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6 Razze di gatti Disney

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Se c’è qualcosa (o qualcuno) che più di tutti è capace davvero di conquistare il mondo senza farsene accorgere, (e probabilmente lo hanno già fatto e noi non lo abbiamo ancora capito), quello è il gatto. 

A pelo lungo o corto, piccoli o giganteschi come i Main Coon, colorati, bianchi, neri, a chiazze, i gatti sono riusciti a diventare re e regine del mondo, senza minimamente scomodarsi. 

Poiché già qualche mese fa ebbi l’occasione di fare un breve excursus di alcune razze canine presenti nel film “La carica dei 101” (in questo articolo che potete trovare qui), potevo non fare la stessa cosa con i gatti?? Cani e gatti si contendono da sempre la conquista del mondo, ma alla fine non vi è dubbio che i gatti riescano a vincerla ampiamente. Insomma, erano adorati dagli antichi egizi, che altro possiamo dire?? E a proposito di gatti, antichi egizi e storia, se volete saperne di più in merito vi segnaliamo un nostro vecchio articolo in cui ne parliamo e che potete leggere qui. 

Per il resto, da i gatti de “Gli aristogatti” al vecchio e perfido Lucifero, passando per Figaro e lo stregatto c’è un’ampia libertà di scelta. Per ora elencherò solo 6 razze, riservandomi, in futuro, di ampliare la lista. I gatti disneyani, infatti, sono davvero tantissimi e a volerli citare tutti si finirebbe a parlarne per due giorni buoni. Oggi mi fermerò su quelli più noti.

1 – Il gatto d’angora 

“L’occhi tua so’ du’ zaffiri splendenti, che mandano raggi caldi e seducenti.”

Non so voi, ma non si può non essere d’accordo con Romeo nel guardare la regalità di Duchessa e dei suoi morbidi e batuffolosi figlioletti adorati. Duchessa, Minou, Matisse, Bizet, Scat Cat e plausibilmente anche Figaro di Pinocchio sono, probabilmente, tutti gatti d’angora. 

Ma che tipo di gatto è il gatto d’angora??

Ebbene, il gatto d’angora turco è un vero aristogatto, Duchessa e i suoi micetti non potevano appartenere che a una razza più aristocratica e nobile di questa. Il termine Angora deriva da Ankara, antica città dell’Anatolia, oggi capitale della Turchia. Il gatto d’Angora, infatti, è un gatto turco che ha delle origini antichissime. Sembra sia stato importato in Turchia anticamente dai tartari e, ad oggi, è considerato un vero e proprio piccolo tesoro nazionale. 

Ha un corpo lungo e un mantello morbido e setoso di media lunghezza. La maggior parte di questi gatti sono bianchi come l’elegante Duchessa, ma in realtà ci sono di vari colori, a volte anche mischiati (vi spiegherò dopo qualcosa in più sui gatti con il mantello a più colori). In Europa, questo gatto dall’aspetto nobile, venne introdotto nel XVII secolo quando ne furono importati alcuni esemplari. E indovinate dove venne introdotto in misura maggiore?? Eh sì, proprio in Francia, dove divenne una vera e propria star dell’alta società di quel tempo, dominando, con il suo manto signorile, le scene dei salotti della nobiltà dell’epoca. Da lì, cominciò ad essere allevato su larga scala, tanto da diventare progenitore e antenato di moltissimi gatti a pelo lungo successivi, fra cui quello persiano, che discende proprio dal gatto d’angora. 

Per questo motivo, molto spesso, però, successivamente iniziarono ad essere indicati, in maniera sbagliata, con il nome di gatto d’angora tutti i gatti a pelo lungo e semi lungo di cui non si conosceva bene l’origine, rischiando di far perdere le tracce del vero gatto d’angora turco. Fu grazie all’intervento dello zoo di Ankara che si riuscì a preservare la razza originale. Infatti lo zoo conservò alcuni esemplari originali, impedendone l’esportazione in quanto considerati patrimonio della nazione e riuscendo, così, a preservare questo tipo di gatto oggi conosciuto e diffuso come gatto d’angora turco. 

Per quanto riguarda la personalità, il gatto d’angora è un gatto molto affettuoso, coccolone e fedele al proprio padrone. È, allo stesso tempo, anche molto dinamico e vivace, infatti adora giocare e arrampicarsi, insomma è una sorta di mini ghepardo puccioso travestito da nobile. 

Romeo “er mejo del colosseo” gatto europeo e gatto soriano?

Quando parliamo del nostro Romeo “er mejo del Colosseo” l’argomento razza di gatti si fa spinoso. Per questo, il capitolo su di lui, (nella versione originale Thomas O’Malley, di origine irlandese) merita una piccola precisazione. Il nostro micione romano preferito viene descritto come un semplice gatto di strada ed è qui che la cosa si complica. Un gatto randagio può infatti appartenere a più tipi di razze, come fare a capire di qual è Romeo?

Mentre per molti altri gatti Disney, facendo le dovute ricerche, si arriva a conoscere a quale tipo di gatto si sono ispirati gli artisti Disney per disegnare i nostri amici felini, su Romeo e su altri tocca andare per intuizione. Quindi, dopo una profonda immersione nella varietà di razze feline in cui ho rischiato di non capirci più nulla fra gatti domestici, gatti europei e gatti colorati, sono giunta alla conclusione che Romeo, con ogni probabilità, è o un gatto europeo o un gatto soriano, due tipi di gatto che tendono ad essere confusi spesso. In realtà, però, mentre il gatto europeo è una vera e propria razza ufficiale, il soriano invece non è ufficialmente classificato come tale.

gatto di tipo tuxedo
Gatto di tipo tuxedo – pubblico dominio

Romeo, inoltre, è quasi sicuramente anche un gatto di tipo tuxedo. La terminologia “tuxedo” non si riferisce alla razza ma al tipo di manto. Il gatto tuxedo (a volte chiamato anche gatto bicolore) ha infatti il manto di due o più colori diversi, proprio come Romeo che ha il manto arancione, ma bianco sul muso, sulla pancia e sulle zampe. I gatti con questo tipo di mantello possono appartenere a varie razze; gli stessi gatti d’angora possono essere anche dei gatti tuxedo (e alcuni Disney citati prima, se ci fate caso, sono proprio di tipo tuxedo).

Ad ogni modo, per ciò che riguarda la razza, siccome a parlare e leggere di gatti non dispiace mai a nessuno, vi parlerò sia del soriano che dell’europeo, così siamo tutti più contenti. 

2 – Gatto soriano

Oltre Romeo, è probabile che anche il simpatico e ligio al dovere Sergente Tibbs e il dolce Oliver di Oliver e Company (forse anche Rufus di Bianca e Bernie e Peppo, il gatto italiano della banda di Scat Cat) possano essere dei gatti soriani.
Il gatto soriano, in realtà, ad oggi, come dicevo, non è classificato come una vera e propria razza ufficiale però, in maniera ufficiosa, vengono considerati e chiamati così tutti i gatti comuni più diffusi nelle nostre case e i gatti di strada.

Di base si tratta di meticci e molti di essi sono nati da incroci diversi di vari tipi di gatto, ecco perché spesso non vengono definiti come una razza vera e propria, nonostante abbiano comunque specifiche caratteristiche. Sono gatti molto agili e resistenti che si adattano ad ogni stile di vita sia di campagna che di città (proprio come Romeo). Il termine “soriano” pare derivi da Soria, denominazione antica della Siria, dove sembra fossero diffusi gatti di questo tipo. In inglese vengono chiamati Tabby cat; Tabby pare derividi da Attabi, una regione dell’Iraq, dove un tempo si produceva una stoffa che aveva il tipo di striature e colorazioni che richiamavano molto i colori del manto dei gatti soriani. 

La maggior parte dei gatti soriani ha il mantello striato, ma credetemi se vi dico che ci sono davvero moltissimi tipi di colorazioni del manto, a volte anche a due o 3 colori diversi. Per quanto riguarda il carattere, sono gatti molto indipendenti e dalla personalità tipica che vi aspettereste da un gatto, ossia sono furbi, sanno bene di essere superiori a voi e, soprattutto, di non avere la benché minima necessità di scomodarsi a dimostrarvelo! 

3) Gatto europeo

gatto europeo - razze di gatti disney
Gatto europeo – wikicommons – Di Nick.mon – Opera propria, CC BY-SA 4.0

Il gatto europeo, pur confondendosi spesso con quello soriano, in realtà ha una storia molto più antica e specifica. La razza è stata ufficializzata solo nel 1983, però pare sia un discendente del gatto africano e nell’antico Egitto era venerato come una divinità. Insomma, se avete un gatto europeo in casa sappiate che avete a che fare con il discendente di un dio quindi regolatevi di conseguenza. Da quelle lontane terre antiche giunse poi in Portogallo dove, unendosi con il gatto selvatico europeo, diede origine al gatto europeo che conosciamo oggi. Anche i romani, nel corso della loro espansione, hanno contribuito a diffonderlo su tutto il continente fino a raggiungere l’Inghilterra. Nel corso della storia non ha sempre avuto vita felice, molto spesso questi gatti, durante il Medioevo erano considerati incarnazione del demonio e quindi venivano bruciati. Per quanto riguarda il carattere, i gatti europei sono gatti molto vivaci e giocosi oltre che molto intelligenti. Contrariamente al gatto soriano, sono molto affettuosi e in una famiglia, una volta scelto il loro umano preferito, instaurano con lui/lei un rapporto inossidabile. 

4) Gatto siamese

Appartengono alla razza di gatto siamese sia il gatto pianista della banda di Scat Cat, sia i due gatti perfidi di Lilli e il Vagabondo. 

Il gatto siamese è un tipo di gatto a pelo corto originario dell’Asia e più precisamente della Thailandia (il cui nome ufficiale fino al 1939 era Siam). Vennero esportati per la prima volta dalla loro terra d’origine agli Stati Uniti nel 1878 e nel Regno Unito nel 1884 dove, tra l’altro, nel 1902 venne fondato il primo club di appassionati del gatto siamese. In generale i gatti siamesi sono molto attaccati alla loro famiglia umana e hanno un carattere molto socievole e affettivo, diversamente da altri tipi di gatto. Amano molto i bambini e riescono ad essere molto giocherelloni. 

5) Gatto siberiano 

Il primo da nominare appartenente a questo tipo di razza è sicuramente lui, il gatto perfido per eccellenza nonché uno dei primi a fare una degna apparizione nell’universo disneyano, stiamo parlando di Lucifero! 

Oltre lui, forse anche Billy Boss, il gatto russo suonatore di contrabbasso della banda di Scat Cat, ha una certa somiglianza con questo tipo di razza. 

Su Lucifero ne approfitto per raccontarvi una curiosità: secondo quanto raccontato, pare che Ward Kimball (uno dei Nine Old Man, gli storici animatori della Disney) avesse un bel gattone siberiano di nome Feetsy e pare che sia stato proprio lui il modello a cui si ispirò Ward Kimball per disegnare Lucifero. 

I gatti siberiani sono originari della Russia e pare siano i progenitori di molte splendide razze a pelo lungo. Secondo gli studi sembra siano nati dall’incrocio fra il gatto selvatico dei boschi e il gatto domestico. Secondo i racconti, i russi li adoravano e i contadini li usavano spesso come arma contro i topi nei granai. Inoltre, questi gatti appaiono in molte storie russe per bambini. Ad oggi, il gatto siberiano è uno dei gatti nazionali russi per eccellenza. Sono gatti molto socievoli ed energici, giocherelloni e curiosi (e non si può certo dire che Lucifero non lo sia, a parte che per la parte energica, s’intende).

6) British shorthair

Pare che, per lo stregatto di Alice nel paese delle meraviglie, gli artisti si siano ispirati in parte alle fattezze di Lucifero e in parte ad una razza di gatto realmente esistente che abita in Britannia, da cui prende anche il nome: sto parlando del British shorthair, una razza di gatto domestico tipica delle lande inglesi! 

Gli occhi grandi, la faccia e il corpo molto tondeggianti, se ci fate caso, sono davvero molto somiglianti allo stregatto (soprattutto quello dei film live action più recenti). Anche questa razza, come altre, ha radici antiche. Gli studi fanno risalire questi gatti addirittura all’antica Roma! Pare che, infatti, furono proprio i romani a portare gli antenati di questo tipo di gatto nelle terre di Britannia dove poi si unirono ad altri gatti del luogo dando origine agli odierni British shorthair. Proprio qui divennero importanti come cacciatore di topi. Nel tardo 1871 il British shorthair apparve per la prima volta in una mostra di gatti in Inghilterra e così la sua popolarità crebbe negli anni successivi. Ha rischiato di estinguersi durante le due guerre mondiali ma, fortunatamente, grazie a programmi di allevamento specifici, è stato salvato. Per quanto riguarda il carattere, i British shorthair sono gatti pacati e affettuosi. Amano la compagnia, ma allo stesso tempo non amano moltissimo il contatto umano. Sono gatti molto pacati e tranquilli e questo fa di loro una perfetta ispirazione per il nostro stregatto preferito! 

Ciò detto, carissimi amici, per ora ci fermiamo qui! Come avrete notato, però, mancano ancora moltissimi gatti disneyani all’appello. Per ora vi ho citato i più importanti e i più noti ma non mancherò, nei prossimi tempi, di ampliare pian piano la lista dei nostri amici (nonché semidei) felini!

Intanto, se fra questi gattoni ce n’è qualcuno che preferite, fatecelo sapere sui nostri canali social! E, se avete anche voi un bel micione batuffoloso che somiglia per fattezze o carattere a quelli disneyani, non mancate di raccontarcelo!

Fonti: