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In viaggio con Disney: Nottingham e la Foresta di Sherwood

A quanti di noi è capitato da piccoli, guardando Robin Hood e Little John fischiettare nel folto della Foresta di Sherwood, di sognare di essere lì con loro, magari cantando ‘Urca urca tirulero oggi splende il sol’? Sicuramente sarà capitato a molti. La leggenda di Robin e dei suoi mitici Merry man, infatti, è uno dei miti più amati da tutti i bambini e, sono certa, anche da molti adulti! 

Ebbene, oggi, con la nostra rubrica “In viaggio con” vi portiamo alla ricerca del nostro adorato ‘cialtrone insolente’ (cit.) proprio lì, fra le strade della mitica cittadina inglese e nel folto della Foresta di Sherwood! 

Prendete i vostri archi e frecce, l’Inghilterra ci aspetta! 

Nottingham

Il villaggio di Snottingaham 

Conosciuta in tutto il mondo proprio grazie alla leggenda di Robin, Nottingham oggi è una città vera e propria, la maggiore della contea del Nottinghamshire di cui è capoluogo, oltre che una delle più fiorenti e sviluppate di tutto il Regno Unito. 

La sua storia, però, è molto antica, anche più antica di quella di Robin Hood perché il villaggio sassone originario su cui sorgerà poi la cittadina, risale al VI secolo. 

Nottingham nel 1600 - Jan Siberechts
Nottingham nel 1600 dipinta da Jan Siberechts – P.d.

Il nome originario era Snottingaham che tradotto significherebbe “il villaggio della gente di Snotta“(o Snot). La parola ‘ham’ in inglese antico, significava ‘villaggio’, la parola ‘inga’ significava ‘appartenere’ e Snotta, secondo gli studiosi, era il nome del signore del luogo che fondò il piccolo villaggio appunto. 

Fu solo in seguito che il nome si trasformò e da Snottingaham divenne semplicemente Nottingham. Il villaggio sorgeva lungo il fiume Trent, in un quartiere che oggi è uno dei più antichi della città, Lacey Market. Proprio qui molte persone vivevano all’interno di caverne di arenaria, tipiche di questa zona. 

Aveva, inoltre, una posizione invidiabile, trovandosi dove il fiume poteva essere facilmente guadato e dove le barche potevano navigare con facilità, cosa che lo rese prezioso e importante aiutandolo a svilupparsi. 

Dai Vichinghi in poi

Fu nel 9° secolo che Nottingham venne occupata dai Danesi (i vichinghi appunto) e diventò una delle cinque città da loro controllate e facenti parte del Danelaw (un’area geografica controllata e amministrata dai Danesi). 

Furono proprio loro a trasformare il piccolo villaggio sassone in un borgo fortificato. Da quel momento in poi Nottingham passò da una mano all’altra. Nel 920 venne ripresa dai Sassoni e dopo il 1066, quando ci fu la conquista normanna dell’Inghilterra, venne costruito il castello (sì quel castello), vicino cui sorse un borgo francese abitato dalla nuova comunità normanno-francese, divisa dal borgo antico, quello inglese, da un muro. 

Fu solo nel 1449 che Enrico VI concesse che la città funzionasse come contea a sé stante e venne istituita la carica di sceriffo.

Nel corso del tempo Nottingham diventò, industrialmente ed economicamente parlando, molto importante. La lana era l’industria principale, ma vi erano anche molti artigiani, birrai, conciatori, falegnami, fabbri e calzolai. Diventò famosa per l’alabastro, che veniva scolpito ed esportato in tutta Europa. Nel 1513 venne fondata una scuola di grammatica e dal 17° secolo in poi diventò famosa per gli artigiani che producevano ceramiche e per piccole miniere di carbone che sorserò tutto intorno questa zona.

Fu teatro della guerra civile inglese nella metà del 1600 e di una rivolta popolare nel 1760, quando la gente iniziò a ribellarsi sistematicamente per la scarsità di cibo, le cattive condizioni di lavoro e la corruzione politica in cui aveva iniziato a versare la città in quegli anni. La rivolta culminò nel 1831 con l’incendio del castello che venne ristrutturato e ricostruito solo nel 1878. 

incendio del castello di Nottingham
Incendio del castello di Nottingham – Henry Dawson; p.d.

Durante l’età vittoriana prosperò e divenne famosa per la produzione di merletti e fu proprio in questo periodo, nel 1897, che finalmente diventò una vera e propria città, continuando ad espandersi lungo tutto il 20° secolo fino ad oggi. 

Cosa vedere a Nottingham

1 – Il castello 
Nottingham e la foresta di Sherwood
Veduta del castello di Nottingham – p.d.

Con una storia così lunga, è chiaro che Nottingham ha sicuramente molte cose da vedere e visitare. La prima tappa è sicuramente il castello di Nottingham succitato. Del castello originale, purtroppo, in realtà, restano solo alcune piccole cose perché, a parte l’incendio citato che lo distrusse e dopo il quale venne ricostruito, già prima aveva subito svariate modifiche nel corso del tempo e, ad oggi, l’aspetto è quello di un Palazzo Ducale più che di un castello/fortezza medievale come molti si aspetterebbero. 

Il castello, ad ogni modo, domina la città dall’alto di un dirupo di arenaria chiamato Castle Rock e ospita all’interno il Museo del Castello di Nottingham dove si possono ammirare opere di artisti locali e internazionali. Proprio lì vicino c’è la famosa statua di Robin Hood. 

2 – Old Market Square

Old Market Square è la piazza del mercato, la più grande del Regno Unito e punto di ritrovo nel centro della città. 

Qui, nell’edificio neo-barocco che troneggia su tutti, c’è la Council House, la sede del municipio di Nottingham. Questa piazza, oltre ad ospitare vari locali, è anche luogo d’incontro di fiere, eventi e manifestazioni di vario genere. 

3 – Wollaton House

È una meravigliosa casa in stile Tudor costruita a fine ‘500. Si trova in un’area protetta in mezzo ad un grande parco popolato da cervi e al suo interno c’è il Museo di storia naturale e il Museo industriale. 

4 – Ye Old Trip to Jerusalem
Ye Old Trip to Jerusalem
Ye Old Trip to Jerusalem – By Immanuel Giel – Own work, CC BY-SA 4.0 – wikicommons

Se vi piacciono i vecchi pub allora dovete sicuramente fare un salto al Ye Old Trip to Jerusalem. Si dice che questo sia il pub più antico d’Inghilterra, secondo i racconti pare sia stato fondato addirittura nel 1189!

È costruito nella roccia arenaria del castello e deve il suo nome ad una leggenda che dice che re Riccardo e i suoi uomini pare si siano fermati proprio qui mentre erano in viaggio verso la Terza Crociata. 

5 – L’Arboretum e City of Caves

L’Arboretum venne aperto nel 1852 e pare sia il parco più antico della città tanto che, alcuni dei circa 900 alberi che vi risiedono, pare risalgano all’anno della sua fondazione. 

La City of Caves, invece, è un’attrazione turistica che porta i turisti a visitare la rete di grotte scavate nell’arenaria che si trovano sotto la città. Utilizzate nel corso degli anni come conceria, cantine di pub e osterie e rifugio antiaereo, se volete farci un salto potete avere maggiori informazioni su come visitarle qui.

La Foresta di Sherwood

Un capitolo totalmente a parte lo merita questa meraviglia della natura e della leggenda: la mitica Foresta di Sherwood! 

Si tratta di una riserva naturale protetta, fatta di boschi e brughiere che da Nottingham si estende per 420 ettari. In realtà, in passato, la foresta antica era molto più estesa, mentre oggi è visibilmente ridotta. 

Major Oak - Nottingham e la foresta di sherwood
Major Oak – p.d.

Il nome “Sherwood” risale al 958 d.C. quando veniva chiamata Sciryuda che significa “bosco appartenente alla contea”. Dopo l’invasione normanna venne trasformata in riserva di caccia reale. Nel periodo in cui le leggende di Robin Hood sono ambientate, quindi intorno al 1200, la foresta copriva un quinto dell’intera contea del Nottinghamshire e la strada principale che porta da Londra a York, la Great North Way, spesso teatro delle leggende succitate, attraversava proprio la foresta. 

Oggi è uno dei luoghi più visitati in assoluto della zona, ospita circa 900 querce antiche tra cui la famosa Major Oak che, insieme a Robin Hood è uno dei residenti più noti e famosi della foresta. Major Oak è la quercia più grande della Gran Bretagna e si ritiene esista da 800 o anche 1100 anni, durante i quali ha visto passare tutta la storia del luogo! Insomma, lei sicuramente avrà incontrato Robin e probabilmente ne saprà molto più di noi sulle leggende che lo riguardano. 

La leggenda narra che Robin e i suoi Merry Men erano soliti usare Major Oak come rifugio accampandosi sotto i suoi rami o nascondendosi nel massiccio ed enorme tronco.

Una cosa è certa, le moltissime ballate antiche che raccontano le gesta del nostro astuto eroe (cit.) sono spesso ambientate in questa affascinante e antica foresta! A proposito, se volete saperne di più riguardo le antiche ballate che parlano di Robin vi invitiamo a leggere un nostro vecchio articolo in cui ne parliamo qui

Robin Hood Festival 

Statua di Robin Hood - Nottingham e la foresta di Sherwood
Statua di Robin Hood presso il castello di Nottingham – By Laurence Goff, CC BY 3.0 – wikicommons

Se vi trovate da queste parti ad Agosto, infine, non potete non assistere al famoso Robin Hood Festival! 

Proprio nella foresta di Sherwood, l’amata casa dell’eroe fuorilegge, ogni anno d’estate si tiene questo festival medievale che celebra non solo Robin ma tutto ciò che riguarda l’epoca Medievale in sé. 

Il festival dura una settimana ed è ricco di attività di ogni genere. Si va dai tour sulle orme del leggendario fuorilegge, a spettacoli dal vivo, concerti di musica medievale, spettacoli di magia e di falconeria, acrobazie a cavallo, tiro con l’arco, parate, combattimenti e giostre in puro stile medievale. Insomma, non c’è per niente da annoiarsi! 

Detto ciò, siamo giunti al termine della nostra piccola gita nei luoghi del nostro amato Robin Hood! Come sempre, se l’articolo vi è piaciuto fatecelo sapere sui nostri canali social!

Fonti: