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5 creature mitologiche presenti nel film Onward

Sebbene Onward abbia avuto la sfortuna di uscire nel periodo peggiore in cui un film possa uscire (vedi pandemia mondiale) è uno dei lavori Pixar meglio riusciti degli ultimi anni.

L’idea di calare una storia di crescita, famiglia e amicizia in un universo semi fantasy non era di facile attuazione come potrebbe sembrare. Bisogna dire, però, che il risultato, tutto sommato, è molto carino e convincente e il film è perfettamente godibile. Una delle cose che, però, è più riuscita di tutte, è la vasta ricerca che gli artisti hanno dovuto fare per inserire una vasta gamma di creature mitologiche antiche, a partire dai comunissimi e utilizzatissimi elfi, passando per centauri, ciclopi e, soprattutto, manticore, quest’ultimo forse il personaggio meglio riuscito di tutto il film, senza ovviamente contare i due protagonisti. 

Ma, esattamente, di che tipo di creature stiamo parlando? Da quali leggende e miti antichi provengono? Con l’articolo di oggi ho provato a stilare una lista delle più importanti creature presenti nel film, raccontando della loro origine mitologica e storica.

Quindi, saltiamo a bordo di Ginevra e partiamo per questa magica e fantastica avventura!

1. Elfi

Ängsälvor – Nils Blommér 1850 – p.d.

Ian, il suo simpatico fratellone Barley e la loro famiglia sono tutti una versione odierna e contemporanea di quelli che, nel mondo fantasy, sono conosciuti come elfi. 

Ora, se parliamo di elfi, però, le prime figure che ci vengono in mente sono tutte quelle alte e splendide creature angeliche che fanno parte di tanti capolavori della letteratura fantasy quali, ad esempio, sua maestà “Il signore degli anelli” e affini. Ma Tolkien e gli altri a chi si sono ispirati, a loro volta, per creare queste creature tipiche dei miti antichi?

Gli elfi nella mitologia inglese

Brownie
Brownie

La prima cosa da dire è che, nella mitologia inglese, la parola elfo è un sostantivo che viene usato in maniera generica per indicare tutta una serie di creature mitologiche, inclusi nani, gnomi o trolls. Quindi, un significato un po’ diverso rispetto a quello che siamo abituati a dargli oggi. Di solito, secondo questo tipo di tradizione, queste creature si dividono in domestiche e rurali. Gli elfi domestici sono un tipo di spirito della casa che vive in maniera simbiotica con gli esseri umani nelle fattorie e nelle case (simili a quelli presenti in Harry Potter). Fra questo tipo di elfi ci sono i Brownie (simili a folletti) o gli hobgoblin, figura simile ai goblin. Gli elfi rurali, invece, vivono nelle caverne e sulle montagne e, in generale, nei luoghi selvaggi. Fra questi ci sono creature quali le Trooping fairies e le Solitary fairies, simili a spiriti e a fate. 

Gli elfi in altre mitologie

Gli elfi che, invece, fanno parte del folklore e dei miti germanici sono creature piuttosto specifiche. In quelle storie vengono descritti come esseri semi divini. Bisogna specificare, però, che, originariamente, venivano identificati come elfi qualsiasi tipo di spirito e, solo successivamente, si è passati ad indicare una creatura minuscola di forma umana. Nell’Edda in prosa, dello storico e poeta antico Snorri Sturluson, risalente ai primi decenni del 1200, gli elfi vengono distinti in due tipi: gli elfi chiari, o della luce, i liosalfar, e gli elfi scuri, o delle tenebre, i dokkalfar, questo a seconda che la loro dimora sia celeste o sotterranea. 

Secondo le credenze antiche le loro dimore erano accessibili solo se essi lo permettevano e chiunque decidesse di avventurarvisi rischiava gravi danni psicologici. Nel mondo germanico, inoltre, era usanza fare loro offerte quotidiane come pezzi di cibo, quali burro o latte.  

Le credenze sugli elfi, comunque, variano molto nel corso del tempo e della regione del mondo. Secondo alcuni erano benevoli e disponibili, secondo altri erano maliziosi e volubili e sempre pronti a causare malattie dannose agli uomini e agli animali.

Nella mitologia scozzese gli elfi non sono più minuscoli ma di stazza umana e il loro reame viene chiamato Elphame.  

Nel folklore africano gli elfi vengono spesso associati alla figura delle fate e degli spiriti della natura.

Originariamente, quindi, in qualche modo, l’aspetto e l’origine degli elfi variava a seconda della mitologia e del folklore e, solo a partire da opere quali “Il re degli elfi” di Goethe, il succitato capolavoro di Tolkien o altre opere letterarie più recenti si è iniziato a dargli una descrizione più simile a quella a cui siamo abituati. Nell’opera di Tolkien, infatti, e in molte altre successive, gli elfi hanno sembianze quasi umane, ma molto più aggraziate, belle e angeliche. Descrizione che assomiglia molto di più agli elfi del “piccolo popolo” della mitologia celtica e inglese, presenti anche nell’opera shakespeariana “Sogno di una notte di mezza estate”.

Nella mitologia nordica, inoltre, gli elfi, come pure altre creature quali i nani, erano capaci, di creare oggetti preziosi e lavoravano i metalli per fabbricare armi per dei ed eroi. Uno degli elfi più famosi di questa mitologica è, infatti, Völund il fabbro, (o anche Wayland), e se volete saperne di più su di lui vi rimandiamo a questo articolo dov’è spiegata tutta la sua storia. 

2. Centauri

Battaglia dei centuari e dei Lapiti
La battaglia dei centauri e dei Lapiti – Piero di Cosimo – P.d.

Un altra creatura che subito salta all’occhio è il centauro poliziotto Colt Bronco. Il centauro è una creatura che viene da un tipo di mitologia molto specifica, ossia quella greca e romana. In quella greca antica i centauri erano degli esseri per metà uomini e per metà cavalli, che abitavano i monti e le foreste, in particolare quelle delle Tessaglia e dell’Ardadia ed erano simbolo degli istinti animali e selvaggi degli uomini. Nella maggior parte dei miti, infatti, i centauri avevano una natura violenta e dedita al caos, tuttavia, vi erano anche alcuni miti che li descrivevano come esseri capaci di una profonda saggezza. La nascita dei centauri, secondo il mito più accreditato, viene fatta risalire ad un racconto che ha per protagonisti Zeus, Era e il mortale Issione. Secondo il mito, Issione voleva possedere Era. Zeus, però, geloso, aveva dato ad una nuvola le sembianze della dea e Issione, scambiandola per l’oggetto dei suoi desideri, si era unito alla nuvola camuffata. Da questa nuvola era nato Centauro, padre della stirpe dei centauri, che si era poi unito alle giumente di Pelio, dando alla luce i singoli centauri e iniziando la stirpe. 

Sono vari i centauri famosi negli antichi miti, il più noto di tutti, però, probabilmente, è Chirone, descritto come un centauro molto saggio e sapiente che viveva sul monte Pelio, in Tessaglia. Secondo il mito più noto, Chirone era figlio di Crono. Questi si era unito, assumendo la forma di un cavallo, con Filira, oceanina figlia di Oceano. Secondo alcuni miti fu istruttore di eroi e dei quali, Ercole, Achille, Giasone, Enea e il dio della medicina Asclepio, solo per citarne alcuni, a cui insegnava l’arte della guerra, della caccia, della morale, della medicina e varie altre cose. Altri centauri famosi sono Folo e Nesso, entrambi legati alle vicende mitologiche di Eracle, più noto a noi disneyani come Hercules. Proprio di lui vi ho parlato abbondantemente in un nostro vecchio articolo qui, nel caso vogliate approfondire. 

Infine, il mito principale a loro dedicato è quello della Centauromachia, che narra della lotta tra i centauri e il popolo dei Lapiti. Secondo il racconto, i centauri vennero invitati al banchetto del re dei Lapiti, Piritoo, per festeggiare le sue nozze con Ippodamia. La lotta si scatenò quando il centauro Euritione, ubriaco, tentò molestare la sposa causando un’aspra battaglia fra i Lapiti, adiranti per l’offesa, e gli eroi, che partecipavano anch’essi al banchetto nuziale. Proprio questo mito è diventato, nel corso del tempo, uno dei temi preferiti dagli scultori dell’età classica, venendo rappresentato in molte sfaccettature tra cui, fra le più famose, ricordiamo la decorazione nel tempio di Zeus ad Olimpia e nel Partenone ad Atene. 

3. Manticora

Manticora - creature mitologiche Onward
Illustrazione di una manticora

Altra creatura mitologica, forse la più affascinante di tutto il film, è la manticora. La manticora è una creatura il cui mito affonda le sue radici nelle leggende provenienti dai lontani paesi dell’India, dell’Etiopia e della Mesopotamia. Anche conosciuta con il nome di mantichore e man-tiger, il suo nome si pensa possa provenire dall’iraniano antico e che possa significare “mangiatore di uomini”. Si tratta di un’animale leggendario (molto simile alla chimera della mitologia greca, per certi versi) con il corpo di leone, la coda di scorpione o, secondo altri, di drago, e la testa di uomo. A questo punto tocca precisare una cosa: la manticora del film Onward ha la testa di leone e le ali, da questo punto di vista sembra quasi più un ibrido fra una chimera greca e una manticora, che una manticora vera e propria. 

La manticora viene menzionata da numerosi scrittori sia di epoca antica, sia di epoca medievale nei bestiari medievali. Fra i vari, spicca la testimonianza dello storico greco Ctesia di Cnido e quella di Plinio il Vecchio. Quest’ultimo, nella sua opera Naturalis Historia, riprendendo la descrizione di Ctesia, la descrive così:

“Qui (in India) vi è anche la bestia chiamata Manticora, con la faccia umana, un triplice ordine di denti, corpo di leone, coda di scorpione, con gli occhi azzurri, colore del sangue, ha la voce dei serpenti, più veloce di un uccello che vola, si ciba di carne umana.”

Ad ogni modo, secondo i miti, la Manticora era una belva invincibile, perché la sua pelle era cosi spessa che difficilmente un’arma riusciva a scalfirla. Come diceva Plinio, inoltre, si muoveva più velocemente di qualsiasi altro essere vivente sulla terra; riusciva ad uccidere qualsiasi essere, fatta eccezione degli elefanti; divorava gli umani interi ed era solita annidarsi nell’erba alta fra i boschi e lontano dai luoghi abitati.

Nel Medioevo la Manticora è stata spesso descritta nei bestiari, diventando simbolo del male e del diavolo. Alcune ipotesi circolate fra gli studiosi, però, hanno concluso che, in realtà, la creatura descritta come manticora, altri non è che una descrizione che gli autori antichi hanno fatto della feroce tigre del Caspio, una specie di tigre ormai estinta

3. Ciclopi

Ciclopi - creature mitologiche Onward

Altri esseri che appaiono in Onward sono una versione miniaturizzata dei ciclopi. Nella mitologia, anche questa di origine greca, i ciclopi erano esseri giganteschi con un solo occhio in mezzo alla fronte. Il ciclope più famoso di tutti al grande pubblico è, senza dubbio, Polifemo, che viene descritto da Omero nell’Odissea mentre s’incontra/scontra con Ulisse. Essendo una storia molto famosa non mi soffermo nel racconto (che comunque potete trovare qui) ma aggiungo solo che, in questa versione del mito, i ciclopi sono figli di Poseidone e di una ninfa marina, abitano fra gli uomini in grotte e sui monti, sono pastori e hanno un carattere selvaggio e violento. 

In altri miti, come quelli narrati da Esiodo nella sua Teogonia, i ciclopi, invece, sono figli di Urano e Gea, abitano in una terra lontana e sono abili artigiani. Fabbricano i fulmini usati da Zeus come arma e il mito li pone al suo fianco come alleati nella sconfitta dei Titani nella Titanomachia. Secondo altri autori, erano operai alle dipendenze di Efesto, il dio del fuoco, e lavoravano nelle sue fucine. Si pensa, inoltre, che abbiano costruito le mura e le fortificazioni di varie città antiche come, ad esempio, Micene. 

4. Satiri 

Satiro - creature mitologiche Onward

Fra le altre creature del film ci sono anche i satiri. Il satiro è, anch’egli, una creatura proveniente dall’antica mitologia greca. Secondo i miti più antichi erano per metà umani e per metà bestie, in particolare con la coda e le orecchie di cavallo e le zampe di capra. Solo successivamente hanno perso questa connotazione selvaggia e sono stati rappresentanti anche con sembianze del tutto umane. 

Secondo il mito greco, i satiri erano seguaci del dio Dioniso e, vivendo allo stato brado nelle foreste, simboleggiavano i pericoli della vita sfrenata. In generale vengono rappresentati come selvaggi e lussuriosi, a tratti anche osceni, ma abili nella musica e intelligenti. Spesso vengono raffigurati mentre inseguono le ninfe o le menadi (baccanti), ossia le donne al seguito di Dioniso.

Un satiro molto famoso fu Sileno, considerato molto saggio e tutore proprio di Dioniso. Il satiro è molto simile alla figura del fauno, creatura proveniente dalla mitologia romana. I fauni, similmente ai satiri, vivevano nei boschi ed erano rappresentati con fattezze miste animali, magari con pelle di capra e corona di foglie sul capo. Si pensava fossero protettori delle greggi e che provocassero sogni e incubi, oltre ad essere capaci di predire il futuro. 

5. Trolls

Trolls - creature mitologiche

Altra creatura che appare nel film è il troll. I trolls sono creature appartenenti alle mitologie nordiche, nello specifico le leggende e le credenze popolari scandinave. Secondo questi racconti i trolls erano esseri giganteschi e mostruosi, a volte dotati anche di poteri magici. Si dice fossero molto ostili agli uomini e, secondo alcuni, pare vivessero e infestassero i castelli o le zone ad essi circostanti, uscendo soprattutto dopo il tramonto. Secondo la mitologia norrena, invece, pare vivessero fra le montagne o nelle grotte isolate. Secondo alcuni miti, se esposti alla luce solare si potevano rompere o trasformare in pietra. In leggende meno antiche, tuttavia, i trolls assumono sembianze e dimensioni più umane, o anche piccole simili a elfi e nani. Nelle zone delle isole Orcadi i troll vengono chiamati Trow e sono delle creature maligne che dimorano nei tumuli o vicino al mare. 

Per ora siamo giunti alla fine di questo piccolo excursus delle creature mitologiche e favolose presenti in Onward. In realtà, però, nel film ne sono presenti tante altre, di cui vi racconterò prossimamente, come, ad esempio, unicorni, gremlins, spiritelli simili a piccole fate e così via.

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