanto meno per Wendy e l’unico motivo per cui guardavo il film da bambina era, spesso, per le canzoni e perché adoravo letteralmente il personaggio di Uncino (che secondo me è uno dei cattivi più memorabili e particolari mai creati). 

Quindi, anche per questo motivo, ho guardato questo live action senza grandi pretese. Nel complesso non mi sento di definirlo un brutto film. Gli attori sono stati tutti abbastanza bravi, Jude Law più di tutti. Però, devo ammetterlo, secondo me si sarebbe potuto fare di meglio. Alcune parti della trama, a mio avviso, sono state trattate in maniera un po’ troppo sbrigativa e veloce e la bravura di alcuni attori e la bellezza dei paesaggi non è bastata a riempire certi vuoti. Inoltre, la nuova tendenza nel voler per forza dare un significato psicologico alla malvagità di tutti i cattivi Disney non è una delle cose che apprezzo del nuovo corso della Disney (anche Uncino non si salva da questa rivisitazione e la bravura di Jude Law non basta a rendere il personaggio memorabile). Infine, il film è, tutto sommato, godibile ma, secondo me, andrebbe visto in maniera totalmente distaccata rispetto al classico del 1953. Se non altro per apprezzare la bellezza dei paesaggi, di alcune nuove musiche e canzoni molto interessanti e la bravura di alcuni degli attori. 

Detto questo, siamo giunti alla fine di questo piccolo excursus e come sempre, se l’articolo vi è piaciuto, fatecelo sapere condividendolo o commentando sui nostri canali social! 

Fonti: