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Hercules: le origini mitologiche di Filottete

“Due parole: sono, in, pensione!”

È questa una delle frasi d’esordio di uno dei personaggi più divertenti e riusciti del classico del 1997 Hercules: Filottete

Secondo la versione raccontata nel classico Filottete è un addestratore d’eroi e, secondo quanto da lui stesso detto, alcuni degli eroi più noti della mitologia greca, tra cui Ulisse ed Achille, sono stati addestrati proprio da lui, deludendo le sue aspettative di diventare grandi eroi.

Questo personaggio così particolare, però, a chi si ispira in concreto?? Il Filottete della mitologia greca, da cui Phil prende il nome, era effettivamente così? 

Ebbene, come spesso accade, nel ricreare il personaggio di Phil, gli artisti Disney hanno preso, per forza di cose, ispirazioni da più parti. Ecco quindi che Phil non si ispira solo al Filottete mitologico, ma anche al dio della natura Pan, da cui riprende aspetto e passione per le ninfe; oppure al nano Brontolo di Biancaneve, a cui ha detto di essersi ispirato l’animatore di Phil, Eric Goldberg, durante la creazione; o ancora Danny De Vito, che lo ha doppiato in originale, solo per citarne alcuni. 

La più importante fonte, però, resta l’eroe greco Filottete della mitologia; ed è proprio di questa figura che parlerò oggi, raccontandovi qualcosa in più non solo sulle origini del mito, ma anche per ciò che riguarda il suo legame con Ercole. 

Quindi, salite in sella a Pegaso e voliamo nell’Antica Grecia, fucina di miti ed eroi! 

Filottete nelle opere antiche

Secondo la maggior parte dei miti Filottete era un eroe greco figlio di Peante, un grande arciere che aveva preso parte alla spedizione degli Argonauti, e di una donna chiamata Demonassa (o secondo alcune fonti della ninfa Metone). 

Non sono molte le fonti e le storie che ci sono giunte su di lui, ma la più nota è quella raccontata da Sofocle nella sua opera tragica del 409 a.C, che porta il suo nome. 

Altre opere su di lui sono quelle di Eschilo ed Euripide, ma di queste restano solo alcuni frammenti. Di lui, comunque, se ne fa accenno anche nell’Iliade di Omero e in opere di altri poeti minori

Filottete e il suo legame con Ercole

Ma quel era il suo legame con Ercole? Ebbene, secondo il mito, Filottete era un grande arciere, proprio come suo padre Peante; e proprio da Ercole aveva ricevuto in dono il suo arco e le sue frecce, come ringraziamento per aver dato fuoco alla sua pira sul Monte Eta. 

Questa, molto brevemente, è la storia: Ercole, tratto in inganno da Deianira, indossa una veste intrisa del sangue del centauro Nesso. La donna la invia ad Ercole pensando si tratti di un talismano d’amore, invece, una volta indossata la veste, questa inizia a corrodere le carni di Ercole (a causa del sangue del centauro). A quel punto Ercole, in fin di vita, prepara un rogo sul Monte Eta e ordina ai suoi servi di appiccare il fuoco. Ma nessuno vuole farlo e solo Filottete (secondo altre fonti suo padre Peante), alla fine acconsente ed appicca il fuoco. A quel punto, come ricompensa, Ercole, prima di morire e di essere divinizzato, dona a Filottete il suo arco e le sue frecce (secondo altre versione le dona a Peonte che poi a sua volta le da al figlio). 

Il mito poi prosegue e racconta anche che Ercole, prima di morire, fa promettere a Filottete, solo testimone della sua morte, di non rivelare a nessuno il luogo del rogo. In seguito Filottete, interrogato a proposito, prima si rifiuta di rispondere, poi, però, condotto sul sito, batte con il piede proprio nel punto della pira finendo, così, per infrangere la promessa fatta. 

Filottete e la ferita al piede

A quanto pare i piedi hanno causato non pochi problemi a Troia e in generale ai greci (vedi Achille e il suo tallone). Il piede con cui Filottete indica il punto della pira di Ercole, infatti, sarà causa di non pochi problemi sia a lui, che ai greci in generale impegnati nella famigerata guerra di Troia. 

La storia, infatti, dopo che Filottete tradisce la promessa fatta ad Ercole, prosegue così: nonostante il tradimento, Filottete parte, armato con le frecce e l’arco di Ercole verso Troia, con la flotta greca, per la guerra.

Filottete sull'isola di Lemno
Filottete sull’isola di Lemno – p.d.

Proprio in questo frangente viene morso da un serpente allo stesso succitato piede incriminato. Infatti, mentre i greci sono a Crise per compiere un sacrificio, un serpente custode del tempio lo morde procurandogli una ferita incurabile e talmente maleodorante da esasperare i greci che, su consiglio di Ulisse, decidono di abbandonarlo sull’isola di Lemno. 

Per dovere di cronaca occorre aggiungere che, secondo altre versioni del mito, pare che il serpente fosse stato mandato da Era per punirlo per aver aiutato Ercole. Secondo altre ancora la ferita era stata provocata non dal serpente, ma quando Filottete aveva toccato terra indicando il punto della pira e quindi tradendo la promessa. Qualsiasi sia la versione, ciò che è certo è che il povero Filottete restò fermo a Lemno per la bellezza di 10 lunghi anni. 

Filottete e la guerra di Troia

Secondo il vecchio detto del “chi la fa l’aspetti” i greci dovettero, seppur non tanto presto, pentirsi della loro decisione, decisamente avventata diciamolo.

Una volta a Troia, infatti, dopo molti anni di guerra, ai greci viene profetizzato (secondo alcuni dall’indovino Eleno, secondo altri da Calcante) che se intendono vincere la guerra hanno bisogno, indovinate di cosa?? Ebbene si, proprio dell’arco e delle frecce di Ercole in possesso di Filottete. Quindi, ai poveri disgraziati non resta che tornare a Lemno e riprendere i suddetti. Per la missione vengono scelti, secondo alcune versioni, Ulisse e Neottolemo, figlio di Achille, secondo altre versioni Diomede e Ulisse. Filottete, intanto, in quegli anni, nonostante la ferita incurabile e maleodorante, non è morto e, anzi, è riuscito a sopravvivere, proprio grazie all’arco di Ercole, procurandosi cibo e vestiti. Nonostante ciò è, ovviamente, profondamente adirato con Ulisse e i comandanti greci Menelao e Agamennone, per averlo abbandonato lì a mo’ di cane sull’autostrada. Ecco perché, una volta giunti a Lemno e accortisi che il vecchio non è trapassato, Ulisse, conscio che se si fa vedere rischia come minimo di essere accoppato, decide di escogitare uno stratagemma per ingannare Filottete e rubargli le armi. 

Il piano di Ulisse

Filottete
Filottete – p.d.

Secondo il piano dell’astuto eroe dell’Odissea, Neottolemo dovrà fingere di aver litigato con i comandanti greci e, quindi anche con Ulisse, accattivarsi le simpatie e la fiducia di Filottete e farsi consegnare arco e frecce. Inizialmente Neottolemo è riluttante e non è molto d’accordo perché è contro la sua natura essere ingannevole. Tuttavia, alla fine, Ulisse riesce a convincerlo. Senza troppo prolungarci, vi basti sapere che Neottolemo riesce, effettivamente, a guadagnarsi la fiducia del vecchio e a farsi consegnare le armi. All’ultimo momento, però, dopo averle consegnate ad Ulisse, si pente dell’inganno, le riprende e le riconsegna a Filottete. Ulisse a questo punto si infuria e solo l’intervento di Ercole, che appare a Filottete, riesce a rimettere a posto le cose e a convincere il vecchio ad andare a Troia. 

Una volta lì, i medici figlio del dio Asclepio guariscono la sua tremenda ferita e, secondo alcune versioni della storia, sarà proprio Filottete ad uccidere Paride, causa principale della guerra di Troia, lanciandogli quattro frecce. 

I legami con il Filottete disneyano

Questo, quindi, è il più noto e principale mito riguardo Filottete. Detto questo, però, quali sono i legami con il Phil disneyano? Innanzitutto il Filottete disneyano è chiaramente legato ad Ercole e questo è un dato di fatto anche nel mito. Poi nel film Ercole lo trova, effettivamente, da solo su un isola e questi inizialmente si rifiuta di aiutarlo proprio perché adirato e deluso da Ulisse, Achille (padre di Neottolemo) e compagnia. Proprio come il Filottete del mito è tradito dai suoi stessi compagni, il Phil disneyano sente tradite le speranze che aveva riposto negli eroi che aveva allenato. Insomma, seppure la storia sia stata chiaramente rimaneggiata e mescolata ad altri miti, vari punti di base comunque ci sono. Inoltre, la stessa figura del giovane Neottolemo, prima inesperto ed ingannato da Ulisse, che alla fine si pente delle proprie azioni e restituisce l’arco a Filottete, ha comunque delle somiglianze, seppur vaghe, con l’Ercole disneyano. 

Detto questo, siamo giunti alla fine di questo articolo di oggi. Come sempre, se vi è piaciuto e se lo avete trovato interessante, fatecelo sapere condividendolo o commentando sui nostri canali social! 

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