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Il re leone e la leggenda del cimitero degli elefanti

Una delle scene clou del nostro amatissimo classico “Il re leone” è quella in cui Simba e Nala decidono di avventurarsi oltre le terre del branco e finiscono dritti dritti nelle grinfie delle iene nel fantasmagorico e pauroso cimitero degli elefanti. 

Quanti di voi, da piccoli, vedendo quella scena, si sono chiesti se esistesse davvero un posto così e sono stati presi dalla curiosità di visitarlo proprio come il curiosone Simba??  Mentre scavate nei ricordi della vostra fanciullezza vi dico che, personalmente, da piccola bimba fantasiosa qual ero, pensavo, molto ingenuamente, che davvero potesse esistere, da qualche parte, un mitologico cimitero degli elefanti, ricco di scheletri giganteschi. Inutile dirvi che poi, quando tempo dopo ho scoperto delle leggende e dei miti a riguardo, non ho resistito e non ho potuto fare a meno di documentarmi meglio. 

Da tempo immemore, infatti, in Africa si tramandano leggende e racconti secondo cui, nel folto dell’Africa profonda, si celerebbe, ben nascosto, un mitologico luogo in cui gli elefanti, una volta giunta la propria ora, si recherebbero per morire. Nel corso del tempo, soprattutto durante l’esplorazione europea dell’Africa, il mito è accresciuto ancora di più e i racconti hanno iniziato a sprecarsi a destra e manca come non ci fosse un domani. Moltissimi sono gli esploratori che si sono avventurati per cercarlo e molti di loro non sono mai tornati indietro. 

Ecco perché oggi, proprio come quegli avventurieri, ho deciso di portarvi con me nel folto dei miti africani e di raccontarvi qualche curiosità che ho scovato proprio riguardo quest’antica leggenda. Quindi, preparate i bagagli e le scarpe comode, perché l’Africa ci aspetta! 

Alla ricerca dell’El Dorado africana

Prima di addentrarci nella parte più profonda del mito, volevo raccontarvi qualche mini curiosità su come la leggenda ha iniziato ad essere conosciuta qui da noi in occidente. Innanzitutto va specificato che, quando fra ‘800 e ‘900, l’esplorazione del continente africano si andò intensificando, moltissimi di coloro che si recavano lì, entrando in contatto con la gente del luogo, ascoltavano le leggende e i miti che questi gli raccontavano. Fra questi c’era appunto anche quello riguardo il cimitero degli elefanti. 

Ora, poiché gli europei, appena vedevano la prospettiva di tesori e ricchezze sbroccavano e non ci capivano più niente, iniziarono ad immaginarsi cosa potesse significare per un uomo trovare il cimitero e il conseguente avorio (proprio delle zanne degli elefanti) che questo conteneva. Chi mai fosse riuscito a trovarlo sarebbe diventato sicuramente ricco oltre ogni dire, soprattutto dato i tempi in cui vivevano. 

Proprio per questo, si cominciò a parlare di questo posto come di una sorta di El Dorado africana. Ragion per cui molti avventurieri si sono recati alla sua ricerca, come vi dicevo prima. Quei pochi che riuscivano a tornare (a mani vuote), ovviamente poi raccontavano la propria avventura (magari aggiungendo dettagli fantasiosi, come avrò modo di raccontarvi a breve) e da lì le speculazioni e le storie si sono ampliate fino a giungere a noi oggi. 

In cosa consiste la leggenda

Ma in cosa consiste esattamente questo mito?? Ebbene, secondo la leggenda gli elefanti, una volta giunta l’ora del proprio trapasso, decidono di separarsi dal resto del branco e si mettono in cammino per raggiungere da soli questo sacro luogo di riposo eterno da cui si sentirebbero attratti. 

Ora, come appena spiegato, più la leggenda prendeva piede, più c’era chi partiva alla sua ricerca, spinto dalla sete di ricchezze. Alcuni di quelli che sono riusciti a tornare da queste spedizioni (che a quei tempi dovevano essere molto più pericolose di quelle viste nei film di Indiana Jones) hanno poi raccontato di aver provato a seguire gli elefanti più anziani proprio nella speranza di trovare il famigerato cimitero. Stando a quanto hanno riportato, avevano seguito i vecchi pachidermi per giorni o addirittura settimane, senza però mai giungere a niente. Ad aumentare l’alone di mistero c’è anche il fatto che molti riportavano che, secondo loro, gli elefanti, accortisi della presenza umana, avevano astutamente cercato di sviarli facendoli girare in cerchio per evitare di fargli trovare il luogo sacro.

Altre versioni della leggenda parlano anche di misteriosi guardiani messi a protezione del cimitero. 

Alcune tradizioni africane, tramandate dalle popolazioni indigene, infatti, descrivono il cimitero come un luogo sacro, in cui solo pochi eletti possono entrare. Per evitare che chiunque si possa avvicinare e profanare la sacralità del sito, che le popolazioni considerano quasi mistico, pare ci siano dei guardiani che, secondo alcune storie sono umani, come sciamani, stregoni o guerrieri, secondo altri sarebbero elefanti o terribili creature mostruose. Secondo alcuni, gli avventurieri che non sono più tornati indietro sarebbero stati catturati o uccisi proprio da queste misteriose guardie. Un’ultima versione molto bizzarra della leggenda dice che, all’interno del cimitero, pare sia nascosto un libro magico contenente la soluzione che porrà fine a tutte le guerre.

Possibili spiegazioni razionali della leggenda. 

Ovviamente, come ogni mito o leggenda che si rispetti, un minimo di fondo di verità c’è sempre e il cimitero degli elefanti non fa eccezione. 

Più volte, nel corso dei secoli, è capitato che studiosi e archeologi si siano imbattuti, durante alcuni scavi, in gruppi di scheletri di elefanti ritrovati tutti nello stesso posto e questo, ovviamente, ha aumentato le speculazioni sulla possibile esistenza del mitologico cimitero. Vi cito alcuni esempi di ritrovamenti del genere:

  • tempo fa c’è stato il ritrovamento di un gruppo di 27 scheletri di Elefanti dalle zanne dritte in uno scavo nella Sassonia – Anhalt;
  • mentre più di recente c’è stata una scoperta simile, proprio qui in Italia. In un’antichissima area termale di Poggetti Vecchi (vicino Grosseto) sono stati trovati un gruppo di scheletri di un’intera famiglia di elefanti (della stessa specie citata poco fa) risalente all’età paleolitica. Secondo gli studi, gli elefanti si erano rifugiati in questa zona a causa del peggioramento del clima dovuto all’inizio della penultima era glaciale di quel periodo. Sempre secondo gli studiosi è possibile, però, che per gli elefanti proprio questo luogo sia poi diventato una trappola e che, una volta finito il cibo, siano morti lì tutti insieme. (Curiosità nella curiosità: di questo ritrovamento importante ne hanno parlato anche in una puntata di Superquark dell’Agosto di qualche anno fa.)

Questo conferma anche una delle varie spiegazioni razionali e scientifiche del perché ci siano stati ritrovamenti di questo tipo: 

  1. una prima spiegazione, infatti, dice che, dato che gli elefanti più anziani hanno i denti più consumati rispetto a quelli dei più giovani, preferiscono fermarsi in luoghi dove cibo e acqua sono facili da trovare. Questo spiegherebbe perché, spesso, ci sono stati ritrovamenti di scheletri di elefante tutti nello stesso luogo.
  2. Altra teoria, molto triste, dice che questi ritrovamenti sono, probabilmente, gruppi di elefanti massacrati dall’uomo per prenderne l’avorio e quindi poi lasciati lì a morire. 
  3. Infine, l’ultima spiegazione si rifà al comportamento degli elefanti di fronte alla morte. Secondo studi fatti, quando un elefante muore, gli altri accorrono, lo circondano, provano a sollevarlo e lo toccano con la proboscide emettendo piccoli barriti. Alcune ricerche hanno anche osservato degli elefanti tentare di coprire il cadavere del proprio simile con la terra. Ovvio che, comportamenti del genere, hanno finito per aumentare ancora di più le ipotesi riguardo l’esistenza di un sacro e mitologico cimitero degli elefanti. 

Il cimitero degli elefanti a Hollywood

dal film Tarzan l'uomo scimmia - leggenda cimitero degli elefanti
Immagine del film “Tarzan, l’uomo scimmia”

Ciò detto, chi conosce questa leggenda ai giorni nostri, la collega soprattutto al noto classico Disney, ma in realtà, è ovvio che storie del genere sono da sempre materiale succoso e affasciante per scrittori e sceneggiatori. Oltre a “Il re leone” già negli anni ’30 ci pensarono altri due film a rendere famoso questo mito: sto parlando di “Tarzan, l’uomo scimmia” e “Trader Horn”, due pellicole in cui si parla proprio di esploratori che si recano alla ricerca questo luogo leggendario. Non solo, questa leggenda è presente anche in letteratura; un esempio è una storia tratta dai racconti di Sinbad il marinaio delle “Mille e una notte”, in cui Sinbad finisce proprio in un cimitero degli elefanti. Questi solo per citare alcuni esempi e non è detto che in futuro una storia così misteriosa e dal sapore esotico non ritorni di nuovo a favoleggiare in nuovi racconti.  La cosa certa è che gli artisti disneyani non potevano trovare leggenda più adatta da inserire nella trama del nostro caro classico. Quella scena calza a pennello, non trovate??

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Fonti: