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Il re leone e Shakespeare

Origine, storia e trama di due delle opere più famose di Shakespeare che potrebbero aver ispirato il noto classico Disney

È ormai cosa ampiamente risaputa in lungo e in largo che uno dei classici di punta della Disney “Il re leone” abbia varie similitudini con alcune delle opere (una più di tutte) di uno degli artisti più importanti che il mondo abbia mai partorito: William Shakespeare. 

Fiumi di articoli sono stati scritti in proposito e, sono certa, molti di voi nell’iniziare a leggere avranno pensato: “Ecco. L’ennesimo articolo su ‘Il re leone” e Amleto. Basta no, vi prego”. 

Beh, in realtà, se ci conoscete almeno un po’ e ci seguite da tempo, probabilmente saprete benissimo che il tutto è solo una scusa (ampiamente orchestrata dalla sottoscritta) per parlarvi della storia di due delle opere più belle del vecchio William, la cui importanza e innegabile bellezza hanno finito per influenzare fiumi e fiumi di opere letterarie, cinematografiche, teatrali e chi più ne ha più ne metta. E anzi, proprio a proposito di Shakespeare e dell’influenza delle sue opere, abbiamo già avuto modo di parlarvene in questo articolo qui, dove la nostra cara Cecilia ha analizzato le influenze che Shakespeare ha avuto sulle storie riguardanti il dio del tuono più amato di tutti i tempi “Thor”. 

Riguardo a “Il re leone”, l’opera di Shakespeare che più di tutte condivide somiglianze e similitudini è senza dubbio l’Amleto. Tuttavia, molti hanno riscontrato somiglianze di trama anche con Macbeth e con l’”Enrico IV – parte I e II”. In tutti i casi si tratta di tre delle opere più importanti del Bardo, e le prime due sono tra le più conosciute e acclamate. Ma in cosa consistono queste somiglianze con il film? E qual è la storia di queste opere? 

Nell’articolo di oggi tenterò di rispondere proprio a queste domande, approfittando per raccontarvi qualche cosa in più su queste due magnifiche tragedie, tra le più citate e studiate del mondo!

Ma Shakespeare ha davvero influenzato la trama del film “Il re leone”? 

Ritratto di Shakespeare
Ritratto di William Shakespeare – p.d.

Prima di andare avanti, tocca fare una dovuta premessa: ma “Il re leone” è davvero basato sulle opere del buon William? Per la precisione, più di tutti, sull’Amleto? In realtà, secondo quanto raccontato dai registi del film, Roger Allenrs e Ron Minkoff in un’intervista, le cose non stanno “esattamente” così. Nel senso che l’ispirazione iniziale non era per nulla questa. I due, infatti, in un’intervista risalente al 2011 hanno affermato che il film era inizialmente stato pensato come una sorta di “Bambi in Africa” e la trama era considerata del tutto originale. Le similitudini con Shakespeare, e più nello specifico con Amleto, sono spuntate fuori solo successivamente, durante una tavola rotonda in cui i due registi hanno presentato la storia, in fase di lavorazione, agli altri loro collaboratori. È stato a quel punto che qualcuno si è reso conto della somiglianza della storia con l’Amleto e con Shakespeare e lo ha fatto presente a tutti gli altri. Da quel momento in poi, quindi, resisi conto di aver inconsapevolmente incorporato il Bardo nel loro film, i due registi hanno deciso di approfittarne e di modellare “Il re leone” e alcuni suoi elementi su Shakespeare e sulle sue opere.

Quindi per tornare alla domanda la risposta è: no e si. No perché in origine non era prevista questa influenza. E si, perché quando si sono resi conto che in realtà c’era, ne hanno (giustamente) approfittato. 

Ora, se è chiaro che l’Amleto sia effettivamente servito come fonte di ispirazione, lo stesso non si più dire di altre opere di William. Molti, infatti, hanno riscontrato similitudini anche con altre opere di Shakespeare, ovvero il Macbeth e Enrico IV. Tuttavia, bisogna specificare che non ci sono interviste o fonti (o almeno io non ne ho trovate) in cui i registi e gli altri autori del film affermino effettivamente la cosa. Quindi, in questi ultimi casi, restano supposizioni. Certo è che la probabilità che abbiano deciso di allargare il loro campo di influenze anche ad altre opere di Shakespeare e non solo all’Amleto, non mi sembra una cosa del tutto improbabile. 

Detto questo, qual è la storia, l’origine e la trama di queste opere? E quali sono le somiglianze con il film?

Storia e trama dell’Amleto

Orazio, Amleto e il fantasma -Shakespeare nel Re Leone
Orazio, Amleto e il fantasma in un’illustrazione di Henry Fuseli – p.d.

L’Amleto, per intero “Amleto, principe di Danimarca”, è una tragedia in cinque atti scritta intorno al 1599 e il 1601 e pubblicata per la prima volta nel 1603. È considerata, ad oggi, come una delle tragedie più grandi della letteratura e una delle più importanti di Shakespeare. 

Quest’ultimo, a sua volta, per la sua creazione, ha attinto a diverse fonti. Prima fra tutte ai libri III e IV dei “Gesta Danorum”. Si tratta di un’opera storica, scritta nel XII secolo dallo storico medievale Saxo Grammaticus. Quest’opera è considerata la prima opera importante sulla storia della Danimarca e uno dei contributi danesi più importanti alla letteratura mondiale. Proprio al suo interno viene narrata la storia di Amleth, una figura leggendaria della mitologia scandinava, alla cui storia Shakespeare pare possa essersi ispirato secondo gli studiosi. 

Altra fonte a cui, secondo gli studiosi, Shakespeare pare abbia attinto, è il volume 5 dell’opera “Histoires tragiques”, una traduzione libera dell’opera di Saxo, fatta dallo scrittore e traduttore francese François de Belleforest. Infine, un’altra fonte è un’altra opera teatrale riguardante Amleto, conosciuta con il titolo Ur-Hamlet, la cui paternità, però, è incerta. Secondo alcuni si tratterebbe di una precedente versione dell’Amleto dello stesso Shakespeare; secondo altri, invece, si tratterebbe di un’opera teatrale scritta dal drammaturgo inglese Thomas Kyd. 

La trama

Ciò detto, qual è la trama dell’opera e in cosa somiglia al film? 

Amleto interpretato da Edwin Booth -Shakespeare nel Re Leone
Amleto interpretato da Edwin Booth – p.d.

In breve, la trama è questa. All’inizio della tragedia il principe di Danimarca, Amleto, piange la morte del padre che è stato ucciso, e si lamenta del fatto che la madre Gertrude abbia sposato su zio Claudio (fratello del padre), a meno di un mese dalla morte di questi. A questo punto, però, proprio il fantasma del defunto re e padre, appare al giovane principe figlio e gli svela che ad ucciderlo è stato proprio il fratello Claudio, che in questa maniera è riuscito ad appropriarsi del trono. Ciò detto, il fantasma chiede al figlio di vendicarne la morte. 

Il principe, pur promettendo al fantasma la sua vendetta, decide, però, di essere certo della veridicità delle accuse e, fingendosi pazzo, cerca prove a riguardo. 

Nel corso della sua indagine, tuttavia, sempre più ossessionato e alienato, finisce per fare una serie di scelte tragiche che purtroppo finiranno per coinvolgere anche altri personaggi, fra cui la sua amata Ofelia e il suo amico Orazio. Infine, per testare le accuse del fantasma, con un gruppo di attori decide di mettere in scena uno spettacolo teatrale che racconta proprio della morte del defunto re in circostante simili a quelle descritte dal fantasma. La rappresentazione finisce per innervosire lo zio Claudio che, a quel punto evidentemente colpevole, indignato e impaurito, si alza e se ne va e trama per sbarazzarsi del nipote.

A questo punto la storia continua con una serie di numerose tragedie. Alla fine Amleto riesce a vendicare la morte del padre e ad uccidere lo zio, ma a costo di numerose vite compresa la sua, quella della sua amata, della madre e di vari altri. 

Le somiglianze con “Il re leone”

Questa è, molto in breve, la trama. E a questo punto le somiglianze dovrebbero essere già abbastanza chiare di per se. Infatti, proprio come accade per Amleto, anche il povero Simba perde il padre perché il perfido zio Scar, tramando nell’ombra, fa fuori il fratello, il legittimo re Mufasa. E proprio come Claudio, Scar usurpa bellamente il trono e tenta di far fuori il nipote.

Inoltre come Amleto, come Simba, si dispera per la morte del padre e scopre solo dopo che è stato lo zio ad architettare tutto. Inoltre, proprio come nell’opera, anche Simba riceve la visita del fantasma del padre. Anche se Mufasa appare molto più saggio e decisamente meno vendicativo del fantasma del vecchio re e non gli dice chi è stato ad ucciderlo. Simba lo scopre solo dopo. 

Storia e trama del Macbeth

Shakespeare nel Re Leone - Macbet e Banco incontrano le streghe
Macbeth e Banco incontrano le streghe – p.d.

Per quanto riguarda Macbeth, si tratta, anche in questo caso, di una delle opere più importanti e famose di Shakespeare. È anch’essa una tragedia in cinque atti, scritta tra il 1606 il 1607 e pubblicata nel 1623. È, inoltre, l’opera più breve fra quelle di Shakespeare e la trama è liberamente ispirata alla figura storica del re di Scozia Macbeth, conte di Moray, che governò fra il 1040 e il 1057. 

La trama

La trama, in breve, è questa: due generali del re di Scozia, Macbeth e Banco, di ritorno da una battaglia, incontrano nella brughiera tre streghe che predicono a Macbeth che diventerà prima barone e poi re e a Banco che genererà dei figli che diventeranno re. A questo punto Macbeth, spinto dal desiderio di potere e sobillato dalla predizione delle streghe e dalla moglie, Lady Macbeth, decide di uccidere il legittimo re, Duncan, mentre è ospite al suo castello. I figli di quest’ultimo, Malcom e Donalbain, a questo punto, temendo per la propria vita fuggono dal paese. Tuttavia, proprio la rapida partenza dei due, sembra coinvolgerli nel crimine agli occhi degli altri e Macbeth riesce effettivamente a diventare re. A questo punto, però, preoccupato per la profezia delle streghe, secondo cui gli eredi di Banco diventeranno re, Macbeth organizza la morte di questi e del figlio, che però riesce a fuggire. La storia continua con una serie di eventi che porteranno alla follia Lady Macbeth, perseguitata dal senso di colpa, alla morte in battaglia di Macbeth e alla legittima incoronazione di Malcom. 

Le somiglianze con “Il re leone”

Anche in questo caso, le somiglianze sono abbastanza chiare, per quanto, come già sopra detto, non confermate da parte degli autori. 

Infatti, proprio come Macbeth, anche Scar uccide Mufasa, spinto dal desiderio di potere e dalla voglia di diventare re ad ogni costo. Inoltre, proprio come Simba, anche i figli del legittimo re, Malcom e Donalbain, fuggono. Inoltre, similmente a quanto accade a Simba, che viene convito da Scar di essere lui la causa della morte di Mufasa; anche nel caso dell’opera di Shakespeare Malcom e Donalbain, a causa della loro fuga frettolosa, vengono sospettati di essere invischiati nella morte del padre. Ma, proprio come Simba, alla fine Malcom torna, si vendica e riesce a riconquistare il trono. 

Storia e trama dell’“Enrico IV – parte I e II”

Falstaff and Hal at the Boar’s Tavern – p.d.

Per ciò che riguarda l’Enrico IV, si tratta di un dramma storico, scritto in parte in versi e in parte in prosa, diviso in due parti (parte I e II per l’appunto) di cinque atti ciascuna. La prima parte è stata scritta tra il 1596-97 mentre la seconda tra il 1597-98. La prima parte venne pubblicata per la prima volta nel 1598, mentre la seconda nel 1600.

La trama

Ambientato in un regno afflitto da ribellioni e tradimenti, il dramma ha per protagonisti l’Enrico IV del titolo e suo figlio, il principe Hal (che in seguito diventerà Enrico V), descritto come un perdigiorno scapestrato. La trama sarebbe davvero troppo lunga da raccontare per intero ma, in sostanza, mentre il re si ritrova a combattere contro i ribelli che vogliono rovesciare il suo potere, deve vedersela anche con il figlio, principe di Galles, che, come su accennato, non viene descritto come un simbolo di regalità. Questi, infatti, ama passare la sua vita in modo scapestrato, in compagnia del vecchio cavaliere Sir John Falstaff. Nonostante ciò, però, il principe riesce comunque a dimostrare il suo valore in battaglia. Nella seconda parte, la morte di Enrico IV mette fine al sodalizio tra Hal e Falstaff e, a questo punto, il giovane principe, divenuto re, decide di rompere con il suo passato, non propriamente eccelso, e quindi di abbandonare l’immagine scapestrata e frivola in favore di un’immagine più adatta ad un re.

Le somiglianze con “Il re leone”

Detto questo, quali sono le somiglianze che i fan hanno riscontrato con il nostro amato classico? Forse alcuni di voi le avranno già intuite. Ovviamente ci tengo sempre a premettere che, anche in questo caso, nessuno degli autori ha mai confermato nulla a riguardo. Ebbene, molti hanno rivisto nella figura del giovane principe Hal, restio e in fuga ai suoi doveri reali, la figura di Simba; e in quella del vecchio cavaliere Falstaff, con cui Hal si intrattiene, quella del duo Timon e Pumba. In entrambi i casi, infatti, un giovane principe è in fuga dai suoi doveri, anche se per ragioni diverse, e in entrambi i casi c’è un personaggio (nel film due) che contribuisce nel tenerlo lontano per un certo tempo da quei doveri. Molti fan, analizzando l’opera e il film, sono arrivati alla conclusione che, così come Simba “usa” Timon e Pumba come via di fuga e rifugio dopo il trauma che ha vissuto con la morte del padre; così anche Hal fa la stessa cosa con Falstaff, anche se per motivi diversi e anche se Simba è comunque leggermente diverso, dal punto di vista caratteriale, dal personaggio di Hal.
Le somiglianze, inoltre, non finiscono qui perché anche nell’opera, proprio come nel film, alla fine Hal si riconcilia con il padre e riacquista il suo onore, comprendendo i suoi errori e diventando re. Inoltre in battaglia il principe si vendica con successo del leader della ribellione, che potrebbe essere identificato come Scar e, nonostante nell’opera non faccia poi una bella fine, anche Fastaff combatte dalla parte del principe, proprio come fanno Timon e Pumba.

Detto questo, siamo giunti, per ora, alla fine di questo breve excursus misto fra la savana e i palchi dei teatri shakespeariani. Ma ci tengo a dire che, in realtà, molti hanno trovato nel film svariate altre similitudini anche con altre opere di Shakespeare. Ma di questo, magari, continuerò a parlarvi una prossima volta. 

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