Alice nel paese delle meraviglie e la storia dell’Afternoon Tea Party inglese
Un buon non compleanno a tutti!! Il 26 Giugno è stato l’anniversario di uno dei classici Disney più iconici mai creati: Alice nel paese delle meraviglie, annata 1951! Nonostante l’età però, Alice è decisamente come il buon vino, più invecchia (o magari più invecchiamo noi), più è bello da guardare!
Alice è un film davvero singolare, riguardandolo ora con occhio adulto, mi sono resa conto che contiene tutta una serie di perle (non solo quelle che fanno una brutta fine nella pancia del tricheco – trauma infantile portami via), che ne fanno davvero un grande capolavoro del cinema d’animazione! Fra queste perle, la festa organizzata dal Cappellaio Matto e dal Leprotto Bisestile è senza dubbio uno dei tea party in stile british fra i più iconici della storia del cinema!
A quanti di noi sarebbe piaciuto partecipare ad una festa del tè così pazza e divertente come quella?? Ancora oggi, se ce lo proponessero, sicuramente diremmo di sì, ammettetelo! Proprio per questo motivo, non potevo non prendere al volo l’occasione per parlare delle origini storiche di una delle tradizioni culturali inglesi più iconiche dell’isola britannica, ossia i Tea Party, conosciuti anche come Afternoon Tea Party, o semplicemente l’ora del tè o il tè delle cinque, insomma avete capito.
Da dove parte questa tradizione culturale così conosciuta a livello internazionale? Come si è diffusa? Preparatevi per bene e sedete alla nostra tavola matta, insieme al Cappellaio e al Leprotto vi porterò indietro nel tempo a degustare tè nei salotti della nobiltà inglese!
Le origini del tè in Cina
Innanzitutto c’è da dire che la storia del tè ha origine nella lontana Cina, dove si dice che i cinesi amassero degustare questa bevanda sin da tempi remoti, addirittura moltissimi anni prima della nascita di Cristo, quando veniva usato per lo più a scopi medicinali.
Secondo la leggenda più diffusa, infatti, pare che lo scopritore del tè sia stato il mitologico imperatore Shennon, che, secondo i racconti, sembra sia vissuto tra il 18° il 17° secolo a.C. ed è considerato dai cinesi padre e inventore dell’agricoltura. La leggenda narra che, mentre Shennon era seduto sotto l’albero del tè intento a bere una tazza d’acqua bollente, una foglia di tè secca cadde nella sua bevanda creando di fatto la prima tazza di tè della storia.
La cosa certa è che, secoli dopo, durante la dinastia Sui, i cinesi erano soliti bere tè come metodo curativo e solo più tardi si iniziò a bere tè per puro piacere e diletto. Con il tempo quest’antichissima bevanda è diventata parte di una delle usanze più importanti in Asia, ossia la Cerimonia del tè, tradizione millenaria presente in vari paesi asiatici. Se volete saperne di più a proposito vi rimando a questo nostro articolo qui.
Il tè in Inghilterra alla corte di Caterina di Braganza
Il tè, però, era destinato a diventare una delle bevande internazionali più conosciute e apprezzate. Fu infatti tra il 16° e il 17° secolo che la Compagnia delle Indie orientali olandese, stabilendo rapporti commerciali con l’oriente, introdusse il tè in Europa e da qui iniziò a diffondersi in special modo in Inghilterra. Anche in questo caso ci sono molti racconti su come si sia diffuso e sia diventato famoso nelle lande british. Secondo quanto raccontato, pare che la regina Caterina di Braganza fosse una grande amante del tè, che aveva avuto modo di apprezzare durante la sua infanzia in Portogallo. Si racconta che, quando poi sposò Carlo II nella seconda metà del ‘600 e si traferì in Inghilterra, portò con sé il suo scrigno di tè personale e iniziò ad introdurre l’uso della bevanda a corte. Uno dei primissimi servizi da tè inglesi pare sia risalente proprio al suo regno.
La nascita degli afternoon tea party
Ma come sono nati gli afternoon tea party?? Ossia l’usanza tipicamente inglese di bere il tè in compagnia alle 5 del pomeriggio?? Magari accompagnato da dolcetti e da grandi quantità di chiacchiere come occasione per socializzare?? Ebbene anche in questo caso, stando ai racconti della tradizione, la nobiltà giocò un ruolo chiave.
Qualche secolo dopo l’introduzione della bevanda in Inghilterra e per la precisione durante il regno della regina Vittoria nell’800, Anna Russel, Duchessa di Bedford, amica e dama di corte della Regina, fu probabilmente colei che diede inizio ad una delle usanze inglesi più conosciute, famose ed imitate del mondo.
A quei tempi, la maggioranza della popolazione inglese consumava due pasti principali: una colazione abbondante la mattina e la cena alle 7.30. Il pranzo era molto leggero e veloce. La duchessa, però, arrivata a metà pomeriggio, lamentando una sensazione di nausea e di fame, iniziò a prendere l’abitudine di consumare una tazza di tè accompagnate da snack e dolcetti proprio tra le 4 e le 5 del pomeriggio. Con il tempo iniziò anche ad invitare amici e nobili ad unirsi a lei durante questi mini tea party pomeridiani, per poi iniziare a diffondere l’usanza anche nei circoli che frequentava e alla stessa corte della stessa Regina Vittoria. In breve tempo, l’uso di organizzare afternoon tea party divenne una vera e propria tradizione, con tanto di etichetta e regole ben definite e prestabilite.
In realtà, molte fonti storiche hanno poi accertato che l’usanza del tè pomeridiano era già nota da molto tempo prima che la Duchessa la facesse diventare propria. Tuttavia pare che comunque fu grazie a lei che iniziò effettivamente a diffondersi secondo una specifica e ben codificata etichetta, tanto da farla diventare l’inventrice del tè inglese pomeridiano.
Il significato sociale degli afternoon tea party
Ora, come potete immaginare, questa usanza per la nobiltà era un vero e proprio evento mondano e sociale. I nobili che vi partecipavano lo facevano per lo più per socializzare e chiacchierare riguardo agli eventi più importanti del momento. Insomma era una vera e propria tendenza e moda culturale e, in quanto tale, iniziò a diffondersi dando origine a Tea party di vario genere.
C’erano tea party di molti tipi: da quelli intimi solo con pochi amici, a quelli con gruppi di 20 persone o più. Potevano diventare anche dei veri e propri ricevimenti fino ad un massimo di 200 persone addirittura. Venivano organizzati sia nei salotti più importanti e alla moda, ma anche nei cosiddetti “tea gardens” luoghi dove gentiluomini e signore prendevano il tè all’aperto dilettandosi fra una passeggiata, un picnic o una partita a croquet (guarda tu che casualità). Insomma, riunirsi il pomeriggio per il tè divenne un modo economico e pratico per intrattenersi con gli amici e magari riuscire anche a portare avanti affari e questioni importanti.
La differenza tra ‘high tea’ e ‘low tea’
Ovviamente, essendo un’usanza di origine nobiliare, aveva comunque un suo costo sia in fatto di soldi che di tempo e ciò significa che non tutti potevano permetterselo, o comunque non alla maniera nobiliare. Fu così che si iniziò a fare la differenza tra ‘high tea’ e ‘low tea’. Il primo era il tè dei proletari e dalla classe operaia il secondo era quello classico dei nobili e dell’aristocrazia.
L’origine dei nomi si deve al tipo di tavolo usato: gli high tea party, infatti, tipici delle più modeste classi lavoratrici, erano una versione del tè pomeridiano che andava praticamente a sostituire la cena. In questo caso, infatti, il menù non era fatto solo di tè, snack e dolcetti, ma anche di veri e propri pasti a base di verdure, formaggio, carne e così via. Inoltre il tutto veniva servito su dei normali tavoli alti, da qui il nome high tea. Al contrario, i low tea, gli afternoon tea tipici della classe nobiliare, venivano serviti sui tavolini più piccoli, quelli con le gambe corte, mentre i nobili sedevano allegramente sui divanetti o sulle poltrone. Se ci fate caso, il tea party di Alice è un vero e proprio high tea party, non solo perché il tavolo è normale, ma anche perché la tavola è imbandita in maniera somigliante molto più ad un high tea che a un low tea aristocratico!
Regole e menù per un classico tea party inglese
Ma quali erano e sono ancora oggi alcune delle regole per poter partecipare ad un vero tea party pomeridiano in pieno stile britsh??
Ebbene, proprio come ai tempi dei reali e dei nobili antichi, qualora si voglia partecipare ad un tea party formale bisogna tener conto di alcune regole tra cui:
- Dopo essersi seduti, assicurarsi di tenere la borsa in grembo o dietro di noi contro lo schienale della sedia.
- Aprire il tovagliolo e assicurarsi di metterlo in grembo. Se ci si deve alzare momentaneamente, appoggiarlo sulla sedia (non sul tavolo).
- Lo zucchero va messo prima nella tazza del tè, poi il limone a fette sottili. Aggiungere il latte solo dopo aver versato il tè.
- Tenere il manico della tazza usando il pollice e le prime due dita e senza infilare le dita nel manico della tazza .
- Quando si mescola il tè mai far tintinnare il cucchiaio contro la tazza.
- Bere piccoli sorsi silenziosi senza soffiare (anche se è troppo caldo).
Ovviamente queste sono solo alcune delle regole originali da tenere in considerazione qualora vi venga in mente di partecipare ad un tea party formale.
Ma quali erano e sono i cibi tipici del menù? Sicuramente uno dei dolci tipici più conosciti sono gli scones serviti con ciuffi di panna e marmellata, quest’ultima specialmente di fragole. Ma oltre a questi ovviamente ci sono panini e sadwich farciti in tanti modi diversi, focacce, i teacakes (dei panini dolci contenenti frutta secca) e biscotti di ogni genere.
Il Tea Party di Alice
Ciò detto, siamo giunti al termine del nostro piccolo racconto riguardo i tea party inglesi! Quello di Alice, a giudicare da com’è organizzato, sembrerebbe, come già anticipato, una sorta di high tea organizzato in un tea gardens. Una cosa certa comunque resta, questa scena del film resta una delle più particolari, famose e iconiche non solo del film stesso ma anche del cinema d’animazione in generale e tutti noi avremmo voluto parteciparvi almeno una volta nella nostra vita!
E voi?? Avete mai partecipato ad un tea party inglese?? Vi piacerebbe avere l’occasione di potervi partecipare o di organizzarne uno??
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