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I cattivi Disney e … l’ipnosi – Jafar, Sir Biss e Kaa

Ebbene sì, signore e signori, oggi parliamo proprio di cattivi Disney e ipnosi, avete letto bene! Infatti, pare proprio che questa antica arte, praticata fin dai tempi più antichi, sia una delle doti favorite dei nostri perfidoni disneyani, ne sono un esempio non solo il simpatico Sir Biss di “Robin Hood” e Kaa de “Il libro della Giungla”, ma anche Jafar, uno dei cattivi del rinascimento Disney meglio riusciti! 

Se parliamo del Gran Visir per eccellenza, il perfidone armato di bastoserpe ipnotizzante, difatti, non si può non parlare anche delle sua abilità magiche. Tra ipnosi, alchimia e stregonerie varie c’è parecchio di cui chiacchierare.

E, fra le varie “doti” di Jafar, oltre quella di saper parlare con un eccezionale savoir faire e nonchalance nella maggior parte delle situazioni, sicuramente l’ipnotismo è una delle arti che più spicca e che padroneggia con maggior disinvoltura, a parte i numerosi e costanti tentativi di impadronirsi del sultanato, s’intende. 

Oggi, quindi, approfittiamo del fatto che siamo nei dintorni di Agrabah per parlare proprio dell’ipnotismo e sfatare alcuni miti a riguardo! 

Quando nasce l’ipnosi?? 

Ma l’ipnosi era davvero una pratica così antica?? Davvero la usavano nell’antica Persia o giù di lì?? Ebbene sì, signore e signori. Ricerche storico-archeologiche hanno rivelato che già anticamente si dilettavano di questo tipo di terapie.

Erano spesso sacerdoti e stregoni che attraverso danze, musiche e formule magiche particolari (che altro non erano che parole ripetute in maniera ritmica e prolungata, sempre sullo stesso tono) riuscivano ad indurre uno stato che veniva chiamato “magico sonno”. Spesso si utilizzavano anche sostanze particolari di tipo medico che aiutavano ad indurre il paziente in questa sorta di ipnosi dell’epoca. Ad oggi si ha certezza che popoli quali ad esempio Egizi, Greci, Romani, Indiani e Persiani esercitassero pratiche di questo genere in ambito medico-curativo. Se facciamo un salto in Egitto, ad es., troviamo la prima documentazione certa di ipnotismo: è infatti egiziano un papiro del 3000 a.C. dove si parla proprio di un faraone che pare avesse tentato di ipnotizzare un suo suddito tramite la fissazione dello sguardo su una fonte di luce. 

Papiro di Ebers
Papiro di Ebers: fonte Breve storia dell’ipnosi

Ma in cosa consiste esattamente lo stato ipnotico?

Ovviamente noi non siamo medici, quindi ci siamo affidate a fonti specifiche quali la treccani o l’enciclopedia britannica (trovate le fonti a fine articolo come sempre) per tentare di spiegarvi nella maniera più facile possibile in cosa consiste lo stato ipnotico. Doveroso specificare quindi, ovviamente, che non dovete immaginarvi il tizio con gli occhi suadenti alla Sir Biss che vi ordina di trasformarvi in gallina, perché l’ipnosi vera e propria non ha nulla a che vedere con questo. Colui che ipnotizza, infatti, è semplicemente un tipo di medico che ha imparato determinate tecniche specifiche in grado di indurre uno stato psicofisico denominato trance. La trance, come specificato dalla treccani, è un passaggio da uno stato di coscienza a uno stato che ci porta ad avere una percezione alterata di noi stessi, del corpo e del mondo circostante (detto in parole molto brevi e semplici). Altra cosa da specificare è che, perché l’ipnosi effettivamente funzioni, il soggetto da ipnotizzare deve essere disponibile e cooperativo e deve aver fiducia nell’ipnotizzatore. In pratica, si lascia ipnotizzare solo chi vuole e nessuno farebbe mai niente che non voglia fare durante lo stato di ipnosi. 

seduta ipnotica, dipinto di Richard Bergh - cattivi disney ipnosi jafar
Un seduta ipnotica in un quadro del tardo 19° secolo – Richard Bergh – Pubblico dominio

Insomma, Jafar, se fosse stato reale, non avrebbe mai potuto concludere una cicca con la sua bastoserpe. 

L’ipnosi oggi

Come dicevo prima, l’efficacia dell’ipnosi come pratica medica è stata svelata in tempi recenti e, per l’esattezza, tra fine ‘700 e metà ‘800 (quando venne introdotto anche il termine ‘ipnotismo’ che deriva dal greco “hypnos” che significa sonno).

Nello specifico, alla fine del 18° secolo, il medico tedesco Franz Mesmer iniziò ad usare effettivamente l’ipnosi nel campo medico, per trattare alcuni pazienti a Vienna e Parigi. Inizialmente, a causa di alcune sue errate convinzioni, venne preso per ciarlato e screditato. Solo successivamente, verso la metà del 19° secolo, il medico inglese James Braid studiò meglio il fenomeno e coniò i termini di ipnosi e ipnotismo che usiamo ancora oggi. 

 ritratto di James Braid - cattivi disney ipnosi jafar
Ritratto di James Braid – pubblico dominio

Dalla fine dell’800 in poi l’ipnosi ha attirato un diffuso interesse scientifico e ricerche, tanto da arrivare ad essere usata più recentemente, nel ‘900, per il trattamento dei soldati che avevano combattuto durante la prima e la seconda guerra mondiale. 

Sir Biss e Kaa

Non solo Jafar si diletta di ipnotismo in casa di Topolino. Infatti, restando in ambito serpentesco, anche Sir Biss e Kaa padroneggiano l’antica arte ipnotica.

Però, mentre Kaa e Jafar lo fanno per scopi tutt’altro che benigni, a discolpa del caro vecchio Sir Biss c’è da dire che per lo meno lui aveva un qualche scopo che potremmo definire “terapeutico”. 

Almeno all’inizio, quello che vorrebbe cercare di fare, infatti, è aiutare il vecchio Re Fasullo d’Inghilterra a togliersi il vizio di ciucciarsi il ditone; peccato che il Principe Giovanni non ne abbia capito le potenzialità! Maledetti secoli bui! (cit.) 

Vi ricordate di qualche altro personaggio disneyano che abbia provato a praticare l’ipnotismo nei cartoni?? Raccontatecelo sui nostri canali social! 

Fonti: