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Chef Paperino e le origini (greche e romane) dei pancakes

Carissimi oggi vi portiamo dritto dritto nella cucina di uno dei cuochi più rinomati dell’universo disneyano: l’unico, inimitabile e solo Donald Duck/Paperino.

È cosa nota infatti che il papero più famoso del globo sia sempre stato affascinato dalle arti culinarie e che abbia sempre provato a cimentarvisi in più di un’occasione, sia nei corti e sia, soprattutto, in numerosissimi fumetti. 

Ma il caro buon vecchio Zio Paperino è noto sopratutto per quello che è fuor di dubbio il dolce che più di tutti profuma d’America e che tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di assaggiare immaginandoci quale sarebbe stato il sapore di queste magiche frittelle cosparse di abbondante sciroppo d’acero

Chi di voi poi ha visto il cortometraggio Three for breakfast (in italiano Colazione per tre) annata 1948 per la regia del bravissimo Jack Hannah, sa bene di cosa sto parlando. 

Una pila di pancakes tutta da scalare e un fiume di sciroppo che il felice papero dei nostri sogni vi ci riversa sopra.

Tanto è succulento e sinuoso il profumo delle frittelle da attirare due tra i più fastidiosi personaggi che la Disney abbia mai prodotto: i chipmunks Cip e Ciop che, lasciatemelo dire, ho sempre trovato fastidiosamente antipatici. Quando ero piccola e vedevo i cartoni con loro protagonisti che tentavano di infastidire il povero Paperino, non riuscivo mai a tollerarli, penso di essermi ricreduta su di loro solo dopo aver visto la serie Cip e Ciop agenti speciali. 

Ad ogni modo, oggi parliamo proprio delle profumate frittelle statunitensi, della loro storia ed origine che risale a tempi molto (aiutatemi a dire molto) antichi.

paperino e i pancakes
Photo Credits: Mariangela

A fine articolo inoltre troverete una piccola sorpresa succulenta tutta da degustare!

Allacciate le cinture (o ancora meglio i grembiuli) e venite con noi nell’Antica Grecia.

Dai Greci all’Europa passando per l’antica Roma

Ebbene, signore e signori, la storia del dolce più famoso del mondo anglosassone in primis e statunitense in secundis, risale ai tempi in cui ancora Zeus, Atena e i grandi dei dell’Olimpo greco giravano il mondo in cerca di gente a cui creare fastidi.

Infatti, seppur sia poi diventato un simbolo USA, i pancakes, grazie anche ai loro ingredienti così semplici, venivano degustati e preparati già ai tempi degli antichi greci che, si sa, si sono sempre trattati bene e di certo non si facevano mancare nulla sulle loro tavole tra un filosofeggiamento e l’altro. 

Risale infatti intorno al 500 a.C., o giù di lì, la prima menzione di quelli che potremmo chiamare gli Avi europei delle frittelle di Donald, chiamate dai popoli ellenici teganites o taganites.

A citare questo cibo, fatto per lo più di farina, acqua, olio, miele e latte cagliato sono due commediografi antichi Cratino e Magnete

Deipnosophistae -paperino e i pancakes
Deipnosophistae, 1535 – wikicommons, immagine di pubblico dominio

Più tardi anche Ateneo di Naucrati, vissuto in età imperiale, nomina questo dolce nella sua opera I Deipnosofisti

Come potete vedere quindi, i pancakes hanno degli antenati talmente grandi e importanti che i piatti più stellati delle migliori cucine gourmet si possono tranquillamente sognare! 

Ma le origini delle frittelle più famose del globo culinario non si fermano di certo all’Antica Grecia.

Anche gli Antichi Romani, e per la precisione i più ricchi e nobili patrizi stesi sui loro bei divani, usavano rallegrarsi le giornate e i banchetti deliziandosi con un dolce antenato dei pancakes e che chiamavano alita dolcia, spesso venduto anche durante i banchetti nelle piazze. 

The Roman Triclinium
llustrazione da Illustrated History of Furniture, From the Earliest to the Present Time from 1893 by Litchfield, Frederick, (1850-1930 – wikicommons – Imm. pubblico dominio

Inutile dire che da lì in poi questo dolce, così semplice, ma così ricercato, ha viaggiato insieme a persone e merci divenendo famoso in tantissimi posti diversi: dalla Russia alla Germania, all’Africa fino alle lontane sponde asiatiche e delle terre del Sol Levante e così via.

Ovviamente in ogni luogo si è affermata una versione diversa del profumato dolce

Sarà poi nelle terre britanniche, però, che verrà coniato il nome che le frittelle portano ancora oggi.

È proprio qui e in tanti altri paesi anglosassoni, che molti secoli fa venne istituita la tradizione di mangiare questa prelibata petianza durante il giorno dello “Shrove Tuesday”.

Questa giornata altri non è che il Martedì Grasso che precede il digiuno della quaresima prima di Pasqua e che nei paesi anglosassoni è stata denominata proprio “Pancake Day” riferendosi alla tradizione di preparare e mangiare le frittelle. 

Stando così le cose è facile immaginarci i pancakes come alcuni tra i cibi più esplorativi e viaggiatori di tutti i tempi.

È infatti così che, vestiti da novelli e profumati Marco Polo o Cristoforo Colombo, i pancakes a bordo delle navi dei coloni sono poi arrivati nelle Americhe dove sono diventati quelli che conosciamo ancora oggi. 

Infatti è proprio in America che è stato aggiunto l’ingrediente che ha fatto la differenza: il lievito che lo ha reso soffice e morbidoso come lo conosciamo oggi. 

Pancakes race: ossia state bene attenti a come uscite di casa la mattina!

Essendo un dolce così antico e noto è più che ovvio che sia diventato oggetto nel corso del tempo di storie, aneddoti e tradizioni varie

Tra queste, una delle più note e particolari è la Pancake race, gare di corsa che si organizzano durante il Pancake day.

Trattasi di una gara in cui le persone corrono con in mano delle padelle piene di pancakes; a testimonianza del fatto che l’umanità nei momenti di noia e sconforto ha sempre idee molto balzane ed originali da tirare fuori dai vari cilindri. 

La leggenda dell’origine di tale tradizione, che oggi è diventata di costume internazionale in vari paesi, narra che nel lontano 1445 a Olney nel Buckinghamshire, nel giorno del Martedì grasso una donna, in ritardo per la messa, sentendo lo scampanio che indicava l’inizio della liturgia, corse fuori di casa con la padella dei pancakes ancora caldi in mano e indossando il grembiule.

Olney Pancake Race
Olney Pancake Race – Autore Robin Myerscough; Condivisa con licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic license

Per evitare di bruciarsi, dato che le frittelle ancora erano calde, le faceva saltare. Il tutto totalmente ignara che il suo bislacco gesto avrebbe dato inizio ad una tradizione secolare che perdura tutt’ora.

Morale della favola: state attenti a come uscite fuori di casa quando andate di fretta, potreste dare il via inconsciamente a tradizioni millenarie internazionali. 

Una ricetta deliziosa

Sui pancakes si potrebbe parlare e raccontare ancora molto, dal pancake di 15 metri di diametro più grande del mondo a quello più costoso venduto alla modica cifra di 800 sterline. 

Ma vi lasciamo con un’ultima curiosità prima di proporvi la nostra ricetta di queste deliziose frittelle. 

Oggi, soprattutto negli USA, ci sono moltissimi preparati già pronti per cucinare i pancakes; ma il primo messo in commercio risale al 1890 ed è Aunt Jemina della R.T. Davis Millin Company sulla cui confezione figura il volto di Nancy Green fra le prime donne afroamericane ad essere scelta come modella per un’azienda famosa. 

Detto ciò, dopo questo lungo e profumato viaggio, vi salutiamo e torniamo dal nostro caro Paperino che ci ha accettati in cucina e ci farà assaggiare la sua versione dei pancakes. 

Noi vi lasciamo la nostra, concessaci dalla bravissima Mariangela (di cui vi raccomandiamo di visitare il delizioso e dolciario profilo Instagram) raccomandandovi di provarli e degustarli, ma magari senza correre con la padella ustionante in mano!

i pancakes
Photo Credits: Mariangela

INGREDIENTI PER 8 PANCAKE

  • 200 g di farina 00
  • 250 g latte a temperatura ambiente 2 uova
  • 10 g lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di aceto 
  • 30 g zucchero
  • 1⁄2 cucchiaino di bicarbonato 
  • 1 pizzico di sale
  • 30 g olio di semi
  • Sciroppo d’acero q.b.
  • Frutta preferita 

Per prima cosa separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve. 

In una ciotola versate tutti gli ingredienti. Con una frusta mescolate velocemente fino a formare una pastella omogenea e non troppo liquida. Incorporate gli albumi montanti a neve con movimenti dal basso verso l’altro. 

Scaldate una padella sul fuoco e ungetela leggermente con dell’olio di semi o poco burro. 

Quando questa sarà ben calda, aiutandovi con un piccolo mestolo da cucina, versate un po’ di pastella sulla padella.

Quando inizieranno a vedersi delle bolle in superficie, con una spatola, girate velocemente il pancake e aspettate qualche altro secondo per farlo dorare anche dall’altro lato. 

Servite i vostri pancake impilati l’uno sull’altro, con sciroppo d’acero e frutta, in pieno stile americano!

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PS: e se volete conoscere altre storie di ricette famose ispirate ai cartoni Disney potete leggere altri due nostri articoli sulla storia dell’Apple Pie e sui famosissimi spaghetti di Lilli e Vagabondo!

Fonti: