Articoli,  Disney,  In viaggio con

In viaggio con Disney: l’America Latina di Saludos Amigos

Negli anni ’40 Walt Disney e alcuni artisti degli studios, fecero un tour dell’America Latina invitati dai governi dei rispettivi paesi per favorire la politica di “buon vicinato”.

Visitarono moltissimi luoghi affascinanti del Sud America e al loro ritorno, ne risultarono due docu-film molto famosi che è impossibile voi non abbiate mai visto se avete 30 anni (anno più anno meno), o se siete degli accaniti fan disneyani: sto parlando di Saludos Amigos e I tre caballeros

Il primo ad uscire, di cui parlerò in questo articolo, fu proprio Saludos Amigos nel Febbraio del 1943 e quando ero piccola, conoscevo a memoria l’intera sezione animata di Aquarela do Brasil, ultimo segmento/storia del film; adoravo José Cariocà (il pappagallino, protagonista insieme a Paperino della succitata sezione) ed ero capace di rivedere questa scena del film a ripetizione anche 3 o 4 volte mentre la samba brasiliana mi faceva immaginare come dovevano essere i posti stupendi che venivano citati nel film.

Le sezioni del film

Saludos Amigos è articolato in 4 sezioni diverse, corrispondenti a diversi paesi che Walt e i suoi visitarono durante il loro viaggio. 

  • La prima sezione si svolge sul Lago Titicaca in Perù e ha come protagonista il succitato lago e Paperino alle prese con la cultura locale.
  • La seconda sezione è la storia di Pedro, un piccolo aeroplano postale che si imbatte in una tremenda tempesta nei pressi dell’Aconcagua, la più alta montagna delle Americhe.
  • La terza ci presenta Buenos Aires, ma soprattutto le meravigliose Pampa argentine grazie ad un improvvisato Pippo Gaucho.
  • La quarta e ultima parte, è la succitata Aquarela do Brasil, che prende il nome dall’omonima canzone di Ary Barroso cantata e suonata nel film e che ha come protagonisti il citato José Carioca, creato appositamente per questo film, e il caro vecchio Paperino. L’intera sezione è ambientata a Rio de Janeiro.

Chi ha visto il film avrà sempre fantasticato su questi posti, su quanto sarebbe stato bello poter navigare sul Lago Titicaca, vedere dal vivo un lama, conoscere un vero gaucho ( magari più capace di Pippo), visitare le Pampa argentine o imparare a ballare la samba durante il carnevale di Rio.

Ebbene oggi ho deciso di portarvi a fare un giro proprio in questi posti e raccontarvi qualche curiosità in più su di loro! 

Quindi allacciate le cinture e… Saludos Amigos! 

1- Il lago Titicaca

Quando da piccola sentivo il nome “lago Titicaca” mi veniva sempre tanto da ridere. Quel nome, dal suono così particolare, mi affascinava e mi affascina tutt’ora, tant’è che, se ne avessi la possibilità, lo visiterei immediatamente! 

Il Lago Titicaca, infatti, è il più grande lago del Sud America con una superficie di 8330 km2; si estende tra Perù e Bolivia ed è ricco di isole al suo interno. 

È, di fatto, il lago navigabile più alto al mondo, perché si trova ad un’altitudine di 3812 metri sul livello del mare. 

Ha delle coste molto variegate, ci sono infatti:

  • sia parti basse e paludose coperte da fitti canneti di ‘totora’ ( pianta acquatica simile alle canne di bambù) da cui i discendenti delle popolazioni indigene che vivono lì ricavano il materiale per fare le tipiche imbarcazioni di canna intrecciate (che vediamo nel film);
  • sia parti più alte e montagnose. 

Il lago è inoltre pieno di isole ( ve ne sono ben 41) e, tra quelle più importanti visitabili, ci sono Taquile, Amantaní, le isole galleggianti di Uros, e la Isla del Sol sul lato boliviano, chiamata anche Isla de Titicaca è la più grande isola del lago; inoltre, uno dei luoghi più importanti da visitare è sicuramente la città di Puno, una delle più importanti nella cultura e nel folklore peruviano. 

Il lago, secondo la mitologia delle culture andine, era considerato il centro del cosmo e di origine del sole, della luna e delle stelle.

Proprio per questo divenne uno dei siti più sacri per l’impero Inca e quindi importantissimo sin dai tempi più antichi, tanto che, sia nelle isole, sia sulle coste, si trovano molte rovine risalenti proprio all’Impero Inca, e alcuni di questi siti sono considerati luoghi sacri ancora oggi. 

Proprio queste rovine, secondo gli studiosi, sono la prova dell’esistenza delle civiltà più antiche viventi nelle Americhe.

Fra questi ci sono, fra gli altri, gli Aymara, popolazioni che vivono sul lago Titicaca da prima ancora che vi arrivassero gli Inca e che sono sopravvissuti fino ad oggi. 

Se vi trovate in Perù o in Bolivia non potete non visitare il Lago Titicaca, perché di fatto, è uno dei luoghi geograficamente, culturalmente e storicamente più importanti di questi paesi! Ovviamente vi raccomando di non fare la fine di Paperino!

2- Le Ande e l’Aconcagua 

Bene, non so voi, ma a me la storia di Pedro che si perde nella tempesta nei pressi dell’Aconcagua mi ha sempre fatto salire l’ansia.

Vedevo Pedro sballottato di qua e di là e pensavo che col cavolo sarei mai andata in aeroplano da quelle parti!

Ad ogni modo, guardandola ora, mi rendo conto che quei luoghi sono senza dubbio fra i più affascinanti del Sud America e non si può andare lì e non visitarli!

L’Aconcagua in particolare, con i suoi 6960 metri, è la montagna più alta della Cordigliera delle Ande e del continente americano.
Ha delle antiche origini vulcaniche e si trova nella parte centro-occidentale dell’Argentina al confine con il Cile.

Il suo nome deriverebbe dal linguaggio Quechua: Ackon Cahuak che significa ‘Sentinella di Pietra’ ed è, ad oggi, una delle vette più frequentate da alpinisti e appassionati di trekking.

Vicino a questa antica e maestosa montagna c’è il Passo di Uspallata (anche noto come Passo della Cumbre o Passo del Bermejo) che viene nominato e mostrato nel film.

Passo di Uspallata
Passo di Uspallata – CC BY-SA 3.0

Il Passo di Uspallata è un antichissimo valico che si trova proprio tra Argentina e Cile, nella parte Sud della Cordigliera e a sud dell’Aconcagua. È il più noto ed importante dei rarissimi e difficili valichi che attraversano la Cordigliera e veniva utilizzato fin dai tempi coloniali per collegare Valparaiso (in Cile) e Buenos Aires.

Ora i due posti sono collegati da una galleria dove passa la ferrovia transalpina, proprio in corrispondenza del passo; e sempre lì, e per l’esattezza sul confine tra Argentina e Cile, si trova la statua del Cristo Redentore delle Ande ( che Pedro sorvola nel film quando sta per arrivare a Mendoza).

Cristo Redentore delle Ande
Photo by Andy Stuardo – andy@vcd.cl Di Andy Stuardo L. – Flickr, CC BY-SA 2.0

Questa magnifica statua in bronzo è stata dichiarata monumento storico nazione e patrimonio culturale nel 2003, fu costruita nel lontano 1904 ad opera dell’artista e scultore argentino Mateo Alonso.

Venne posta proprio sul confine in onore di una serie di accordi di pace e prosperità fra i due stati.
La statua è raggiungibile in macchina attraverso la strada che collega Santiago a Mendoza e così, oltre ad ammirare il monumento, avete un’occasione imperdibile per lasciarvi affascinare dalla bellezza delle montagne andine!

3 – Buenos Aires e la pampa argentina

Buenos Aires

Prima di addentrarci nelle sterminate distese della Pampa argentina, facciamo una breve tappa nella capitale che, di fatto, è una delle città culturalmente più ricche dell’America Latina

Buenos Aires si trova proprio ai limiti della Pampa, sulla riva destra del Rio de la Plata e la sua nascita si fa risalire al lontano 1536 quando Pedro de Mendoza, sbarcato in quei luoghi, costruì un villaggio fortificato, Nuestra Señora Santa María del Buen Aire. Gli indigeni si ribellarono nel 1541 incendiando il villaggio e cacciando gli occupanti, ma nel 1580 il villaggio venne ricostruito. 

Buenos Aires
Buenos Aires – Di Bleff – by GameOfLightby Deenselby CC BY-SA 3.0

La sua storia è lunga e particolare, ma il suo sviluppo economico nel corso dei secoli è dovuto maggiormente al commercio e alle grandi ondate migratorie arrivate dall’Europa e, in particolare dopo l’800, dall’Italia. 

Culturalmente è molto vivace e intensa grazie al gran numero di artisti e scrittori che si sono recati a vivere lì e ha una tradizione musicale molto viva. 

I luoghi più importanti da visitare sono senza dubbio la Plaza de Mayo e Casa Rosada, il Teatro Colon e, di fianco a questo, Avenida de 9 Julio, oltre a tantissimi altri luoghi, sarebbe impossibile elencarli tutti.  

Ma se andate in Argentina, per quanto affascinante sia la città con la sua immensa storia e cultura, non potete non lasciarvi affascinare dalle sterminate pianure della Pampa che sono così ben descritte in Saludos Amigos grazie al nostro caro Pippo Gaucho. 

La pampa

La storia di Pippo, cowboy del Texas trasportato in volo nella Pampa e trasformato in gaucho, ci presenta in maniera molto divertente e affascinante una parte geograficamente e culturalmente molto importante del Sud America e dell’Argentina. 

La Pampa è l’immensa distesa di pianura che si estende dall’Argentina e dalle Ande fino all’Oceano Atlantico. Ha una vegetazione formata principalmente da graminacee e arbusti, ma ciò non ne fa un paesaggio monotono, anzi, addentrandosi in questi luoghi è facile incontrare colline, laghi salati con fenicotteri, vecchi luoghi di origine vulcanica, fitti boschi, oltre ovviamente ad immensi cieli stellati notturni.

Se viaggiate qui, è molto probabile che i vostri occhi non vedranno segni di insediamenti umani per chilometri e chilometri fin dove si posa la vostra vista e, credetemi, è una sensazione davvero molto particolare!

Ad ogni modo, l’allevamento del bestiame è sempre stata l’attività principale e, solo dalla fine del 19° secolo, anche l’agricoltura. 

Il gaucho, eroe romantico sudamericano

Proprio tutto ciò ha contribuito a rendere la figura del gaucho un’icona romantica e nazionale di questi luoghi!

gaucho argentino in un'immagine del 1868
Gaucho argentino in un immagine del 1868 – pubblico dominio

Il gaucho è, come spiega bene Saludos Amigos stesso, una sorta di cowboy Sud Americano

Questa figura si sviluppò in maniera maggiore a cavallo ( letteralmente e praticamente) tra la metà del 18° e la metà del 19° secolo, diventando di fatto un eroe leggendario molto similmente a quanto accadde con il cowboy in Nord America. 

I Gauchos erano solitamente ‘mestizos’ ossia meticci con origini sia europee che indiane.

Le loro avventure e il loro modo di vivere divennero tanto famosi e importanti, nazionalmente parlando, anche grazie alla “letteratura gauchesca”, fatta di romanzi, ma anche di poemi e ballate accompagnate da canzoni a suon di chitarra, che di fatto sono diventate una delle parti culturalmente più importanti della tradizione Argentina. 

Fra le opere maggiormente ricordate c’è il poema epico ‘El Gaucho Martín Fierro’ di José Hernández e il romanzo ‘Don Segundo Sombra’ di Ricardo Güiraldes; in entrambi viene esaltata la figura del gaucho in maniera piuttosto romantica, un po’ come accadeva con la figura del cowboy romantico alla John Wayne: in entrambi i casi, sia il cowboy che il gaucho vengono dipinti come uomini fieri e indipendenti, disposti al sacrificio. 

Saludos Amigos riesce però a descrivere in maniera ironica e accurata al tempo stesso, grazie alla magica figura di Pippo, gli aspetti più importanti della cultura gauchesca, senza calcare troppo la mano sull’aspetto romantico che di fatto, troppo spesso, è poco veritiero ( nel nord quanto nel sud america), riuscendo invece ad esaltare gli aspetti più belli e affascinanti di queste figure, come il lavoro a contatto con la natura, il modo di vestire, le canzoni, le tradizioni popolari e la magnifica cultura culinaria. 

4 – Rio de Janeiro

Una delle città più affascinanti e culturalmente più vivaci e intense del Sud America è senza dubbio la capitale del Brasile: Rio de Janeiro

Se pensiamo all’America Latina non possiamo non andare diretti con il pensiero a questa città così particolare ed esotica che, con la sua musica, i suoi colori e la sua cultura, attrae moltissimi viaggiatori sin dalla sua nascita, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2012

La città si trova tra l’Oceano Atlantico e la parte ovest della Baia di Guanabara, la cui entrata è dominata dal colle granitico del Pan di Zucchero. 

Rio de Janeiro, la terra della samba per citare José Carioca, deve il suo nome ( che significa Fiume di Gennaio) ai navigatori Gonçalves e Vespucci che, approdati il 1° Gennaio del 1502 nella suddetta Baia, pensarono erroneamente di aver raggiunto la foce di un grande fiume. 

collage Rio de Janeiro - saludos amigos america latina
Collage Rio de Janeiro – Di Chronus CC BY-SA 3.0

La sua storia è lunga e piena di avvenimenti e ha fatto di questa città una vera e propria capitale culturale, piena di prestigiose istituzioni artistiche, letterarie e scientifiche.

Fra queste, sicuramente l’Accademia Brasiliana delle lettere, l’Accademia Brasiliana delle scienze e vari musei, fra cui il Museo nazione delle Belle Arti, fondato nel 1818, il Museo Nazionale, ricco di reperti antropologici, e tantissimi altri. 

A parte ciò, fra le cose assolutamente da non perdere a Rio, ci sono:

  • la celebre statua del Cristo redentore, inclusa fra le 7 meraviglie del mondo moderno nel 2007, che si trova in cima alla montagna del Corcovado;
  • la vetta del Pan di zucchero raggiungibile grazie alla celebre cabinovia immortalata anche alla fine di Saludos Amigos;
  • la famosissima spiaggia bianca di Copacabana che si trova nell’omonimo quartiere. 
sfilata della Portela a Rio durante il carnevale
La sfilata della Portela a Rio durante il carnevale – Di Fernando Frazão/Agência Brasil – CC BY 3.0 br

Inoltre, se andate a Rio durante il Carnevale, sicuramente non mancherete di assistere a uno dei festeggiamenti più fastosi e particolari di tutto il Brasile, non solo per l’immensa esplosione di colori dovute ai costumi e ai carri, ma anche e soprattutto alle musiche e ai balli tradizionali, la samba prima fra tutti.

Detto ciò, il nostro viaggio fra i luoghi di Saludos Amigos, per ora, finisce qui, ma spero davvero che abbiate trovato l’articolo interessante e mi raccomando, fateci sapere sui nostri canali social quali di questi luoghi vi piacerebbe assolutamente visitare!

Fonti: